Rc auto gratis per 2 mesi, visto che i mezzi sono rimasti in garage causa Covid. Ma anche una detrazione del 25% fino a 25mila euro delle spese per i matrimoni, 300 euro di buono per iscriversi in piscina o in palestra, e perfino uno sconto per l’acquisto di opere di giovani artisti italiani o il dimezzamento della tassa sul porto di fucile da caccia: sono solo alcuni degli emendamenti al dl Sostegni bis per distribuire mini-aiuti ‘segnalati’ dai partiti che andranno al voto dalla prossima settimana. Bipartisan alcune proposte come il rifinanziamento degli incentivi auto o lo stop all’Imu sulle case con gli sfratti bloccati.

Tra le proposte condivise – e segnalate – da più partiti moltissime riguardano gli aiuti alle imprese, dal rifinanziamento della Nuova Sabatini, che dovrebbe essere tra le modifiche in pole position, alla richiesta di estendere fino a fine anno, o almeno fino a settembre, il credito di imposta sugli affitti (Iv chiede anche di non tassare i canoni non percepiti). Ci sono poi gli aiuti ad alcune filiere particolarmente colpite come la ristorazione collettiva, il tessile, le fiere, fino alla richiesta bipartisan di rinviare ancora l’entrata in vigore del nuovo codice delle crisi d’impresa. Tutti i gruppi hanno segnalato anche un emendamento fotocopia per intervenire contro il caro-materie prime (con una norma simile a quella comparsa nelle prime bozze del decreto Trasporti, non ancora approdato in Consiglio dei ministri).

E sempre bipartisan resta il pressing per la proroga del Superbonus 110% al 2023 e per l’estensione agli alberghi, mentre i 5S ripropongono il cosiddetto Superbonus imprese, cioè la possibilità di cedere il credito d’imposta 4.0 approvato e poi cassato dalla Ragioneria per problemi di coperture. Se la Lega chiede lo sconto-matrimoni, anche gli altri partiti chiedono aiuti per il wedding oltre a proporre che l’Istat assegni al comparto un apposito codice Ateco. Sempre leghista anche l’idea di una detrazione per gli acquisti di opere di giovani artisti italiani (massimo 15% del reddito o il 5 per mille dei ricavi).

Per dare sollievo ai settori che più hanno pagato le chiusure anti-Covid c’è chi pensa all’Iva al 4% per i biglietti, in particolare per circhi e spettacoli viaggianti, o di non far pagare i costi della presenza dei Vigili del fuoco, chi punta a un fondo ad hoc per le agenzia di animazione nei villaggi, per le discoteche, per il settore pirotecnico, quello apistico o per i birrifici artigianali o ancora per gli allevatori di bovini. E si arriva fino alla proposta a firma Trano di un contributo di solidarietà da parte dei parlamentari e delle alte cariche (con un nuovo tetto ai compensi) da devolvere alle attività chiuse per ridurre i contagi. Infine tra i 500 segnalati, che non andranno al voto prima della fine della prossima settimana, anche la richiesta a prima firma Paita, dello stop ai pedaggi in Liguria per il caos lavori in autostrada

 

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