Obbligo assunzioni disabili 2020 quando scatta e cosa comporta per l’azienda

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Destinatari di questo percorso facilitato nell’assunzione sono infatti disoccupati e precari disabili alla ricerca di un lavoro adeguato alle proprie capacità ed abilità.

Quando scatta l’obbligo dell’assunzione disabili per le aziende?

L’obbligo di assunzione di lavoratori disabili non spetta a tutte le aziende. E allo stesso tempo il numero dei nuovi contratti è determinato dalle dimensioni dell’azienda stessa. Più precisamente datori di lavoro pubblici e privati sono obbligati all’assunzione di 1 lavoratore con disabilità se nella pianta organica sono già presenti da 15 a 35 dipendenti; 2 lavoratori con disabilità da 36 a 50 dipendenti; 7% della base di computo e 1% dei lavoratori appartenenti alle categorie protette oltre i 50 dipendenti.

Con l’obiettivo di promuovere l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità è previsto l’obbligo di assunzione da parte delle aziende che rispettano alcuni requisiti. Così come il datore di lavoro, anche il lavoratore stesso deve maturare alcune condizioni.

Destinatari di questo percorso facilitato sono infatti disoccupati e precari disabili alla ricerca di un lavoro adeguato alle proprie capacità ed abilità.

Più precisamente sono coinvolte le persone colpite da cecità assoluta o con un residuo visivo fino a un decimo a entrambi gli occhi o da sordità dalla nascita o prima dell’apprendimento della lingua parlata e quelle affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e portatori di handicap intellettivo con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%.

Ma anche le persone invalide di guerra, invalide civili di guerra e per servizio e gli invalidi del lavoro con grado di invalidità superiore al 33%. Al pari di quanto avviene per l’accesso a tutte le altre prestazioni, anche in questa circostanza è indispensabile l’accertamento della disabilità da una Commissioni dell’Asl affinché siano messi nero su bianco il grado di invalidità, l’idoneità al lavoro e la capacità lavorativa.

In tutti i casi, le domande vanno presentate all’Inps solo in via telematica con l’Istituto che le inoltra all’Azienda sanitaria di competenza. In sede di accertamento, la stessa commissione medica è integrata da un medico dell’Inps.

Solo dopo il via libera della Commissione medica ovvero dopo l’acceratamento della condizione di disabilità, l’aspirante lavoratre può iscriversi negli elenchi del collocamento mirato. Analizziamo quindi

  • Quando scatta l’obbligo assunzione disabili 2020
  • Aziende senza obbligo assunzioni disabili, quali sono

Quando scatta l’obbligo assunzione disabili 2020

L’obbligo di assunzione di lavoratori disabili non spetta a tutte le aziende. E allo stesso tempo il numero dei nuovi contratti è determinato dalle dimensioni dell’azienda stessa.

Più precisamente datori di lavoro pubblici e privati sono obbligati all’assunzione di 1 lavoratore con disabilità se nella pianta organica sono già presenti da 15 a 35 dipendenti; 2 lavoratori con disabilità da 36 a 50 dipendenti; 7% della base di computo e 1% dei lavoratori appartenenti alle categorie protette oltre i 50 dipendenti.

Nessun obbligo con meno di 14 dipendenti. Non ci sono differenze tra enti pubblici economici e datori di lavoro privati. Per quanto riguarda i lavoratori da assumere, possono iscriversi al collocamento mirato i disoccupati e chi svolge un’attività lavorativa con reddito limitato.

Più precisamente, 8.000 euro lordi per tutto l’anno in corso per i redditi da lavoro dipendente, 4.800 euro per i redditi da lavoro autonomo, 8.000 euro in caso di concorso di più tipologie lavorative.

Nella fase di calcolo non si tiene conto del Trattamento di fine rapporto. Le assunzioni di lavoratori disabili avvengono attraverso richieste di avviamento oppure mediante convenzioni.

Aziende senza obbligo assunzioni disabili, quali sono

Sono esclusi dall’obbligo di assunzioni disabili partiti politici, sindacati e organizzazioni senza scopo di lucro che operano nel campo della solidarietà sociale, dell’assistenza e della riabilitazione.

E ancora: cooperative sociali, enti e associazioni di arte e cultura, istituti scolastici religiosi operanti senza scopo di lucro, servizi di polizia, protezione civile, difesa nazionale e istituti di vigilanza privati, datori di lavoro pubblici e privati settore trasporto aereo, marittimo, terrestre e autotrasporto, datori di lavoro settore impianti a fune, imprese esercenti servizi di pulizia e servizi integrati, datori di lavoro settore edile.

Stessa cosa per il settore minerario e nel caso del personale di cantiere anche quello direttamente operante nei montaggi industriali o impiantistici e nelle relative opere di manutenzione svolte in cantiere.

Facciamo infine presente che le aziende che occupano addetti impegnati in lavorazioni che comportano il pagamento di un tasso di premio Inail fino al 60 per mille sono anch’esse esonerate dall’obbligo.

Autore: Chiara Compagnucci

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