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Toscana, una App che permette ai sordi di chiedere aiuto

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sossordi_udEcco un nuovo servizio di emergenza per le persone sorde. Sbarca in Toscana e si tratta di un’apposita App che permette alla persona di inviare dal proprio smartphone o tablet alla sala operativa della questura una richiesta di aiuto, completa dei suoi dati e della sua posizione geografica, in modo da essere facilmente localizzato e soccorso.

L’iniziativa è stata presentata oggi a Palazzo Medici Riccardi dal prefetto Alessio Giuffrida, dai dieci questori della Toscana, dal presidente regionale dell’ENS – Ente Nazionale Sordi Giovanni Tafi e dal consigliere direttivo nazionale dell’Ente e responsabile del progetto Giuseppe Corsini.

536063Il servizio, che nasce da un accordo tra Ministero dell’Interno ed Ente Nazionale Sordi, è stato ideato per aiutare quelle persone la cui disabilità può risultare molto problematica nelle situazioni critiche; grazie all’applicativo che sfrutta la georeferenziazione, il non udente può superare il suo svantaggio relazionale e avere una vita più autonoma.

Il funzionamento della nuova App è semplice. Basterà cliccare su un’apposita icona che appare sul telefonino o sul tablet e alla questura arriverà una mail con il nome della persona sorda, la sua precisa posizione geografica e l’indicazione di un’eventuale interprete della lingua dei segni. Inoltre la persona sorda potrà scegliere, tra le varie icone fornite dal programma, quella che corrisponde all’emergenza in atto, come per esempio un malore, un incidente stradale, un infortunio, un reato, un incendio. In questo modo la sala operativa avrà un quadro completo e potrà disporre l’azione più appropriata; contemporaneamente invierà al non udente una risposta scritta con i tempi di intervento e le prime indicazioni da seguire. Il progetto, che è in fase di attivazione, prevede anche rapidi corsi di formazione per consentire agli utenti di acquisire dimestichezza con il nuovo applicativo.

“E’ un’innovazione con alto valore sociale – ha detto il prefetto Alessio Giuffrida al termie dell’incontro – e grazie all’ausilio delle nuove tecnologie favorisce l’accessibilità e la fruibilità dei servizi di emergenza anche alle persone sorde”.

http://www.redattoresociale.it/

Disabilità, più controlli sui permessi per la sosta

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Muoversi agevolmente in città e ogni tanto poter sostare. È l’obiettivo di ogni città normale. Attraversandola con le ruote, di una persona con un impedimento, non è però sempre così.

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Gli Assessorati Viabilità, Polizia Municipale e Politiche sociali han voluto vederci chiaro presentando un primo esito per quanto riguarda parcheggi incongrui, permessi di sosta e marciapiedi con ingombri. “Nel 2015 sono state elevate 800 sanzioni”, ha evidenziato Roberto Pastrone Vicecomandante della Polizia Municipale, “per occupazione impropria di stalli (gialli) riservati ad auto con conducente disabile e 7 denunce per uso improprio dei tesserini che abilitano alla sosta”. A tale proposito si ricorda che dallo scorso settembre è scaduto il tesserino autorizzativo giallo e occorre dotarsi dei tesserini identificativi di colore blu, con la foto del conducente, recandosi all’Ufficio Relazioni con il Pubblico di piazza San Secondo. Ma “procede a rilento il cambio dei vecchi permessi “ e, avverte Pastrone, “sono 29 le targhe di auto a nostra conoscenza in circolazione, riconducibili a persone non aventi diritto”.

Maggiori controlli e sanzioni saranno effettuati, anche da parte di una pattuglia di vigili “dedicata”, a verificare l’occupazione degli stalli e dei marciapiedi, chiedendo la collaborazione di Asp, Poste Italiane e dell’Ufficio Suolo Pubblico per ovviare al posizionamento di dispensatori pubblicitari, cassette, cestini e cassonetti che possano essere ostacolo reale o potenziale sui marciapiedi.
“Vedere cosa si è fatto fino ad oggi e che cosa si deve fare in futuro” ha detto l’Assessore Mario Sorba “era lo scopo di questo lavoro, punto di partenza per avere una più città fruibile e adeguata alle legittime esigenze delle persone con disabilità”.
Secondo Vincenzo Soverino, vicepresidente nazionale di Aisla e consulente per la disabilità dell’Assessorato Politiche sociali, “A condizioni idonee la città per tutti è una questione di civiltà e non bisogna abbassare la guardia. Su mobilità e accessibilità stiamo facendo passi avanti, anche fornendo aiuto. Sono ormai 70 le pedane installate in negozi, scuole e uffici della città. Ma molto resta da fare”.

Come è ben presente alle associazioni e a chi vive “il problema”, muoversi in città costruite per chi ha fretta e pensa di avere diritti ex-clusivi, fare un tavolo di lavoro con l’Amministrazione accorcia una distanza,  “Siamo passati, ha riassunto l’Assessore Piero Vercelli, dal fare le cose per le persone  a fare le cose con le persone”.
E “muoversi in città vuol anche dire fare sport”, lo ha richiamato l’Assessore Giuseppe Basso, annunciando la formazione con i giovani astigiani dell’Ens (Ente nazionale sordomuti) di una squadra di calcetto a cinque e la loro partecipazione agonistica.
Occasioni di integrazione, la cultura dei residenti, il modo di pensare la disabilità diventano quindi rilevanti per una città che oltre ad avere un albergo voglia anche essere, di suo, etica.

Lo hanno richiamato efficacemente Mario Alciati e Adriano Capitolo dell’Unione italiana Ciechi  appellandosi a “sfatare il mito che il disabile non è un cliente”.
Richiamo netto alfine di coltivare la maggiore attrattività e fruibilità turistica di Asti, su cui è tornato il Sindaco, ricordando l’allestimento prossimo di una seconda giostrina inclusiva in un parco cittadino e ribadendo l’importanza di sensibilizzare e di sanzionare in presenza di comportamenti poco corretti.
Prevista infatti anche la multa, presentata da Claudia Binello del Servizio Istruzione, definita “morale”, quindi preventiva, curiosa ma schietta, comminata dai bambini delle scuole a chi non ha rispetto delle regole, elaborando un’idea del Consiglio cittadino dei ragazzi.
E chissà che quel che non riesce spontaneo agli adulti riesca grazie al giudizio, impietoso, dei bambini della nostra città

http://atnews.it/

L’oro di Francesca funambola come Sagan, nel silenzio. Sordi vincenti Coleman star del superbowl

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Francesca-Baroni-a-BoarioIl racconto di Alessandro Conti – Sei quella che impenna! Peter Segan l’ha riconosciuta al Mondiale di Firenze 2013. Quella ragazzina con la ruota al cielo, come lui stesso ha fatto tante volte, il funambolo diventato campione del mondo… Clicca l’immagine per ingrandire

La Gazzetta dello Sport – Martedì 12 Gennaio 2016

 

 

Inviato da Valter Dal Farra

La vita ordinaria di una mente straordinaria

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Il 2016 di Cinema senza Barriere® si apre con La teoria del tutto di James Marsh, biopic su una delle più eccelse menti viventi del mondo, il famoso astrofisico Stephen Hawking, e della sua storia d’amore con la moglie Jane. Il film è in programma martedì 19 gennaio alle ore 18.45 presso il Cinema dei Piccoli (Viale della Pineta, 15). La magistrale interpretazione del protagonista Eddie Redmayne è stata premiata con un Oscar come Migliore Attore protagonista nel 2015.

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Tratto dal libro autobiografico Travelling to Infinity: My Life with Stephen (Viaggiando verso l’infinito: la mia vita con Stephen) di Jane Hawking, il film racconta la vita del famoso astrofisico, al quale appena ventunenne viene diagnosticata la malattia del motoneurone, che provoca la limitazione nell’uso delle capacità di linguaggio e di movimento. La prospettiva è di solo due anni di vita.  Ma grazie alla sua caparbietà e al grande supporto dell’amore della sua vita, Hawking è riuscito a sopravvivere alla malattia e a formulare alcune delle più importanti teorie scientifiche della storia.

Ideata da A.I.A.C.E. MILANO in collaborazione con ENS (Ente Nazionale Sordi Onlus di Milano) e UIC (Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti) e sostenuta negli anni dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Cinema senza Barriere® è l’unica rassegna cinematografica accessibile a tutti. A Roma è realizzato grazie al contributo di Raggio Verde Sottotitoli e con il patrocinio di ADV – Associazione Disabili Visivi Onlus. Un servizio culturale continuativo per le persone con disabilità della vista e dell’udito, cui è stata resa possibile la fruizione dei film, grazie all’audiodescrizione e alla sottotitolatura di film di normale distribuzione in sala. La parte tecnica è a cura di Raggio Verde Sottotitoli di Roma.

 

Si ringrazia Universal Pictures per la cortese collaborazione.

 

Ingresso gratuito per tutti fino ad esaurimento posti.

Per informazioni:

Cinema dei Piccoli tel. 06 8553485 – info@cinemadeipiccoli.it

Raggio Verde Sottotitoli: tel. 06 70399241 – info@raggioverde.org

Cinema Senza Barriere® by A.I.A.C.E. Milano: tel. 02 76115394 info@mostrainvideo.com www.cinemasenzabarriere.it

 

I materiali stampa sono scaricabili dall’AREA PRESS del sito http://cinecult.scrittoio.com

Ufficio Stampa: Lo Scrittoio sas

Alessandra Olivi – ufficiostampa@scrittoio.net

La musica e la danza per abbattere le barriere conservatrici

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L’ultimo film di Ken Loach apre il nuovo anno di Cinema senza Barriere®. Martedì 19 gennaio alle ore 20 in programma Jimmy’s Hall, presso la Sala Alda Merini dello Spazio Oberdan della Città metropolitana (Viale Vittorio Veneto, 2).

Si rinnova l’appuntamento in sala con la giornalista di Radio Popolare Barbara Sorrentini, che presenterà il film insieme ad un interprete LIS (lingua dei segni italiana).

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Il regista britannico torna a raccontare la sua terra con la storia di Jimmy Gralton, attivista irlandese realmente esistito. Negli anni ’20 Jimmy è un giovane carismatico che apre un centro di aggregazione sociale dove si può danzare, fare pugilato e partecipare a tante attività culturali. Accusato di comunismo, viene costretto ad emigrare negli Stati Uniti. Quando 10 anni dopo, in pieno periodo di Depressione, torna a casa per accudire la madre malata, i giovani del posto, che tanto hanno sentito parlare di lui e della sua Pearse-Connolly Hall, gli faranno pressione per riaprirla, riportandolo ad occuparsi dei problemi della sua Comunità.

Ideata da A.I.A.C.E. MILANO in collaborazione con ENS (Ente Nazionale Sordi Onlus di Milano) e UIC (Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti) e sostenuta negli anni dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Cinema senza Barriere® è l’unica rassegna cinematografica accessibile a tutti.  A Milano è sostenuta dal Settore Cultura e dal Settore Formazione Lavoro, attraverso il Piano Emergo, della Città metropolitana di Milano.

Un servizio culturale continuativo per le persone con disabilità della vista e dell’udito, cui è stata resa possibile la visione dei film, grazie all’audiocommento e alla sottotitolatura di film di normale distribuzione in sala. La parte tecnica è a cura di Raggio Verde di Roma. Anche i normodotati possono provare la visione audiocommentata del film, prenotando cuffia e mascherina oscura occhi. (La priorità per la prenotazione cuffie è ai fruitori non vedenti).

Si ringrazia BIM per la cortese collaborazione.

 

Prossimi appuntamenti: 16 febbraio, 15 marzo, 19 aprile.

Ingresso gratuito per disabili e accompagnatori 

Ingresso: 5,50 euro (senza obbligo di tessera)

Prenotazione cuffie giorni feriali c/o Cineteca: tel. 02 87242114

Per informazioni: Cinema senza Barriere® by A.I.A.C.E. Milano tel. 02 76115394 – www.cinemasenzabarriere.it  – info@mostrainvideo.com

 

I materiali stampa sono scaricabili dall’AREA PRESS del sito http://cinecult.scrittoio.com

 

Uffici Stampa:

Lo Scrittoio

Alessandra Olivi ufficiostampa@scrittoio.net

– Città metropolitana di Milano

Settore Sviluppo economico e sociale– tel. 02 77406383  – a.marino@cittametropolitana.milano.it

EMERGO –tel. 02 77406505 – p.saita@cittametropolitana.milano.it

Riparte l’assistenza per studenti disabili

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Ripartirà regolarmente oggi il servizio di assistenza specialistica socio-educativa, con educatori professionali specializzati, per gli studenti diversamente abili

1602502_635690778064292239_disabile_barriera_768x410Ripartiranno regolarmente quest’oggi il servizio di assistenza specialistica socio-educativa, con educatori professionali specializzati, per gli studenti diversamente abili che frequentano le scuole superiori di competenza provinciale ed il servizio di assistenza alla comunicazione della lingua italiana dei segni, in favore degli alunni audiolesi.

Dopo l’interruzione per le concomitanti festività natalizie, dunque, i 280 studenti che ne hanno fatto richiesta (271 per l’assistenza specialistica socio-educativa e 9 alunni audiolesi cui sarà garantita l’assistenza alla comunicazione della lingua italiana dei segni) torneranno ad usufruire dei servizi erogati dalla Provincia attraverso l’utilizzo di 116 educatori professionali specializzati e di 9 assistenti alla comunicazione Lis.

«L’assistenza specialistica socio-educativa per gli studenti disabili che frequentano le nostre scuole e l’assistenza alla comunicazione della lingua italiana dei segni in favore degli alunni audiolesi sono per noi un’assoluta priorità, oltre che un vero e proprio fiore all’occhiello di questa Provincia, che sin dal suo insediamento è sempre andata incontro agli studenti con particolari difficoltà ed alle loro famiglie» ha commentato il Presidente della Provincia di Barletta – Andria – Trani Francesco Spina, ricordando come «nonostante le difficoltà economiche, entrambi i servizi saranno garantiti fino alla fine dell’anno scolastico in corso».

http://www.tranilive.it

L’Ispettore Coliandro 5, nuovi episodi per il poliziotto non ligio alle regole in onda su Rai 2

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L’Ispettore Coliandro è la serie in onda su Rai 2 dal 15 gennaio 2015, giunta alla quinta edizione e confermandosi come una delle più longeve della Rai. Il protagonista è Giampaolo Morelli.

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Le vicende sono tratte dai romanzi di Carlo Lucarelli, “Falange Armata” ed “Il Giorno del Lupo”. Nello stile dell’autore, l’Ispettore non è ligio al proprio dovere bensì sventato e confusionario, con pregiudizi e arrogante.

Gli episodi della quinta stagione. Le trame di questi episodi si muovono da “Black Mamba”, in cui appare la killer Natasha inseguita dai servizi segreti a “Testimone da proteggere”, dove Coliandro protegge un personaggio buffo, autistico e geniale che ha visto qualcosa di compromettente. In “Doppia Identità” l’ispettore perde la memoria ed è affiancato da una giovane nerd, in “Salsa e merengue” difende una ragazza non udente testimone dei traffici di una gang, in “Tassista notturno” si finge autista ma quando una attraente e stramba ragazza sale a bordo la situazione muta. Infine in “Copkiller” è sequestrato da un’assassina di poliziotti.

Novità narrative. La serie andò in onda per la prima volta nel 2002, segnando una novità nella fisionomia del detective cui si è assuefatti dalle fiction televisive, da “Squadra antimafia” a “La squadra”, “Distretto di polizia”, “R.I.S. – Delitti imperfetti” fino al recente “Squadra mobile”. Memore della lezione di Sherlock Holmes, chedeve anche alla regia dei Manetti Bros. l’irponta sarcastica.

La scelta di una città come Bologna conduce anche a scelte narrative, dal momento che è il luogo simbolo dove si incrociano plurime etnie e che portano spesso la storia verso la commedia poliziesca piuttosto che la spy story.

Il carattere del personaggio così cede a problematiche personali, come il facile innamoramento, i dubbi quando cede ad una donna di colore. Come afferma lo stesso Lucarelli, Coliandro si batte per un innato senso della giustizia e della legalità, sicuramente , “in un mondo del crimine che è una sorta di sintesi spettacolare tra la realtà e la fantasia del cinema action”.

E questo aspetto ironico ha infatti portato a dei casi singolari: nel settembre 2009 un episodio suscitò reazioni da parte dell’estrema sinistra per via della presenza nel cast di alcuni personaggi appartenenti all’estrema destra bolognese; in altri casi alcuni Ultras hanno polemizzato per come venivano ritratti, così come era successo per la comunità cinese. L’episodio andato in onda allora ottenne 2,5 milioni di spettatori, con il 12.37 per cento di share. Nel cast ci sono oltre Giampaolo Morelli, Paolo Sassanelli, Giuseppe Soleri.

http://www.mauxa.com

L’altro festival di Cannes, a settembre kermesse dedicata alla disabilità

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L’altro festival di Cannes, a settembre kermesse dedicata alla disabilità150 pellicole si sfideranno al Palais des festivals di Cannes dal 16 al 21 settembre nella prima edizione della manifestazione. Obiettivo? Parlare di disabilità senza pietismi e sottolineare la necessità di rendere le sale cinematografiche accessibili

13 gennaio 2016

BOLOGNA – Sono passati 40 anni dall’uscita nelle sale di “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, il film di Milos Forman ambientato nell’ospedale psichiatrico di Salem, in Oregon. Qualcuno in meno da “Rain man” (era il 1988), con Dustin Hoffmann nelle vesti di una persona con autismo.

Nel 1994 Tom Hanks ‘diventa’ Forrest Gump, un uomo con un ritardo nello sviluppo cognitivo, nell’omonimo film di Robert Zemeckis. Da sempre il cinema indaga il mondo della disabilità, ma negli ultimi anni c’è stato un aumento delle pellicole dedicate a questo tema. Tra i più recenti, “La famiglia Bélier” in cui si parla di sordità, “Quasi amici” ispirato alla storia di un uomo tetraplegico e del suo assistente, “Mommy” in cui il protagonista è un adolescente con sindrome da deficit di attenzione e iperattività.

Per valorizzare questi film e per favorire la partecipazione delle persone disabili al cinema, arriva il primo Festival internazionale di film sulla disabilità. Nato da un’idea di Katia Martin-Maresco, Jean-Christophe Parisot de Bayard e Marie-Hélène Delon, la manifestazione si terrà a Cannes dove, dal 16 al 21 settembre, 150 film si sfideranno al Palais des festivals. Obiettivo di quello che viene presentato come ‘l’altro festival di Cannes’ è, come hanno raccontato i promotori, “presentare il tema della disabilità senza pietismi, valorizzando la diversità e sottolineando la necessità di rendere il cinema più accessibile”. Il tema della disabilità, infatti, non riguarda solamente il cast dei film ma anche il pubblico a cui va data la possibilità di andare al cinema e vedere i film attraverso audiodescrizioni, sottotitoli, sale accessibili.

Tra i sostenitori del Festival internazionale di film sulla disabilità c’è Louise Depardieu, 14 enne figlia di Guillaume e nipote di Gerard che, in un video, dice: “Ho conosciuto la disabilità perché mio padre, artista incredibile e attore talentuoso, ha perso l’uso di una gamba (in seguito a un incidente, ndr. L’attore è morto nel 2008) e credo sia un’eccellente idea quella di portare la disabilità al cinema. Spesso le persone disabili sono considerate diverse, ma non è così. Sono uguali a noi, hanno le stesse capacità.

La diversità è positiva e questo festival dà loro la possibilità di esprimersi, di fare grandi cose e io lo sostengo. Per me è una rivoluzione”. Al festival saranno ammessi cortometraggi, documentari, lungometraggi, film di animazione. C’è tempo fino al 30 aprile per partecipare, l’iscrizione è gratuita. (lp)

Redattore Sociale http://www.redattoresociale.it