Aumento pensione di invalidità non spetta a tutti, facciamo chiarezza esaminando la normativa nel dettaglio con gli effetti sull’assegno.

Si parla tanto di aumento della pensione di invalidità, ma c’è molta confusione, perché  l’aumento tanto decantato sul web non è per tutti. Faccio chiarezza verificando chi riceverà l’aumento e quali saranno gli effetti, di seguito un elenco completo degli aumenti in vigore dal 20 luglio 2020 che saranno corrisposti dal 1° settembre 2020. Bisogna precisare che la pensione di invalidità e la pensione di inabilità oggetto degli aumenti previsti nel nuovo decreto fanno parte delle pensioni news del 2020.

Aumento pensione di invalidità: sentenza e decreto, in attesa della circolare Inps

L’aumento è entrato in vigore nel decreto Agosto numero 152/2020, dopo una sentenza della Corte Costituzionale che aveva dichiarato illegittimo l’importo attuale dell’assegno per invalidità. Il governo ha recepito la sentenza è ha deciso di aumentare la pensione di invalidità a euro 651,21, sempre considerando i limiti di reddito previsti dalla legge. Sa precisare che questa non è proprio una  novità in quanto tale aumento era già stato previsto per gli invalidi civili dai 60 anni in su. Adesso l’aumento è stato riconosciuto dal compimento dei 18 anni.

L’aumento della pensione di invalidità è entrato in vigore dal 20 luglio 2020 e sarà messo in pagamento dal 1° settembre 2020. L’Inps, non ha ancora emesso la circolare attuativa in cui chiarisce le modalità di pagamento.

Per gli invalidi civile totali, ciechi civili assoluti e sordomuti, potranno ricevere un aumento dei trattamenti  previdenziali sino a 651,51 euro mensili che saranno corrisposti per tredici mensilità.

Fasce di reddito 

L’aumento non è riconosciuto a tutti, ma solo coloro che rispettano le seguenti fasce di reddito:

il reddito personale non deve essere superiore a 8.469,63 euro, se coniugato non deve essere superiore a 14.447,42 euro.

Per valutare il reddito sono considerati tutti i redditi di qualsiasi natura,  anche quelli esenti, non soggetti ad Irepf.  Gli unici redditi esclusi dal cumulo sono:

reddito di immobile di proprietà adibito ad abitazione principale (di proprietà del richiedente o del coniuge);

importo aggiuntivo per trattamenti di famiglia;

pensioni di guerra;

indennità di accompagnamento.

L’aumento non è retroattivo, quindi, non saranno riconosciuti arretrati per periodi anteriori all’entrata in vigore dell’aumento (20 luglio 2020).

Chi non ha diritto all’aumento continuerà a percepire la misura base, che nel 2020 è di euro 286,81.

L’aumento della pensione di invalidità: ecco gli effetti

Invalidi civili totali con età compresa tra i 18 e i 59 anni potranno ricevere un aumento della pensione di invalidità civile di 364,70 euro,  dagli attuali 286,81 euro al mese a 651,51 euro al mese.

I sordi con età compresa tra i 18 e i 59 anni potranno ricevere un aumento della pensione speciale di 364,70 euro,  dagli attuali 286,81 euro al mese a 651,51 euro al mese.

ciechi civili assoluti con età compresa tra i 18 e i 59 anni potranno ricevere un aumento della pensione di euro 341,34 dagli attuali 310,17 euro al mese a 651,51 euro al mese, se non ricoverati;

se ricoverati un aumento della pensione di euro 364,70 dagli attuali 286,81 euro al mese a 651,51 euro al mese.

Potranno beneficiare dell’aumento della pensione di invalidità anche coloro che sono titolari della pensione di inabilità assoluta (legge 222/1984) con un età compresa tra i 18 anni e i 59 anni, indipendentemente dall’anzianità contributiva, solo se l’importo che percepiscono è inferiore a 651,51 euro mensili, sempre considerando le fasce di reddito sopra menzionate.

 

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