La storia a Conegliano: impara la lingua dei segni per aiutare l’amica

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Il rapporto straordinario e sincero tra Veronica e Giulia nato sui banchi della scuola media. Dal primo giorno di scuola fino al termine del triennio delle medie, si è presa cura ininterrottamente della sua compagna di banco diversamente abile. Non si è spaventata di ciò che era diverso da lei, bensì ha voluto conoscere

22 ottobre 2017

CONEGLIANO. È la storia di un’amicizia speciale, sbocciata nella spontaneità e coltivata nella semplicità. È la storia di Veronica Perinot e della sua compagna di classe e amica del cuore Giulia, dalla nascita affetta da una grave ipoacusia. Veronica è una studentessa di 14 anni. Dal primo giorno di scuola fino al termine del triennio delle medie, si è presa cura ininterrottamente della sua compagna di banco diversamente abile. Non si è spaventata di ciò che era diverso da lei, bensì ha voluto conoscere. E questo le ha donato valore e ricchezza immateriale, ma per questo ancor più preziosa.

«In prima elementare, a Bagnolo – riporta la motivazione del Premio Civilitas – Veronica ha conosciuto Giulia, la compagna di classe con una grave ipoacusia. Veronica ha imparato la lingua dei segni per poter comunicare con l’amica. Con amore e grande amicizia le è stata vicina in ogni momento, aiutandola a superare le situazioni quotidiane di incomprensione dovute alle difficoltà di linguaggio. Quando Giulia si approccia alla lingua italiana dei segni, Veronica stessa riesce ad entrare ancora più in sintonia con lei. Si telefonano sempre, ma non potendo comunicare verbalmente, lo fanno visivamente attraverso la videochiamata». Giulia e Veronica, Veronica e Giulia: un rapporto che si è consolidato nel tempo.

Non servono parole per permettere a un’amicizia di nascere e crescere: bastano sguardi, espressioni e, in questo caso, le mani. Mani di Veronica che hanno sostenuto, accarezzato, scrollato e, mani di Giulia, che hanno abbracciato, consolato, stretto. Veronica ha conosciuto Giulia e fin dall’inizio ha deciso di impegnarsi per suonare insieme una musica per l’anima in un concerto a quattro mani. Un rapporto, il loro, instaurato saldamente anche al di fuori dell’ambiente scolastico, nello stare insieme anche nei periodi

di vacanza. Una continua vicinanza che ha consentito a Giulia di vivere gli anni della gioventù serenamente, forte di un punto di riferimento sempre presente. Veronica e Giulia sono il simbolo dell’amicizia sincera, che ha profondamente commosso la giuria del Premio Civilitas.

 

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