STORIA – Nel 1903 nacque la Casa di provvidenza per i sordomuti – su iniziativa di mons. Francesco Torta nel luogo dove era sorto il tempietto che lo stesso sacerdote aveva voluto sul Facsal per proteggere un’immagine mariana che si era salvata da una bomba durante la battaglia del 1746, ritenuta miracolosa dalla popolazione – alla quale fece seguito nel 1911 l‘Istituto per cieche e nel 1935 quelli per ciechi. Nel frattempo, il 19 marzo 1921 arrivarono le Suore della Provvidenza la cui congregazione fu approvata dal vescovo Menzani nel maggio 1927.

CELEBRAZIONI – Alle 10.30, presso il sacello della Madonna della Bomba, si terrà la messa presieduta dal vescovo della diocesi di Piacenza-Bobbio, mons. Adriano Cevolotto. Per poter accogliere i fedeli nel rispetto delle normative anti-covid, verranno allestiti cento posti a sedere, opportunamente distanziati, sul viale Pubblico Passeggio e davanti al sacello sarà posizionato un maxischermo per poter vedere il celebrante. L’evento verrà trasmesso su Telelibertà alle 16.

Prima della celebrazione verrà proiettato un video che racconta la storia della Congregazione. Al termine della messa, dopo l’intervento della madre generale Albina Dal Passo, seguirà l’inno del Fondatore e la proiezione di alcune fotografie che illustrano la mostra allestita presso la Casa piacentina della Congregazione.

La storia delle suore della Madonna della bomba, per testo e foto d’epoca e contemporanee, è raccontata anche nel libro “Più sono poveri, più sono nostri. Cento anni al servizio dei bambini”, che sarà messo in vendita.

 

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