Per i sordi residenti in Serbia è scattato il conto alla rovescia.
di Nicola Dotto
Il 29 febbraio, nella città di Zvezdara, potranno assistere, per la prima volta nella storia del paese balcanico, a una commedia tradotta simultaneamente nella lingua dei segni.
Apprezzandone trama e allestimenti. Come sottolinea il direttore artistico: ”Il teatro è vedere e ascoltare, e le emozioni che proviamo sono date dalla vista e dall’udito. Se si “spegne” il suono tutto risulta impoverito. Ecco perché abbiamo pensato di adattare e tradurre delle opere teatrali anche in questa speciale lingua. Vogliamo che i non udenti diventino spettatori abituali, non una tantum”. Nelle prossime due stagioni sono previsti in calendario altri cinque nuovi spettacoli adattati per persone con questo tipo di deficit
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