Il Garante, “la Campania non è una regione per disabili”

"E l'autonomia differenziata rischia di aggravare la situazione"

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NAPOLI, 30 MAR – “La burocrazia fa sì che la Campania non sia una regione per persone con disabilità. La paventata autonomia differenziata rischia di aggravare ulteriormente la situazione”.

Lo afferma il Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania, l’avv. Paolo Colombo, ha trasmesso al Consiglio regionale la Relazione sulle attività svolte nell’anno 2022.

La relazione che consta di 65 pagine è consultabile sul sito del Garante (https://www.cr.campania.it/garante-disabili/).

“Nell’anno 2022 – dichiara il Garante – la pandemia ha comportato effetti estremamente negativi per le persone con disabilità e ha accentuato le diseguaglianze e la mancata consapevolezza ed esercizio dei propri diritti. Questo sia nel campo dei servizi socio-sanitari, sia in quello dell’istruzione, sia in quello del lavoro e, infine, anche in quello alla qualità di vita”.

L’Ufficio del Garante, si legge in una nota, “ha compiuto l’impossibile per tutelare i diritti delle persone con disabilità: anche quest’anno ha gestito oltre 2000 segnalazioni, svolto funzioni di monitoraggio, di facilitazione e di sollecitazione rispetto alla Pubblica Amministrazione, agli enti pubblici, agli enti locali e ai soggetti privati. Si è data puntuale informazione di provvedimenti, leggi, sentenze e iniziative di interesse per il mondo della disabilità. Si è continuato a costruire una rete e a promuovere delle collaborazioni con tutti i soggetti interessati alla materia”. (ANSA).

 

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