Invalidi civili, possibili ritocchi ai requisiti per l’Ape sociale

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Molti lavoratori non lontani dal pensionamento sono in attesa di conoscere le regole per usufruire delle misure previdenziali introdotte dalla legge di bilancio 2017 e disponibili a partire dal prossimo mese di maggio. È prevista a breve l’emanazione di alcuni decreti ministeriali dedicati alle diverse novità.

Vittorio Spinellimartedì 31 gennaio 2017
L’attesa degli interessati si concentra in particolare sull’Ape, la nuova modalità di anticipo della pensione condizionato da un prestito bancario, nelle due versioni “Ape sociale”, sostanzialmente gratuita, e “Ape volontaria” con un rimborso rateale del prestito.
L’Ape sociale favorisce il lavoratore che abbia almeno 30 anni di contributi versati e che assista da almeno sei mesi un familiare – il coniuge, un genitore, un figlio – con handicap grave. Accedono all’Ape gratuita anche i lavoratori che abbiano una capacità lavorativa ridotta di almeno il 74%, la stessa percentuale degli invalidi civili.
Tuttavia, già prima dei decreti attuativi, è in vista una correzione all’Ape sociale per allargare la fascia dei lavoratori invalidi interessati, attraverso un allineamento con i requisiti per l’invalidità accertata presso l’Inail. Sempre restando nei limiti delle risorse disponibili, è in esame la possibilità di estendere l’Ape sociale anche a coloro che sono riconosciuti invalidi al 60%. È invece improbabile, al momento, un ritocco al ribasso del requisito anagrafico, ora richiesto a partire dai 63 anni di età.
Assegni Inps. Sempre fermi gli importi degli assegni liquidati dall’Inps a invalidi civili, mutilati, ciechi e sordomuti. Il costo della vita accertato dall’Istat non presenta aumenti significativi, ed è quindi confermato a 279,47 euro l’importo dell’assegno mensile (definitivo per il 2016 ma ancora provvisorio per il 2017). Non cambiano anche i limiti di reddito annuale che condizionano il pagamento degli assegni: 4.800,38 euro per gli invalidi parziali e i minori; 16.532,10 euro per le altre qualifiche di invalidità.
Al volgere dei 65 anni e 7 mesi di età il sussidio in pagamento ai sordomuti, agli inabili civili, agli invalidi e ai mutilati è automaticamente sostituito con l’assegno sociale per gli anziani. Una sostituzione, dettata dalla legge, con un importo mensile di 448,07 euro per l’anno 2017.
Ma l’età cambierà nel 2018. L’assegno sociale potrà essere chiesto (o accertato per gli invalidi) solo a partire dai 66 anni di età, più i 7 mesi a titolo di speranza di vita. L’aumento da 65 a 66 anni è un provvedimento “alieno” per il settore dell’invalidità e dell’assistenza, perché viene imposta la stessa età minima di 66 anni in vigore per i pensionamenti da lavoro

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