“Abbattimento delle barriere, a Viterbo siamo ancora all’anno zero”

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Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – In tema di abbattimento delle barriere al comune di Viterbo siamo ancora all’anno zero, anzi, si torna indietro.

Patrizia Notaristefano Consigliere comunale movimento civico Viterbo 2020

Sollecitati da numerosi cittadini, ci siamo chiesti: cosa ne è stato del riconoscimento della Lis (Lingua italiana dei segni), strumento indispensabile atto a garantire una agevole accessibilità ai servizi offerti dal comune rivolto ai cittadini con disabilità uditiva, votato all’unanimità il primo agosto 2013 dal consiglio comunale?

Il voto impegnava l’amministrazione comunale a eliminare ogni barriera comunicativa dai pubblici uffici comunali, manifestazioni ecc. per permettere ai cittadini sordi di essere partecipi e parte integrante della comunità attraverso interpreti Lis adeguatamente formati nel linguaggio.

Sono trascorsi solo 6 anni da quella che sembrò essere una giusta e dovuta attenzione rivolta a coloro che vivono quotidianamente un disagio dovuto a gravi problemi dell’apparato uditivo, al fine di garantire una agevole accessibilità ai servizi offerti dal comune.

Si sono stanziati, negli anni successivi a quella deliberazione, 10mila euro in bilancio su un capitolo dedicato che dovevano essere utilizzati per l’utilizzo di interpreti Lis e la formazione del personale comunale, atto all’accoglienza dei cittadini con questa disabilità.

Attraverso quei fondi i cittadini viterbesi sordi hanno potuto partecipare alla vita della comunità: su richiesta delle associazioni viterbesi che si occupano di sordità, erano presenti interpreti Lis durante le manifestazioni organizzate direttamente dall’amministrazione, come ad esempio le manifestazioni e i dibattiti durante il festival del volontariato, o quando si riuniva la consulta comunale del volontariato. Da quanto abbiamo appreso dai diretti interessati, potevano essere richiesti interpreti Lis anche per interloquire con gli uffici comunali e, anche se non se ne è mai verificata la necessità, durante i consigli comunali per materie inerenti alla comunità viterbese dei sordi.

Nell’ultimo bilancio non abbiamo più trovato traccia di questo investimento: è venuta a mancare l’attenzione a favorire l’integrazione alla vita sociale nella nostra comunità di quei cittadini che quotidianamente si recano presso gli uffici comunali e che incontrano ovviamente una serie di difficoltà a causa dell’assenza di personale adeguatamente preparato ad accoglierli e a interloquire con loro o di interpreti Lis.

Per ottenere una serie di chiarimenti circa la sparizione della posta in bilancio di questa somma e capire se c’è reale interesse a ripristinarla, per colmare al più presto questa grave lacuna, abbiamo provveduto l’11 settembre a inviare un’interrogazione urgente rivolta al sindaco, all’assessore ai servizi sociali e al dirigente del quinto settore, al fine di conoscere le intenzioni dell’amministrazione riguardo alla reintroduzione ufficiale della Lis nell’immediato futuro.

Patrizia Notaristefano
Consigliere comunale movimento civico Viterbo 2020

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