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Capri dichiara guerra all’sovraffollamento: Faraglioni fuori dei limiti nel 2026

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FOTOGRAV DI ANTONIO GRAVANTE / SCI / AGV / Science Photo Library via AFP - I Faraglioni di Capri

AGI – Capri dice stop all’overtourism, al turismo selvaggio in uno dei suoi luoghi simbolo e addio agli inchini delle imbarcazioni davanti ai Faraglioni. In un tavolo tecnico molto atteso, l’amministrazione ha raggiunto un’intesa con il Ministero dell’Ambiente per l’istituzione dell’area protetta che blinderebbe i Faraglioni dal turismo eccessivo. Con le nuove regole si ci si potrà avvicinare solo su imbarcazioni a remi e a nuoto.

Questa potrebbe essere per l’isola campana l’ultimo anno di turismo aggressivo, prima della svolta attesa per il 2026. Il primo passo, prevede la modifica della legge 979 del 1982 che istituisce le riserve marine. Con un emendamento si aggiungerebbe Capri alle 52 aree protette già esistenti. Con questa modifica normativa, l’isola sarà iscritta nell’elenco ufficiale delle aree protette italiane beneficiando così di fondi ad hoc, vigilanza e regole certe.

Redazione AGI

 

A Matera ci si prepara per il ballottaggio parlando di strade e turismo

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Turisti sul belvedere di piazzetta Pascoli a Matera, 18 maggio 2025 (il Post)

Con un aggeggio posizionato in una via del centro si potevano mandare messaggi vocali al futuro sindaco: sono arrivate richieste soprattutto su mobilità e turismo

In un fine settimana di metà maggio in via Ridola, a Matera, diverse persone hanno fatto la fila per avvicinarsi a turno a un aggeggio rotondo color ocra appeso a metà di un palo di metallo. La scena era piuttosto bizzarra e infatti ha attirato altre persone, che a loro volta si sono messe in fila davanti al cartello colorato. Stavano tutte registrando un messaggio vocale per il futuro sindaco di Matera, dove il 25 e il 26 maggio si è tenuto il primo turno delle elezioni comunali. L’aggeggio si chiama ChitChat ed è un registratore di messaggi vocali, una specie di citofono pubblico: l’ha progettato lo Studio Antani, che si occupa di comunicazione e progetti creativi.

Il ChitChat in via Ridola a Matera, 18 maggio 2025 (il Post)

A Matera il ChitChat era già stato sperimentato un anno fa, ma quest’anno l’obiettivo era cercare di capire quali fossero i temi più urgenti per gli abitanti di Matera della città. I risultati dell’analisi dei messaggi vocali sono appena stati pubblicati: sono contenuti brevi e semplici, che naturalmente non hanno una valenza statistica. Permettono comunque di farsi un’idea a grandi linee di cosa pensano materani e materane a pochi giorni dal ballottaggio dell’8 e del 9 giugno in cui sarà eletto sindaco uno dei due candidati rimasti: Roberto Cifarelli per un centrosinistra molto allargato e Antonio Nicoletti per il centrodestra.

In totale sono stati registrati 671 messaggi, il 66 per cento dei quali è stato analizzato (sono state escluse le offese, gli scherzi dei bambini e i messaggi di prova). Le questioni di cui i materani hanno parlato di più sono le strade, i servizi urbani, il turismo, la cultura e i giovani: sono le stesse di cui si è parlato durante la campagna elettorale, anche dopo il risultato del primo turno. La richiesta più frequente riguarda la manutenzione delle strade e dei parchi, ma anche più eventi e iniziative per contrastare lo spopolamento dei Sassi (i due quartieri centrali della città che l’hanno resa famosa in tutto il mondo) e misure per gestire meglio il turismo, cresciuto moltissimo dall’anno in cui Matera fu capitale europea della cultura (2019) ma ancora poco governato.

Di questi e vari altri temi dovrà occuparsi chi vincerà il ballottaggio. Cifarelli è un politico di lungo corso, attualmente consigliere regionale del Partito Democratico e a capo di un’eterogenea coalizione composta da nove liste (tra cui non c’è il PD ma in compenso ci sono Azione e un ex consigliere di Forza Italia, Nicola Casino). Nicoletti invece è un ingegnere che lavora da anni per le istituzioni locali: è direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019 e fino a pochi mesi fa ha diretto l’Azienda di promozione territoriale della Basilicata (Apt). Lo sostengono sei liste, tra cui Fratelli d’Italia.

La sede di una lista che sostiene Antonio Nicoletti (il Post)

Al primo turno Cifarelli ha preso il 43,52 per cento dei voti, staccando di oltre sei punti Nicoletti, che si è fermato al 36,98 per cento. Al ballottaggio Cifarelli si presenta da favorito anche perché le liste che lo sostenevano hanno ottenuto il 52 per cento delle preferenze: 17 persone candidate con Cifarelli hanno quindi già la certezza di diventare consiglieri comunali, che in totale a Matera sono 32.

Se Nicoletti vincesse quindi non potrebbe contare sul premio di maggioranza del 60 per cento dei seggi in consiglio comunale, che viene assegnato alle liste collegate al sindaco eletto a patto che quelle di un altro candidato non abbiano ottenuto almeno il 50 per cento dei voti. Detto in altre parole: in caso di vittoria, Nicoletti non avrebbe la maggioranza in consiglio comunale e quindi sarebbe difficile se non impossibile governare la città.

Per quanto riguarda le alleanze con gli altri candidati al primo turno, in questi giorni l’imprenditore e capo di una lista civica Luca Prisco ha annunciato il suo sostegno per Cifarelli. L’ex sindaco di Matera Domenico Bennardi, del Movimento 5 Stelle, aveva deciso inizialmente di non dare indicazioni di voto al suo elettorato, ma negli ultimi giorni lui e Vincenzo Santochirico (altro candidato civico) hanno fatto un appello a Cifarelli per escludere dalla sua coalizione le forze politiche più liberali o di centrodestra. Cifarelli non ha accolto la richiesta e Santochirico ha confermato che non darà indicazioni di voto per il ballottaggio.

I rapporti tra Santochirico e Cifarelli sono del resto un po’ complicati. In un primo momento Santochirico – che in passato ha ricoperto diversi incarichi politici con il centrosinistra sia nel comune di Matera che in Regione Basilicata – si era proposto a queste elezioni comunali come candidato dei partiti del centrosinistra, tra cui PD, M5S e Alleanza Verdi e Sinistra, che poi però si erano divisi sulla sua candidatura. Santochirico l’aveva quindi ritirata nel giro di pochi giorni ma si era riproposto poco dopo con una lista civica indipendente, “Progetto Comune Matera”.

A quel punto però Cifarelli, che pure non era stato sostenuto inizialmente dal suo partito, aveva già vinto le primarie aperte indette a inizio aprile da un gruppo di persone di Matera con meno di 40 anni, e risultate molto partecipate. La cosa a Santochirico non era piaciuta per niente, specie per la coalizione molto larga messa insieme da Cifarelli.

La sede di una lista che sostiene Roberto Cifarelli (il Post)

Il patto di quelle primarie era infatti che i candidati perdenti avrebbero sostenuto il vincitore formando un’unica coalizione. In quella di Cifarelli sono così confluiti tra gli altri Azione e la lista Matera Venti Trenta di Nicola Casino, esponente di Forza Italia che era stato sospeso dal partito per aver deciso di partecipare alle primarie aperte. La presenza di forze politiche di centro e centrodestra nella coalizione di Cifarelli è stata diffusamente criticata dagli altri candidati durante la campagna elettorale: lui si è difeso dicendo che è espressione di una volontà “dal basso”, cioè quella dei cittadini che hanno partecipato alle primarie aperte di inizio aprile. Durante una tribuna elettorale della Rai ha detto di rappresentare un «centrosinistra largo».

In questo centrosinistra però non c’è il PD, almeno ufficialmente: il segretario regionale Giovanni Lettieri ha dato il suo endorsement, mentre il vicesegretario Vito Lupo ha detto pubblicamente di non essere d’accordo.

Fino a fine maggio i toni della campagna elettorale di Matera erano stati piuttosto pacati, ma negli ultimi giorni Cifarelli e Nicoletti si sono ripetutamente attaccati a vicenda sui loro social e durante i comizi. Cifarelli ha chiesto più volte a Nicoletti di confrontarsi in piazza davanti a elettori ed elettrici, ma finora Nicoletti non ha accettato la proposta: si sono però confrontati durante diverse tribune elettorali in televisione, anche lì battibeccando parecchio.

È possibile che l’animosità sia dovuta agli ultimi giorni di campagna elettorale. I due candidati la pensano in realtà in modo piuttosto affine su diverse questioni. Sulla cultura, per esempio, entrambi credono che vada ripreso lo slancio un po’ perso dopo il 2019. Cifarelli insiste in particolare sul fatto che sia necessario creare un’industria culturale creativa, di cui possa beneficiare sia chi la città la visita sia chi la vive tutti i giorni; per Nicoletti vanno valorizzati gli spazi culturali esistenti e va ampliata l’offerta culturale anche per incentivare una maggiore permanenza dei turisti in città (cosa su cui anche Cifarelli è d’accordo).

Nicoletti ha lavorato attivamente negli anni scorsi per aumentare i turisti, come direttore dell’Apt, e ci è riuscito. Si fermano però poco in città: in media meno di due giorni, un aspetto molto criticato da Cifarelli. Secondo Nicoletti bisogna promuovere un’immagine internazionale di Matera e un turismo più sostenibile. Per tutti e due comunque serve un piano di medio-lungo termine per governare meglio il fenomeno e garantire presenze tutto l’anno.

Sia Cifarelli che Nicoletti ritengono necessario investire su luoghi di formazione come l’università e la Casa delle tecnologie emergenti, un centro dedicato all’innovazione tecnologica, anche per riuscire a far rimanere a Matera i più giovani, che altrimenti tendono ad andarsene per cercare lavoro altrove, come del resto succede in diverse altre città del sud Italia.

Un altro tema di cui entrambi hanno parlato spesso è il welfare: sia Cifarelli sia Nicoletti promettono la realizzazione di nuove case popolari per le famiglie in difficoltà e per le coppie giovani.

Sul fronte dei trasporti pubblici, di cui a Matera si discute parecchio per via della sua posizione un po’ isolata, Cifarelli ha promesso che in caso di elezione realizzerà due terminal distinti per gli autobus usati da studenti e lavoratori e per quelli dei turisti, che oggi si accalcano vicino alla stazione centrale perché non hanno un parcheggio a disposizione. In un’intervista del 19 maggio al Quotidiano del Sud Nicoletti era stato invece più cauto sulla questione del terminal, e ha invece insistito sulla necessità di creare una rete di trasporti pubblici più sostenibili (un’idea che comunque piace anche a Cifarelli) anche per promuovere la trasformazione di Matera in una “città da 15 minuti”.

Redazione il Post

Una giornata di arresti e proteste a Los Angeles

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Agenti delle forze dell'ordine durante le proteste a Los Angeles del 6 giugno 2025 (AP Photo/Jae C. Hong)

Venerdì gli agenti dell’ICE hanno compiuto almeno tre operazioni per arrestare presunti migranti irregolari, a cui sono seguite violente proteste

Venerdì gli agenti dell’ICE, l’agenzia federale statunitense responsabile del controllo della sicurezza delle frontiere e dell’immigrazione, hanno compiuto almeno tre operazioni in diversi luoghi di Los Angeles per trovare e arrestare presunti migranti irregolari. Queste sono state seguite da proteste e violenti scontri tra attivisti e forze dell’ordine in tenuta antisommossa, che sono proseguiti fino alla sera.

L’amministrazione Trump sta adottando un approccio duro e repressivo nei confronti dell’immigrazione, sia legale che illegale. Tra le altre cose Stephen Miller, il vice-capo di gabinetto della Casa Bianca, ha detto che l’ICE dovrebbe arrestare almeno 3mila persone al giorno. In alcuni casi gli agenti fanno perquisizioni senza preavviso nei posti di lavoro dove ritengono ci siano persone migranti senza i necessari permessi, con l’obiettivo di coglierli di sorpresa (come successo venerdì a Los Angeles). È una pratica che Trump usò spesso anche durante il suo primo mandato (2017-2021), e che sta incoraggiando anche ora.

Scontro tra un manifestante e un agente durante una protesta a Los Angeles il 6 giugno 2025 (AP Photo/Jae C. Hong)

Le operazioni dell’ICE sono cominciate verso le 9 in un negozio di abbigliamento all’ingrosso nel Fashion District, vicino al municipio della città. Gli agenti hanno arrestato alcuni lavoratori, accusandoli di essere immigrati irregolari e quindi di non avere i permessi per risiedere negli Stati Uniti. Omar Diaz, che era presente nell’edificio, ha raccontato al New York Times che gli agenti sono entrati e hanno fatto disporre i circa 20 0 30 lavoratori in riga lungo il muro, poi li hanno interrogati uno per uno. Diaz è stato trattenuto per circa un’ora e poi rilasciato.

Dopo l’inizio dell’operazione sul posto è arrivato un centinaio di manifestanti, che si sono scontrati con gli agenti lanciando uova e altri oggetti. Gli agenti hanno disperso la folla usando granate stordenti e spray al peperoncino. Alla protesta hanno partecipato anche degli avvocati specializzati nell’assistenza legale ai migranti. Alcuni urlavano indicazioni per farsi sentire dentro al negozio, dicendo per esempio: «Non firmate niente. Non dite loro di dove siete». Dopo vari scontri gli agenti sono usciti dall’edificio, facendo salire i migranti arrestati su dei van.

Agenti della polizia di Los Angeles, il 6 giugno 2025 (AP Photo/Damian Dovarganes)

Non è chiaro quante operazioni di arresto abbia compiuto l’ICE venerdì, né dove: ci sono notizie di almeno altre due, in un negozio di articoli per la casa e in un magazzino di abbigliamento. Una portavoce dell’ICE ha detto che complessivamente sono state arrestate 45 persone.

Nel pomeriggio ci sono stati altri scontri fuori da un centro detentivo dove secondo i manifestanti erano stati portati alcuni dei migranti arrestati. Secondo i media locali hanno partecipato circa 300 persone. Alcuni hanno scritto frasi contro l’ICE sull’edificio con delle bombolette spray, e hanno cantato slogan come «Fuori l’ICE da Los Angeles!» e «Liberateli, lasciateli restare [negli Stati Uniti!]». Anche in questo caso gli agenti hanno usato manganelli e spray al peperoncino.

In serata sul posto è intervenuta anche la polizia di Los Angeles, che non era stata coinvolta nelle operazioni di arresto dell’ICE: verso le 19 ha ordinato ai circa 200 manifestanti ancora presenti di andarsene, e ha poi autorizzato l’uso di munizioni cosiddette “meno che letali”, come i proiettili di gomma.

La sindaca di Los Angeles, Karen Bass (Democratica), ha criticato duramente le operazioni dell’ICE, dicendo che «seminano il terrore nelle nostre comunità e distruggono i principi alla base della sicurezza nella nostra città».

Redazione il Post

Sispi, un’app per segnalare abusi in parcheggi disabili a Palermo

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Con l'app ci sarà la possibilità per i cittadini di geolocalizzare i posti per disabili distribuiti nel territorio di Palermo

Un’azione concreta contro gli abusi e le soste selvagge nei parcheggi adibiti a persone con disabilità. Sispi ha inserito queste funzioni all’interno dell’App Palermobilità, scaricabile dagli store, che darà la possibilità ai cittadini di geolocalizzare i posti per disabili distribuiti nel territorio di Palermo. Il servizio è immediatamente operativo.

Cosa si può fare con l’App

Sempre dall’App Palermomobilità sarà possibile segnalare alla polizia municipale eventuali abusi di veicoli posteggiati negli stalli destinati ai diversamente abili. La polizia municipale appena riceverà la segnalazione, a cui si possono allegare direttamente dall’App un massimo di tre foto, invierà una pattuglia per la verbalizzazione e la conseguente rimozione.

Gabello: “Il digitale offre possibilità inedite”

“Il digitale e le nuove tecnologie offrono possibilità inedite per il sostegno di persone anche con gravi fragilità”, spiega Giovanna Gabello, presidente della Sispi.

“Per queste ragioni abbiamo subito sposato il progetto proposto dalla consigliera D’Alessandro che rappresenta un valido strumento per contribuire a sostenere l’integrazione dei disabili nella società. Con quest’app, intuitiva e di facile utilizzazione, infatti, sarà possibile geolocalizzare lo stallo più vicino destinato ad un soggetto disabile. Siamo pronti a contribuire con le nostre professionalità alla individuazione delle soluzioni più adeguate per superare una serie di limitazioni delle persone con maggiori difficoltà“.

Redazione QdS

 

Mare disabili. Spiagge accessibili e servizi grazie al progetto SpiaggiaLiberiTutti

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Stabilimento balneare spiaggia

Oltre alla dotazione di gazebi accessibili, sedie Job e carrozzine da mare, passerelle e bagni accessibili, sono previsti servizi di assistenza e iniziative sportive

Il caldo estivo è arrivato, e siamo a parlare di vacanze e Spiagge accessibili alle persone con disabilità per questa stagione 2025. Oggi, in particolare, segnaliamo l’iniziativa SpiaggiaLiberiTutti, progetto di accessibilità balneare inaugurato a Rimini che prevede l’apertura, dal 16 giugno, di una spiaggia senza barriere nel comune riminese.
A guidare la predisposizione del lido, i principi del Design for All, allo scopo di realizzare servizi accessibili a tutti gli utenti, comprese le persone con diversi tipi di disabilità, e tenendo conto delle diverse fasce di età.
Sono inoltre previste assistenza qualificata e attività ricreative e sportive per tutti.

persona in carrozzina sullo stabilimento accessibile di Rimini. Sullo sfondo, una ruota panoramica
La gestione del progetto

Per il primo anno, quindi per tutta l’estate 2025, a gestire la ‘SpiaggiaLiberaTutti’ sarà, a seguito di una istruttoria pubblica indetta dall’Amministrazione Comunale, la cooperativa sociale Onlus “Amici di Gigi”, soggetto capofila di un gruppo che vede la presenza di Club Nautico di Rimini, Soc. Coop. Sportiva Dilettantistica RiminiUp, Cooperativa sociale Service Web, Inopera Impresa sociale, Cooperativa Bagnini Rimini sud e The Beach Srl.

L’area della spiaggia

Per quanto riguarda la spiaggia, spiegano dal Comune che l’area è organizzata per spazi schematici, dislocati in modo sequenziale, facilmente individuabili e segnalati utilizzando gradazioni di colore diversi a seconda delle differenti funzioni a cui conducono. Per la comunicazione sono utilizzati pittogrammi tipici della Comunicazione Aumentativa e Alternativa in linguaggio Arasaac.

indicazioni tattili della pianta della spiaggia di rimini accessibile a persona disabili Le dotazioni per utenti con disabilità

La spiaggia verrà a aperta dal 16 giugno 2025: gli utenti troveranno 16 “suite ombreggiate” riservate a chi ha disabilità più gravi, cioè gazebo su pedana dotati di specifici arredi a cui si aggiungono altri quattro gazebo, due dedicati ad ospitare attività e a consumare i pasti, altri due invece pensati come “spazio calmo”, aree relax che hanno la funzione di agevolare la transizione dall’esterno verso ”l’esperienza di vita balneare”.
Presenti tre docce esterne, due blocchi di servizi con spogliatoi e docce al coperto.

Tutti i servizi saranno su pedane: per il loro accesso sono state predisposte due passerelle che dal marciapiede portano a mare mediante percorso totalmente in piano. Ulteriori passerelle srotolabili saranno poste giornalmente sulla battigia, a completamento del percorso al mare, per agevolare l’accesso all’acqua.

Per utenti con disabilità motorie saranno inoltre messi a disposizione
– due sedie per lo spostamento su sabbia (tipo Solemar),
– due sedie mare (tipo sedia Job) per l’accesso in acqua,
– una carrozzella (tipo Sofao) che permette anche l’immersione,
– un sollevatore elettrico per il trasporto delle persone.

uomo in carrozzina elettrica entra nello stabilimento balnerare di Rimini accessibile alle persone con disabilità

I servizi

Gli operatori della cooperativa sociale Onlus “Amici di Gigi” garantiranno servizi di assistenza qualificata e un ambiente attento e sensibile a supporto delle persone con disabilità, oltre a promuovere attività ricreative e sportive inclusive.
L’obiettivo è far sì che le strutture e le dotazioni messe a disposizione diventino uno spazio di vita, divertimento e relax per tutti gli utenti.

L’investimento

Il progetto ha visto un investimento da parte del Comune di Rimini di 430mila euro, a cui si aggiunge il contributo di 150 mila euro della Regione Emilia-Romagna nell’ambito del programma istituzionale ‘In Emilia-Romagna c’è una vacanza per me’. Mentre oper lo svolgimento dei servizi e delle attività della Cooperativa, l’investimento da parte del Comune di Rimini è di 90mila euro.

Redazione Disabili.com

 

Si fingono sorde e chiedono denaro a favore di associazioni di volontariato: denunciate dalla Polizia di Stato per tentata truffa in concorso

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La Polizia di Stato di Modena ha denunciato in stato di libertà due cittadine rumene di 25 e 28 anni, già note alle Forze dell’ordine, per il reato di tentata truffa in concorso.

Nella serata del 2 giugno scorso, intorno alle ore 20.15, in piazza Roma personale in borghese ha notato due donne che fingendosi sorde chiedevano a nome di presunte associazioni di volontariato denaro ai passanti.

In particolare, dopo aver avvicinato un uomo, con il pretesto di effettuare una donazione lo hanno indotto ad inquadrare un QR Code.

A quel punto gli agenti sono intervenuti procedendo alla loro identificazione, constatando non solo che le due donne non erano sorde, ma che inquadrando il QR-Code lo stesso portava all’apertura sul cellulare di una pagina che richiedeva dati bancari sensibili.

Redazione Questura Modena

 

La Regione attiva i servizi per le persone sorde

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Si tratta di un sistema a induzione magnetica per permettere di collegare i propri dispositivi direttamente all’impianto di induzione magnetica

Genova – L’Ufficio relazioni con il pubblico della Regione Liguria (URP) ha attivato un nuovo sistema informativo dedicato alle persone sorde, confermando il proprio impegno per un accesso equo e universale ai servizi regionali.

Si tratta di un sistema a induzione magnetica per permettere alle persone con disabilità uditiva che usufruiscono di ausili acustici o impianto cocleare dotati di bobina per telefono, di collegare i propri dispositivi direttamente all’impianto di induzione magnetica, consentendo in questo modo di ascoltare in maniera chiara le informazioni fornite dall’operatore, senza interferenze dovute al vetro divisorio o ai rumori ambientali. Basta solo selezionare un tasto del proprio dispositivo acustico o tramite una app o un comando per chi usufruisce di un impianto cocleare.Il sistema è stato realizzato in collaborazione con la Consulta regionale dell’Handicap e con l’Associazione Ligure Ipoudenti-sulle Ali dell’udito e realizzato all’interno del progetto LiguriAccessibile e finanziato nell’ambito del PNRR per migliorare l’accessibilità del servizi digitali pubblici del Paese.

“L’obiettivo è chiaro – spiega il presidente della Regione Liguria Marco Bucci – vogliamo abbattere le barriere comunicative e garantire agli utenti ipoudenti la possibilità di ricevere informazioni tempestive e facilmente fruibili. Non si tratta solo di un adeguamento tecnologico, ma di una scelta di civiltà per consentire a ogni cittadino, indipendentemente dalle sue condizioni, possa accedere alle informazioni pubbliche in modo autonomo e dignitoso”.

Redazione Il Secolo XIX

 

Torino promuove l’accesso ai servizi per le persone sorde: sportelli LiS e corsi per il personale

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Un’iniziativa votata all’unanimità del Consiglio di Circoscrizione 3 per rendere i servizi pubblici più accessibili alle persone sorde

di Milo Pecorari
redazione Torino Cronaca

Ieri, 4 giugno 2025, il consigliere del Partito Democratico Giuseppe Giove ha avanzato al Consiglio di Circoscrizione 3 di Torino una proposta che punta a garantire maggiore inclusione per le persone sorde. La proposta, sottoscritta a votata all’unanimità, chiede l’istituzione di sportelli dedicati presso gli uffici comunali, dove il servizio sarà garantito anche tramite la Lingua dei Segni Italiana (LIS). Questo permetterebbe di assicurare l’accesso ai servizi pubblici per tutti, indipendentemente dalla disabilità. L’iniziativa fa seguito all’avvio del progetto in corso presso lo sportello prioritario dell’anagrafe centrale, dove è già possibile ricevere il servizio di traduzione in LIS con un interprete certificato.

Il percorso proposto si inserisce in un contesto normativo che riconosce la LIS come lingua ufficiale delle persone sorde, come stabilito dalla Legge 18/2009. La legge, infatti, promuove la diffusione della LIS in tutti i settori pubblici e privati, e garantisce alle persone sorde il diritto di utilizzarla in qualsiasi ambito della vita sociale. Inoltre, la proposta si allinea con quanto previsto dalla Legge 112/2016, che sostiene la piena inclusione sociale delle persone con disabilità e l’accesso a tutti i servizi culturali e educativi.

Una delle sfide più importanti della proposta riguarda la formazione del personale pubblico, che dovrebbe essere preparato a interagire con le persone sorde. A tal fine, il Consiglio chiede che vengano avviati corsi di formazione in LIS per il personale dei pubblici uffici, al fine di rendere i servizi comunali davvero inclusivi. La proposta chiede anche che Torino prenda esempio dalla Regione Puglia, che ha già adottato misure simili promuovendo l’insegnamento della LIS nelle scuole e l’uso della lingua nei servizi pubblici.

Infine, l’inclusione della LIS nella proposta didattica scolastica è un altro obiettivo. La proposta invita il Sindaco di Torino a collaborare con il Ministero dell’Istruzione per inserire la LIS nei programmi scolastici, sia come materia per gli studenti che come formazione per gli insegnanti, affinché tutte le scuole diventino più accessibili per le persone sorde.