La disabilità non è una vergogna né una malattia

Pensavo di scrivere questo post da un bel pò. Lo faccio, adesso...

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Pensavo di scrivere questo post da un bel pò. Lo faccio, adesso. In tutte quante le mie foto, lascio comparire sempre la sedia a rotelle. Voi direte: beh… certo, è difficile nasconderla, ci stai sempre seduto sopra.

Questo è vero. Ma potrei anche farmi scattare le foto soltanto in primo piano, evitando di farla vedere ogni volta. Invece, no. Perchè… la disabilità non è un qualcosa di cui vergognarsi.

Non è una colpa essere nato così. Non l’ho di certo scelto, è capitato. Non ho mai detto frasi del tipo: Perchè proprio a me? (che odio profondamente) anche soltanto sentire. Che sarebbe come dire: a me no, ad altri sì. Non è così che funziona… ovvio ci sono dei momenti di grande sconforto, com’è normale che sia, essendo umano. La sedia a rotelle, la vedo ormai come una compagna di viaggio. Magari, un pò pesante e noiosa. Ma pur sempre fedele. Ci ho sempre scherzato sù. Quando mi capitava di uscire, dicevo: iu no tegnu mai problema ti seggia, mi la portu ti casa.

Avere a che fare con la disabilità, può insegnare molte cose, soprattutto se si ha voglia di conoscere davvero chi ci è seduto sopra. Perchè… conta solo la persona, non dove è seduta e che tipo di problematica abbia. La disabilità non è una vergogna. Non è una malattia. Ma è una condizione fisica, con la quale bisogna imparare a convivere. Come ho fatto e faccio io.

Perchè anche stando qui sopra, possiamo e dobbiamo essere considerati come tutti gli altri. Niente di più, ma neanche niente di meno!

Claudio Rimoli

 

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