Disabilità. La neo-ministra Erika Stefani ha incontrato oggi le associazioni Fish e Fand

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Le associazioni hanno ottenuto rassicurazioni sui tempi rapidi per il vaccino alle categorie più fragili e chiesto di tenere in vita dialogo e confronto con il Ministero delle disabilità e gli altri Ministeri per evitare che la condizione di alcuni cittadini sia settorializzata

Ministero discusso e contestato: “non serviva” è il commento da parte di quanti vedono nella disabilità non un’esclusiva ma una condizione di vita a cui riservare diritti come a tutti gli altri cittadini, senza farne una “categoria” protetta e “a parte”.

Si tratta di cittadini, uomini e donne con diritti e doveri, ma con un’attenzione in più da ricevere.

Contestata la scelta del nome Erika Stefani senza alcuna esperienza nel campo delle politiche dedicate alla disabilità. Ma nell’accogliere le decisioni del premier Mario Draghi e nella speranza di contribuire a far crescere e migliorare il dibattitto sul tema, le associazioni di categoria non hanno arretrato ma offerto la piena disponibilità a collaborare e avanzato la richiesta di essere ascoltati e coinvolti.

E sulle richieste avanzate, si è tenuto stamattina negli uffici del dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il primo incontro tra la neo-ministra alle disabilità, Erika Stefani e le principali associazioni che si occupano del tema, Fish e Fand.

«È stato un primo incontro interlocutorio quello di oggi», hanno ribadito i Presidenti delle due Federazioni, rispettivamente, Vincenzo Falabella e Nazaro Pagano: «a cui ne seguiranno molti altri di carattere più operativo, data la portata e l’ampiezza delle sfide e delle istanze che riguardano le persone con disabilità e le loro famiglie». E poi hanno aggiunto: «possiamo dire, per ora, che la Ministra, Erika Stefani, ci ha già rassicurato che la settimana prossima incontrerà, ufficialmente, le nostre delegazioni».

Per il momento, come ha dichiarato il presidente Fish, Vincenzo Falabella, alle agenzie: «abbiamo ottenuto le rassicurazioni sulla priorità che verrà data ai vaccini alle persone con disabilità, alle proprie famiglie, ai caregiver, e agli assistenti personali». E ancora: «nell’immediato futuro, invece, porteremo all’attenzione della ministra i nostri temi e le nostre battaglie, sulle pari opportunità e sull’uguaglianza di genere tra uomo e donna, sull’inclusione scolastica e su quella lavorativa, questioni, tutte, da mettere sul piatto all’interno del Piano nazionale di resilienza e rilancio, anche attraverso il pieno coinvolgimento degli altri ministeri».

E poi lo stesso Falabella ha concluso così: «per poter garantire un futuro e un degno presente a tutti i cittadini e le cittadine di questo Paese.

Come abbiamo ribadito qualche giorno fa in una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al neo-presidente del Consiglio, Mario Draghi, garantiamo la massima collaborazione nei luoghi deputati, a condizione che si continui sulla strada delle politiche di mainstreaming e non di interventi parziali e segmentati, che riducono la disabilità a una condizione settoriale».

 

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