Cassazione: inviare foto hard è violenza sessuale

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epa08186916 (FILE) - A smartphone screen displays the logo of the mobile application WhatsApp in Berlin, Germany, 31 December 2017 (reissued 02 February 2020). WhatsApp announced that it will stop working from 01 February 2020 on iPhones and Android devices running outdated operating systems. Millions of smartphones will no longer be able to run the Facebook-owned messaging service, media reported. EPA/HAYOUNG JEON *** Local Caption *** 55190442

Cassazione,’giusto l’arresto’. Nel ricorso si contestava l”assenza dell’atto’

Legittimo contestare la violenza sessuale anche a chi invia foto hard via WhatsApp a un minore. Lo ha stabilito la terza sezione penale della Cassazione respingendo il ricorso degli avvocati di un uomo indagato per avere inviato messaggi e foto esplicite ad una ragazza minorenne invitandola a fare altrettanto.

Nel ricorso la difesa aveva precisato che “in assenza di incontri con la persona offesa o di induzione a pratiche sessuali via” di fatto sarebbe difettato “l’atto sessuale”. Il Tribunale del Riesame però ha sottolineato -osserva la Cassazione- che “la violenza sessuale risultava ben integrata , pur in assenza di contatto fisico, quando gli atti sessuali coinvolgessero la corporeità sessuale della persona offesa e fossero finalizzati a compromettere il bene primario della libertà individuale nella prospettiva di soddisfare il proprio istinto sessuale”.

Inoltre, spiegano gli ermellini, il Riesame “ha ravvisato i gravi indizi di colpevolezza del reato contestato nell’induzione allo scambio di foto erotiche, nella conversazione sulle pregresse esperienze sessuali ed i gusti erotici, nella crescente minaccia a divulgare in pubblico le chat”.