Imu ed esenzioni per anziani

In presenza di quali requisiti è possibile chiedere l’esenzione dal pagamento dell’Imu per gli anziani o disabili in casa di riposo?

Anche quest’anno gli anziani e i disabili che vivono stabilmente presso un istituto di ricovero potranno essere esonerati dal pagamento dell’Imu, l’imposta municipale unica

È bene, tuttavia, chiarire che per tali categorie di persone l’esenzione dal versamento dell’Imu 2021 non spetta di diritto. Si tratta infatti di un’agevolazione che può essere riconosciuta soltanto in presenza di determinate condizioni. Vediamo quali.

Presupposti per il pagamento dell’Imu

Per poter beneficiare dell’esenzione dal pagamento dell’Imu in riferimento al proprio immobile l’anziano o il soggetto disabile che risiede in una casa di riposo dovrà accertare la presenza di determinate condizioni.

Solo nel caso in cui ricorrano specifici requisiti l’immobile posseduto potrà essere equiparato all’abitazione principale e, come tale, essere esente dall’Imu.

È quanto previsto dal comma della 741, lettera c della Legge di Bilancio 2020.

Facciamo un passo indietro e vediamo brevemente quale sia innanzitutto il presupposto del pagamento dell’Imu. Sono obbligati al pagamento dell’Imu:

  • i proprietari di fabbricati, aree fabbricabili e terreni;
  • i titolari di diritti reali di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sull’immobile considerato;
  • il coniuge cui è assegnata la casa coniugale a seguito di separazione, annullamento o cessazione degli effetti civili del matrimonio;
  • il concessionario in caso di concessione di aree demaniali;
  • il locatario in riferimento ad immobili anche da costruire o in corso di costruzione che siano concessi in locazione finanziaria.

Abitazione principale Imu

Si è esonerati dal pagamento dell’Imu in caso di possesso o detenzione di un immobile che sia destinato ad abitazione principale.

Per tale si intende l’immobile presso il quale il contribuente e il suo nucleo familiare hanno fissato la residenza anagrafica e la dimora abituale.
È indispensabile che tale immobile non appartenga ad una categoria catastale di lusso, ovvero non debba trattarsi di categoria catastale A/1, A/8 e A/9.

L’esonero si estende anche alle pertinenze dell’abitazione principale, con il limite massimo di tre, ciascuna riconducibile alle categorie catastali C/2, C/6 e C/7.

Requisiti per esenzione Imu per gli anziani: la residenza

In presenza delle condizioni che vedremo, l’immobile di proprietà dell’anziano o disabile trasferito in casa di riposo potrà continuare a essere considerato abitazione principale e come tale non soggetto al pagamento dell’Imu.

Affinché l’anziano che si è trasferito in via permanente presso una casa di riposo possa beneficiare dell’esenzione Imu è necessario, in primo luogo, che egli abbia stabilito la residenza presso un istituto di ricovero o sanitario.

Nella casa di riposo, dunque, l’anziano deve aver fissato la sua nuova dimora abituale poiché il ricovero deve avere carattere permanente.

Esenzione Imu anziani: niente affitto

Altro requisito necessario per fruire dell’esenzione Imu è che l’immobile in questione non risulti concesso in locazione a un terzo, durante l’assenza del proprietario.
Non potrà dunque essere concesso in godimento per poter percepire un canone d’affitto.

Nel caso in cui la casa dell’anziano o disabile venga concessa in affitto si perderà il beneficio fiscale.

Esenzione Imu anziani: la delibera del Comune

Una volta appurata la presenza dei requisiti sopra menzionati bisognerà accertare la sussistenza di un terzo elemento.

Per l’esenzione Imu è innanzitutto necessaria un’apposita delibera del Comune dove è situato l’immobile che assimili la casa dell’anziano all’abitazione principale nonostante il suo trasferimento di residenza altrove.

Dunque siamo in presenza di una decisione presa a discrezione dal singolo Comune.

Ricordiamo che l’esenzione dal pagamento dell’imposta può essere concessa esclusivamente per un solo immobile, anche nel caso in cui il soggetto risulti titolare di più unità immobiliari.

Come fare per sapere se il Comune ha deliberato l’agevolazione?

Ci si domanda, a questo punto, come fare a verificare se il Comune di appartenenza ha deliberato l’assimilazione e dunque l’esonero dall’Imu per gli anziani o i disabili presso istituti di ricovero.

Si dovrà procedere accedendo al sito del Ministero dell’Economia oppure al sito del proprio Comune. L’esenzione è infatti una possibilità concessa dal singolo Comune che se ne avvale a sua discrezione.

Quando si deve pagare l’Imu se non si è esonerati

Cogliamo l’occasione per ricordare che il primo appuntamento con l’Imu 2021, per chi non è esonerato, è stato il 16 giugno, data prevista per il versamento dell’acconto.
Per il saldo si potrà attendere la scadenza del 16 dicembre.

Altri casi di esenzione Imu 2021

Facendo brevemente il punto della situazione su quelle che sono le esenzioni Imu, possiamo ricordare che, oltre agli anziani e disabili presso casa di riposo, vi sono altre categorie e situazioni che, questa volta per legge, comportano l’esenzione Imu.

Si pensi, ad esempio, al caso dell’abitazione familiare assegnata al genitore affidatario dei figli, a seguito di provvedimento del giudice che costituisce il diritto di abitazione in capo al genitore cui è assegnata la prole.

Possiamo poi menzionare le esenzioni dall’imposta sulla casa istituite con vari provvedimenti governativi per far fronte alla crisi economica derivante dalla pandemia, a favore delle categorie maggiormente colpite.

 

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