Le condizioni di Alex Zanardi rimangono stazionarie ma il quadro neurologico è ancora grave. Zanardi, ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Siena dopo l’incidente del 19 giugno, resta sedato, intubato e in coma farmacologico. Intanto c’è chi gli dedica l’esame di maturità.

Andrea Arbetti ha 21 anni ed è uno studente disabile: qualche anno fa, mentre era una promessa della Bmx, ha avuto un grave incidente che ha stroncato la sua carriera

In queste settimane, insieme ai suoi compagni di classe, ha sostenuto l’esame di maturità al liceo economico-sociale Seghetti di Verona, a indirizzo sportivo, dopo più di tre mesi di didattica a distanza. “Ho preso questa situazione come un trampolino di lancio verso l’università, dove lo studio è autonomo e non hai certo il professore che ti dà la pappa pronta– spiega all’agenzia di stampa DIRE – l’anno prossimo mi piacerebbe iscrivermi a scienze motorie all’università”.

Durante un allenamento ha sbagliato un salto e ha avuto una lesione midollare alla sesta e settima vertebra cervicale. “Oggi non ho il controllo delle gambe, di parte del busto e parzialmente di braccia e mani – continua- ho fatto vari anni di riabilitazione e ora ho piano piano ho ripreso ad avere una vita sociale: in questo lo sport mi ha aiutato moltissimo”.

Poco dopo l’incidente, i suoi compagni gli hanno fatto un regalo speciale: una maglietta firmata da Alex Zanardi, con un disegno di un ragazzo sulla Bmx e il numero 651, con cui Andrea gareggiava. “È stato molto emozionante: da allora ho sempre desiderato conoscere Alex anche di persona– racconta- sapevo che gli avevano parlato di me, ma per via dei suoi impegni non siamo mai riusciti ad incontrarci. Appena ho saputo del suo incidente, gli ho subito scritto su Instagram, visto che siamo in contatto diretto”.

Andrea oggi fa parte di una squadra di basket in carrozzina, la Olimpic Basket Verona: gioca nella squadra giovanile e anche nella serie B.

“Mi considero fortunato – conclude Andrea -. Per il futuro, oltre all’idea di studiare scienze motorie all’università, con un’amica stiamo pensando di aprire una palestra dove le persone disabili riescano a accedere senza barriere né ostacoli. Il mio vero sogno però è quello di diventare allenatore: un giorno mi piacerebbe arrivare ad allenare la nazionale di Bmx”.

 

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