L’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi ha tenuto un convegno, questa mattina a Pescara, per parlare di problemi e criticità in relazione al nuovo codice della strada.
Presente anche l’assessore comunale Massimiliano Pignoli.
L’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi ha tenuto un convegno, questa mattina a Pescara, per parlare di problemi e criticità in relazione al nuovo codice della strada.
Presente anche l’assessore comunale Massimiliano Pignoli.
Sull’Italia si rafforza l’anticiclone africano che porta un 2 giugno caldo e soleggiato, con la temperatura che va oltre i 30 gradi in diverse località, fino a 37 gradi da mercoledì, a parte temporali a tratti anche forti e con grandine sulle Alpi e le Prealpi nelle ore più calde della giornata tra domenica e lunedì.
Secondo il meteorologo del sito www.iLMeteo.it, Lorenzo Tedici, “sabato e domenica toccheremo i 32-35°C in Sardegna e 31-32°C a Firenze e Roma, per la Festa della Repubblica il termometro salirà ancora più in alto con 35-36°C a Oristano, 34°C a Foggia e 30°C ancora a Bologna e Milano e tra il 5 e il 10 giugno potremo toccare e localmente superare subito i 40°C all’ombra”.
Condizione che fa scattare l’allerta per l’esposizione della pelle ai raggi solari in questa stagione.
Tedici parla infatti di “falsa credenza che reputa il sole di maggio e giugno meno pericoloso di quello di luglio ed agosto.
I raggi solari – spiega Tedici – sono alla massima potenza intorno al Solstizio d’Estate, che cade il 21 giugno per l’emisfero boreale, a causa della minore inclinazione con la quale colpiscono il nostro Pianeta e dunque della maggiore energia solare durante il periodo solstiziale”.
I 21 giorni prima del Solstizio (31 maggio) o 21 giorni dopo (12 luglio) la pericolosità dei raggi solari è perlopiù simile afferma Tedici che invita le molte persone che si espongono per la prima volta al sole “a usare creme solari con protezione da 30 in su, almeno ogni 3 ore”.
NEL DETTAGLIO
Sabato 31. Al Nord: bel tempo e caldo in ulteriore aumento. Al Centro: sole e caldo estivo. Al Sud: soleggiato e caldo.
Domenica 1. Al Nord: soleggiato, caldo ed afoso; temporali pomeridiani sulle Alpi. Al Centro: sole e caldo estivo. Al Sud: sole e caldo estivo.
Lunedì 2. Al Nord: soleggiato, caldo ed afoso; temporali pomeridiani dalle Alpi verso le pianure adiacenti. Al Centro: sole e caldo estivo. Al Sud: sole e caldo estivo.
TENDENZA: qualche temporale in veloce transito al Nord; caldo africano e sole pieno al Centro-Sud, fino a 37°C già da mercoledì.
Baulieu era famoso anche per le sue ricerche sugli ormoni steroidei e aveva ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui il premio Lasker negli Stati Uniti.
Nacque nel 1926 a Strasburgo e a 15 anni si unì alla Resistenza contro i nazisti. Per l’invenzione della pillola abortiva nel 1982, dopo che da poco era diventato membro dell’Accademia francese delle scienze, fu da subito e a lungo criticato dai movimenti anti-abortisti. Fino a un’età avanzata ha continuato a lavorare, tra le altre cose, a terapie per curare la depressione e malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. I racconti sulla sua vita sono ricchi di aneddoti, tra cui quello su una presunta relazione con l’attrice Sophia Loren negli anni in cui lavorava alla RU486: furono fotografati insieme a Parigi da Umberto Pizzi, ma Loren negò sempre che avessero avuto una storia.
Sui social network stanno emergendo nuovi casi di truffe legate all’uso dell’intelligenza artificiale per scopi ingannevoli e, in alcuni casi, redditizi. Un’inchiesta condotta da CBS News Confirmed ha documentato l’esistenza di almeno 30 account, attivi su piattaforme come Instagram, TikTok e YouTube, che simulano l’identità di persone con disabilità — in particolare con sindrome di Down — utilizzando tecnologie come deepfake e face swap.
I contenuti pubblicati da questi profili sono costruiti per apparire autentici e commoventi, con frasi motivazionali e toni ispirazionali che richiamano quelli tipici della comunicazione inclusiva. In realtà, dietro queste immagini e video non ci sono persone reali, ma modelli digitali progettati per attirare visualizzazioni, like e commenti. Alcuni di questi profili promuovevano finte raccolte fondi, altri spingevano persino verso contenuti per adulti.
Uno degli aspetti più gravi riguarda la confusione che questi account generano rispetto ai profili reali di attivisti e divulgatori che lavorano da anni per una rappresentazione rispettosa della disabilità. Per molti, questo fenomeno rappresenta una nuova forma di sfruttamento e discriminazione: il rischio concreto è che la monetizzazione della disabilità attraverso l’IA finisca per oscurare le voci autentiche e compromettere il lavoro di sensibilizzazione.
Secondo l’inchiesta, alcuni di questi profili erano riusciti a raggiungere oltre 130.000 follower. Le principali piattaforme coinvolte — Meta, TikTok e YouTube — hanno rimosso solo una parte degli account coinvolti, mentre altri continuano ad apparire, alimentando una tendenza in crescita che mette in discussione l’efficacia delle policy attualmente in vigore
Come difendersi da questo tipo di truffe?
Per contrastare la diffusione di account falsi che sfruttano l’intelligenza artificiale per impersonare persone con disabilità, è utile seguire alcune semplici precauzioni:
– Verificare la fonte: controllare se il profilo è collegato a siti ufficiali, associazioni note o persone riconoscibili nel settore.
– Diffidare di contenuti eccessivamente emotivi: frasi motivazionali generiche abbinate a immagini commoventi possono essere segnali di manipolazione.
– Prestare attenzione alle raccolte fondi: donare solo tramite piattaforme certificate, evitando profili che non forniscono dettagli chiari sull’uso del denaro.
– Segnalare i profili sospetti: ogni piattaforma ha strumenti per denunciare contenuti fake, truffe o impersonificazioni.
– Allenare lo sguardo critico: imparare a riconoscere segnali visivi tipici dei contenuti generati con IA, come espressioni facciali innaturali o movimenti incoerenti.
Daniele Piersanti
Redazione Il Trafiletto
Il governo, attraverso la nuova Legge di Bilancio, introduce modifiche importanti che interessano milioni di contribuenti. L’obiettivo? Semplificare il sistema e rendere più equo il trattamento tra i diversi livelli di reddito. Dal 1° gennaio 2025 entrano in vigore nuove regole che rivoluzionano la gestione delle detrazioni fiscali. Alcuni contribuenti otterranno vantaggi concreti, altri invece subiranno una riduzione dei benefici.
I contribuenti con reddito annuo superiore a 75.000 euro vedranno ridurre gradualmente le proprie detrazioni. Il taglio non segue un modello fisso, ma varia in base a:
Chi ha figli o familiari disabili subisce un taglio più contenuto, grazie a soglie più alte pensate per tutelare queste categorie.
Il governo aumenta il tetto massimo detraibile per le spese scolastiche, portandolo da 800 a 1.000 euro per studente. La detrazione Irpef rimane al 19%. In concreto:
Le famiglie con figli nelle scuole elementari, medie e superiori ottengono così un beneficio aggiuntivo di 38 euro per ciascun figlio.
Anche le persone non vedenti beneficiano della riforma. La detrazione forfettaria per il mantenimento del cane guida aumenta da 1.000 a 1.100 euro. Questo sgravio copre spese legate a:
Il vantaggio fiscale cresce di 19 euro l’anno. L’aumento si applica già dalla dichiarazione dei redditi 2025.
Le nuove detrazioni fiscali 2025 premiano le famiglie con carichi familiari importanti. In presenza di figli o persone disabili, lo Stato eleva la soglia oltre la quale scattano i tagli. Questa strategia protegge i nuclei più fragili dai tagli automatici previsti per i redditi alti.
Al contrario, chi possiede redditi superiori a 75.000 euro e non ha carichi familiari rilevanti vedrà diminuire progressivamente il proprio vantaggio fiscale.
Chi vuole sfruttare al massimo le detrazioni fiscali nel 2025 dovrebbe:
Le detrazioni fiscali 2025 segnano un cambiamento importante. Le famiglie con figli o con disabili ottengono maggiore tutela, mentre i redditi più alti affrontano tagli mirati. Prepararsi in anticipo, raccogliere la documentazione e conoscere le novità diventa fondamentale per risparmiare davvero.
Redazione Scuolalink
di Fabiana Armida
di Gianluca Pezzi
Kia Italia presenta un nuovo percorso dedicato alla Responsabilità Sociale d’Impresa, con particolare attenzione alla disabilità. L’impegno si concretizza con iniziative sul territorio e con soluzioni di mobilità pensate per essere accessibili a tutti.
Il primo appuntamento è fissato al Conero Golf Club, dove dal 31 maggio al 1° giugno si terrà l’Open d’Italia Disabili supported by Regione Marche. In questa occasione, Kia sarà Mobility Partner ufficiale, offrendo supporto logistico agli atleti e istituendo anche il Trofeo Kia, che verrà consegnato alla miglior giocatrice italiana.
L’obiettivo di Kia è offrire mobilità senza barriere, con soluzioni concrete che possano migliorare la vita quotidiana delle persone con mobilità ridotta. In quest’ottica si inserisce la proposta dei nuovi PBV (Platform Beyond Vehicle), veicoli sviluppati su una base modulare pensata per adattarsi a esigenze diverse. Tra questi, il modello PV5 WAV rappresenta un esempio tangibile di come l’auto possa diventare uno spazio accessibile e funzionale per tutti.
Prodotto nello stabilimento Kia di Hwaseong EVO in Corea del Sud, il PV5 in versione WAV è progettato per rispondere alle esigenze di persone in carrozzina, ma anche di famiglie, accompagnatori e conducenti.
Il sistema di ingresso laterale del PV5 con rampa integrata e l’ancoraggio universale per la sedia a rotelle permettono un accesso semplice e sicuro. Inoltre, la terza fila con sedile ribaltabile consente a un accompagnatore di restare vicino al passeggero, mantenendo un livello elevato di comfort durante gli spostamenti.
Kia dimostra così che l’accessibilità non deve essere un’opzione aggiuntiva, ma una condizione di partenza per immaginare una mobilità che risponda davvero ai bisogni di tutte le persone. Una visione che si traduce in azioni concrete, eventi sportivi sostenuti attivamente e una gamma di veicoli progettati con attenzione.
Sgominata la banda dei finti sordomuti. Sono quattro le persone denunciate dalla polizia per i reati di ricettazione, truffa aggravata e contraffazione e uso di marchi e segni distintivi. Due uomini di 35 e 23 anni e due donne, rispettivamente di 34 e 20 anni, tutti di nazionalità romena.
IMOLA – I quattro sono stati intercettati dagli agenti del commissariato all’altezza dell’Interspar di via Senerina, a bordo di una Bmw con targa francese.
Una volta avvistati gli agenti il conducente è ripartito immediatamente, ma è stato fermato pochi metri più avanti dalla pattuglia. L’atteggiamento nervoso dei quattro, che stavano cercando di nascondere qualcosa sotto i sedili, ha insospettito immediatamente gli uomini del commissariato che hanno deciso di procedere con una perquisizione. Così, all’interno della vettura, sono ’spuntate’, 13 cartelle con all’interno volantini astutamente contraffatti che riportavano i loghi della ‘Fondazione Handicap International’ e di ’Tourism handicap’.
Come se non bastasse, nelle mani degli agenti sono finiti anche dei finti moduli che venivano utilizzati dai quattro complici per raccogliere le generalità delle persone che truffavano assieme ovviamente al denaro contante che si facevano consegnare.
Il modus operandi era sempre lo stesso: i quattro suonavano i campanelli degli ignari cittadini e, uno di loro, si fingeva appunto sordomuto per impietosire donne e uomini che finivano nella rete.
Gli altri invece spiegavano di essere operatori dell’associazione e si facevano consegnare somme di denaro contante: 240 gli euro sequestrati dagli agenti. Una ’tattica’ che purtroppo ha funzionato in più occasioni.
All’interno del veicolo sono state inoltre rinvenute numerose confezioni di dolciumi vari che, come hanno confermato le indagini della polizia, erano state rubate poche ore prima all’interno del negozio Tedi assieme a svariate confezioni di calzini. La polizia ha provveduto all’immediato ritiro della carta di circolazione del veicolo
Redazione il Resto del Carlino
È una malattia complessa, che, oltre all’assistenza sul fronte neurologico, richiede la cura di numerosi altri aspetti.
Tuttavia, il 78% delle persone con sclerosi multipla lamenta almeno un bisogno insoddisfatto, mentre circa un terzo ne ha tre o più senza risposte adeguate. È uno dei dati che emerge dal ‘Barometro SM e patologie correlate 2025’, realizzato da Aism e presentato questa mattina a Roma.
In Italia, circa 144 mila persone convivono con la sclerosi multipla. Si tratta di una condizione con moltissimi sintomi, spesso invisibili, tanto che il 52,3% delle persone ha bisogno di 5 servizi diversi per gestirla. Molti di questi però rimangono insoddisfatti. Il 73,9% di chi ne ha bisogno ha difficoltà a ricevere supporto e terapia psicologica e oltre il 20% non riesce ad accedere affatto al servizio; il 65% ha difficoltà con la riabilitazione e, tra loro, il 19,1% ne è completamente escluso.
Critico anche l’aspetto dell’assistenza domiciliare: ne ha bisogno il il 70% delle persone con disabilità grave, ma solo il 38% si dichiara pienamente soddisfatto dei servizi ricevuti. Ancora più problematica la situazione di chi ha una disabilità moderata oppure lieve.
Il rapporto conferma, poi, le difficoltà del servizio pubblico nel fornire servizi necessari: oltre il 55% delle persone con sclerosi multipla deve affidarsi esclusivamente a caregiver privati, familiari o al Terzo settore. “Serve un nuovo patto tra sanità, sociale, territorio e persone”, afferma il presidente Fism Mario Alberto Battaglia. “Dobbiamo rendere pienamente operativi i Pdta, rafforzare la rete dei Centri sclerosi multipla, investire in processi come il Progetto di Vita previsto dalla Riforma della disabilità”, conclude.
Il 10% delle famiglie italiane in cui è presente una persone con sclerosi multipla sostengono costi legati alla malattia superiori a 14 mila euro l’anno. È una delle criticità che emerge dal ‘Barometro SM e patologie correlate 2025’, realizzato da AISM, e presentato questa mattina a Roma.
L’impatto economico e sociale e il suo insufficiente riconoscimento sono tra i temi al centro del Barometro. Si parte dall’inadeguatezza dell’accertamento dell’invalidità: il 72% delle persone con sclerosi multipla riferisce che nella commissione valutatrice non era presente un neurologo esperto in sclerosi multipla. Anche per questo il 57,3% ha avuto la percezione che le commissioni non conoscessero la patologia e il 61,8% che fossero stati sottovalutati i sintomi invisibili.
Le criticità nella valutazione corretta della disabilità si riflettono sulle difficoltà economiche: oltre il 70% di chi ha avuto bisogno di supporto economico non ha visto soddisfatto questo bisogno, con il risultato di gravare sulle famiglie che nel 55,2% dei casi devono gestire autonomamente l’assistenza domiciliare, con i caregiver che la erogano direttamente, oppure pagando per assistenza privata con risorse proprie e costi elevatissimi.
Pesanti le conseguenze anche sul piano lavorativo: il 50% delle persone con sclerosi multipla che lavora teme di perdere il posto, perché il mercato non si adatta a chi ha una malattia cronica o disabilità. Inoltre, la perdita di occupazione delle persone con sclerosi e dei loro caregiver genera un impatto economico stimato in 2,5 miliardi di euro di Pil.