Home Blog Page 1995

Immigrazione a Lecco: 80enne sordomuto pestato da africano

0

Indignazione in città per la vile violenza consumata da un immigrato clandestino ai danni di un anziano lecchese. Il vergognoso episodio fa seguito ad aggressioni contro signore lecchesi, compiute alla luce del sole, sempre da stranieri. Insorgono Lega Nord e Fratelli d’Italia, di fronte ad una situazione che diventa di giorno in giorno più insostenibile.

pestatosordoINDIGNAZIONE. L’aggressione che sta indignando la città è avvenuta nei pressi della stazione ferroviaria, dove spesso bivaccano e circolano stranieri fuori controllo. La dinamica del pestaggio rivela l’arroganza, oltre alla barbarie, che alberga in chi pensa che il Lecchese sia terra di conquista.

ANZIANO SORDOMUTO. Lo straniero, un africano, si è avvicinato ad un sordomuto, 80enne e con gli occhiali, chiedendogli qualcosa. Il poveretto non ha, ovviamente, capito e l’africano, indispettito per non avere avuto pronta soddisfazione alla sua richiesta, gli ha sferrato un tremendo pugno in pieno viso che gli ha fracassato gli occhiali e prodotto una ferita ad un’occhio.

PIEDE LIBERO. La vittima è stata portata all’ospedale Manzoni per le cure del caso. L’aggressore, evidentemente, non si è neppure preoccupato di far perdere le sue tracce, visto che la Polizia lo ha individuato poco dopo e lo ha condotto in Questura. E’ così risultato che l’africano è un immigrato clandestino ma, grazie alle leggi imposte dai governi romani, è stato semplicemente denunciato a piede libero e gli è stato consegnato un foglio di “espulsione” in cui gentilmente gli si chiede di tornare al proprio paese.

SIAMO ALLA FOLLIA. «Siamo arrivati alla follia! – protesta Flavio Nogara, segretario provinciale della Lega Nord -: Siamo arrivati ad un punto dove probabilmente non avremmo mai pensato di arrivare. Queste sono solo alcune delle conseguenze di una folle gestione della politica immigratoria e del falso buonismo di chi preferisce evidentemente l’ingrasso di qualche cooperativa alla sicurezza della nostra gente».

PER CORTESIA. «Ma è mai possibile che l’unico intervento – gli fa eco Giacomo Zamperini di Fratelli d’Italia – per fare giustizia in questi casi, sia la consegna al colpevole di un foglietto con scritto che per cortesia dovrebbe andarsene dall’Italia entro una settimana? Ma se questo delinquente era già un clandestino, in Italia non avrebbe proprio dovuto starci e, con ogni probabilità, continuerà a farsi beffa delle nostri leggi e del popolo italiano restando a vagare indisturbato per la nostra città per molto tempo ancora. Se dovesse aggredire altre persone e magari non limitarsi a sferrare pugni in faccia, chi sarebbe il responsabile?».

Nella foto: immigrati africani a Lecco.

http://www.corrieredilecco.it/

Questi video cambieranno la vita degli anziani sordi

0

Insegnare agli anziani sordi a usare smartphone e tablet affinché possano accedere ai benefici offerti dalle nuove tecnologie, migliorando la propria autonomia personale e la qualità della vita.

senior_phone_

di Ivano Abbadessa

È questo l’obiettivo dei 25 video formativi lanciati recentemente in Spagna dalla Fondazione Vodafone che, gratuitamente, insegnano come utilizzare i dispositivi mobili avanzati in modo semplice ed efficace. Le spiegazioni dei filmati, disponibili anche nella lingua dei segni, sono distinte a seconda che si abbiano a disposizione dispositivi Android o quelli col sistema operativo iOS.

http://www.west-info.eu/

Forza Empoli…. nella lingua dei segni

0

forza-empoli-nella-lingua-dei-se

Forza…Empoli…applausi! Poche cose oltre allo sport, ed il calcio in modo particolare, riescono a superare tutte le barriere, compresa quella della comunicazione che dividono udenti e non.

pianetaempoli

Massimiliano Giovannardi e Daniele Manzoni, promotori della lingua dei segni italiana, nel dopo gara di Chievo-Empoli assieme ad alcuni giocatori azzurri e a mister Giampaolo, hanno realizzato un video saluto in lingua dei segni segnando: “FORZA EMPOLI! Ed infine l’applauso”….

Noi abbiamo sicuramente imparato qualcosa di bello, un gesto semplice, silenzioso ma forte, per mostrare la nostra eterna fede…. un bello spot che potrebbe essere preso a suggerimento per la prossima campagna abbonamenti…..

http://www.pianetaempoli.it/

Dodici mesi con chi è vicino ai bisognosi: presentato il calendario delle associazioni di disabilità

0

E’ stato presentato il calendario 2016 delle associazione di disabilità di Alessandria. Le immagini sono il frutto della sensibilità artistica di due fotografi, Gabriele Bauzone e Massimo Mussi, due alessandrini capaci di dare un effetto suggestivo e scenografico davvero particolare alla città di Alessandria, presentandone le bellezze.

aa492b75343c43981dace0e692f65981_L

Si tratta di un calendario accessibile perchè consultabile anche da persone con disabilità e ipovedenti. Sotto l’immagine selezionata per ciascun mese, poi, viene indicato a grandi caratteri tipografici il nome mese e tutte le date utilizzando un supporto cartaceo bianco dove scrivere. Il calendario riporta per ciascuno dei dodici mesi, a fondo pagina, il logo delle singole Associazioni coinvolte nel progetto fornendone non solo l’acronimo, ma anche l’esatta denominazione (per esteso), l’indirizzo, i recapiti telefonici e il codice fiscale (per eventuali donazioni del “5 x mille”).

Si potrà acquistare il calendario nelle varie sedi delle associazioni coinvolte come AIAS-Associazione Italiana Assistenza Spastici, AIDO-Associazione Italiana per la Donazione di Organi, tessuti e cellule onlus (sezione provinciale di Alessandria), AISM-Associazione Italiana Sclerosi Multipla (sezione provinciale di Alessandria), Associazione Bambini Affetti da Paralisi Ostetrica, ANMIL-Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro, ANMIC-Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili, UIC-Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti onlus (sezione provinciale di Alessandria), ARPA-Associazione Italiana per la Ricerca sulla Psicosi e l’Autismo, CISSACA-Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali Comuni Alessandrini, Associazione IDEA onlus, Associazione Il Sole Dentro di Alessandria onlus (a sostegno delle persone autistiche e delle loro famiglie), Associazione culturale Amici ed ex Allievi del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Alessandria-Corso di formazione I Più Fragili Tra i Più Deboli (3° anno), ENS-Ente Nazionale Sordi (sezione provinciale di Alessandria), Unione Nazionale Mutilati per Servizio, UISP-Comitato territoriale di Alessandria

http://www.radiogold.it

Abbandona il vecchio cane al canile: vendetta animalista

0

Nuovo blitz dell’associazione “100%Animalisti” questa volta contro un imprenditore di Vigonovo accuato di voler disfarsi del suo cane ormai troppo vecchio.

Cartelli e striscioni all’ingresso dell’azienda del proprietario dell’animale, un vecchio labrador.

abbandonatocane

«In occasione del Natale», scrive l’associazione, «ogni anno associazioni, canili e rifugi rinnovano l’invito ad adottare un Cane. E molte persone buone lo hanno fatto. Invece M.C. “imprenditore” di Vigonovoo con sede a Padova, si è recato al Rifugio di Rubano (Padova) per disfarsi del proprio cane altrimenti lo avrebbe soppresso. Di fronte a una minaccia simile le bravissime volontarie del Canile non si sono tirate indietro».
«Willy, Labrador ormai anziano, cieco, sordo e sofferente di artrosi: un cane ormai “inutile”, che richiede soldi e tempo per esser curato, e così Willy, dopo anni di convivenza, è stato abbandonato: proprio ora che avrebbe maggior bisogno di cure affetto e attenzioni. Un’azione infame, al suo autore si può solo augurare di esser trattato allo stesso modo».

Willy nella sua nuova casa: continua a cercare il vecchio padrone
Willy nella sua nuova casa: continua a cercare il vecchio padrone

M.C. è un personaggio abbastanza conosciuto: pseudo imprenditore noto imbroglione, pregiudicato, già condannato anni fa per truffa e bancarotta, ora nuovamente processato per reati legati alla gestione di un’emittente televisiva locale. «Ma questa volta al signor Mario non è andata liscia», dicono gli animalisti
Willy, essendo un cane che difficilmente nelle sue condizioni sarebbe stato adottato, per ironia della sorte è finito nella casa di una militante di Centopercentoanimalisti, nota per adottare animali anziani, acciaccati o con altri problemi.
L’attivista, una volta letto l’appello delle volontarie del canile, non ci ha pensato due volte a togliere Willy dal freddo di una gabbia per trasferirlo al calduccio di casa sua, con l’unico scopo di far trascorrere gli ultimi giorni che resteranno a Willy circondato dall’amore e affetto che probabilmente non hai mai ricevuto.
«Nonostante Willy si sia leggermente ripreso (è comunque messo malissimo), nonostante abbia passato tutta la sua vita in uno spazio angusto, nonostante non sia mai stato amato come meritava, sente la mancanza del “signor” Mario che continua a cercare», spiegano gli animalisti, «Immaginatevi come si può sentire un cane completamente cieco, sordo, malato dopo essere stato abbandonato e senza più punti di riferimento. Willy nella sua nuova casa ha legato anche con Fanè gatta senza una zampa, anche lei adottata, anche lei nella triste lista degli animali che nessuno vuole».
Quindi è scattata la vendetta.
«Per far capire a questo omino che non ci dimenticheremo di lui e della sofferenza che ha causato a Willy», scrivono i militandi dell’associazione, «nella notte tra il 18 e 19 gennaio, militanti di Centopercentoanimalisti hanno affisso uno manifesto di Liberazione Animale e un paio di striscioni molto duri sulle vetrate di ingresso della sua ditta».

http://nuovavenezia.gelocal.it

Lis protagonista al Politeama Rossetti con” Figli di un Dio Minore”

0

Giorgio Lupano e Rita Mazza sono i protagonisti di Figli di un Dio Minore di Mark Medoff, la delicata e toccante commedia che racconta una storia d’amore fra un insegnante logopedista e Sarah, ragazza sorda dalla forte personalità. Uno spettacolo che rappresenta un importante progetto e un’occasione di confrontare universi comunicativi separati. Lo spettacolo è completamente fruibile sia dal pubblico degli udenti che dei non udenti ed è ospite del cartellone del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia mercoledì 20 e giovedì 21 gennaio.”

È molto più di uno spettacolo, Figli di un Dio minore di Mark Medoff– che va in scena al Politeama Rossetti mercoledì 20 e giovedì 21 gennaio per il cartellone altripercorsi dello Stabile regionale – o per lo meno è uno spettacolo molto speciale: e questo non semplicemente perché tratti di persone sorde…

I_C_FDM-B-26-2È un progetto importante, basti pensare che la messinscena è stata preceduta da un approfondito laboratorio dedicato a giovani interpreti, sordi o con l’udito parzialmente danneggiato, attori udenti e ad esperti della lingua dei segni e delle tematiche delle diverse abilità, per studiare il testo e le potenzialità espressive del doppio binario fra lingua dei segni e comunicazione orale: ciò al fine di rendere perfettamente fruibile a spettatori udenti e non udenti tutto ciò che avviene sul palco. E rappresenta anche un’occasione per il teatro italiano, rara e preziosa: quella di generare un confronto fra universi comunicativi separati e sovrapposti, in rapporto con le relative implicazioni umane, sociali e pedagogiche…

Il regista, Marco Mattolini, i protagonisti – Giorgio Lupano e l’attrice sorda Rita Mazza – i produttori, si sono dunque impegnati molto (contando anche in tutte le fasi del lavoro, dalla prima parte laboratoriale fino all’allestimento vero e proprio, sulla decisiva collaborazione dell’ISSR, Istituto Statale dei Sordi) ed ora lo spettacolo finalmente arriva anche sul palcoscenico dello Stabile regionale, nell’ambito di una applaudita tournée.

Figli di un Dio minore di Mark Medoff nasce nel 1978 come testo drammaturgico e debutta negli Stati Uniti nel 1980: quella versione in lingua inglese fu fugacemente ospite al Festival di Spoleto nello stesso anno, mentre celeberrima è stata la trasposizione cinematografica del 1986, interpretata da un impeccabile William Hurt e da Marlee Matlin che vinse per quell’interpretazione l’Oscar e il Golden Globe.

Oggi il messaggio del testo è di immutata forza e attualità: le difficoltà di rapporto fra James, insegnante logopedista e Sarah, giovane sorda, travalica lo specifico della distanza fra i mondi degli udenti e dei non udenti, per diventare emblema del confronto fra le tante solitudini legate alle diverse appartenenze sociali e culturali.

La trama immagina che James Leeds inizi la sua collaborazione con un Istituto per sordi: i suoi metodi anticonvenzionali sono guardati con sospetto dal direttore, ciononostante Leeds va avanti per la sua strada e raccoglie ottimi risultati dai suoi problematici allievi. C’è una sfida però che vorrebbe vincere: Sarah. È giovane, bella, intelligente e sorda dalla nascita. Accolta fin da bambina dalla scuola e lì diplomata, accetta il lavoro limitante di cameriera, pur di rimanere entro i confini del suo rassicurante mondo di silenzio. Fiera della sua diversità si esprime solo attraverso la lingua dei segni e si rifiuta di parlare, per non affrontare la difficoltà di emettere suoni che non ha mai potuto sentire e che potrebbero renderla ridicola, criticabile, dunque davvero “diversa” e insicura. Leeds non si arrende, ma anche Sarah lo sfida: due caratteri forti che si mettono reciprocamente alla prova e contemporaneamente si attraggono, fino ad innamorarsi. Un rapporto che, se da un lato li riempie di gioia, dall’altro pone loro ulteriori difficoltà, anche a causa delle gelosie e dei sospetti del mondo esterno.

«A spezzare il mio silenzio – ha raccontato la protagonista Rita Mazza – è stato Il grido del gabbiano, l’autobiografia di Emmanuelle Laborit, prima attrice sorda a vincere il Premio Molière, proprio grazie al personaggio di Sarah. Quel libro mi ha cambiata. Prima credevo che un sordo non avesse possibilità nella società e tanto meno in teatro. (…) Ti senti guardata come una persona che va aggiustata. Ma io non sono sbagliata, sono solo una che parla un’altra lingua. (…) In Italia non esistono compagnie professionali per sordi e le opportunità di lavoro sono poche. Così sono andata in Germania e in Francia, ho imparato le lingue dei segni di altri Paesi e sono cresciuta come attrice. Questa è la prima volta che lavoro nel mio Paese»

«Mi sono bastati 14 mesi con il gruppo di lavoro che abbiamo creato all’Istituto dei Sordi perché imparassi dai principi base come comunicare con loro» spiega Giorgio Luopano. «Solo Rita usa la LIS, per me sarebbe stato impossibile perché ha una grammatica diversa, spesso l’ordine delle parole è invertito. Quando parlo con lei in scena uso l’italiano segnato: faccio un segno corrispondente a ogni parola. I sordi in sala riusciranno a comprendermi, mentre per le parti dialogate tra attori udenti abbiamo studiato un gioco di ombre e segni su un muro bianco, che li aiuterà a a capire almeno il senso della scena (…) Ho capito che i sordi conoscono molto bene il nostro mondo e ci osservano; siamo noi a non conoscere per nulla il loro»

«A chi mi chiede perché non ci sia riuscito fino ad oggi a realizzare il progetto, nonostante il successo del film e l’Oscar assegnato alla sua protagonista» commenta il regista «rispondo candidamente che molto è dipeso dal fatto che dei due protagonisti la ragazza deve essere sorda, condizione indispensabile e sacrosanta imposta dall’autore e l‘uomo deve conoscere la lingua dei segni. Quando ho proposto il testo a Giorgio Lupano, giovane attore di solida formazione che si è fatto esperienza e nome attraverso la gavetta teatrale e alcune fortunate fiction, non mi è sembrato vero di sentire il suo sì entusiasta. Insieme siamo andati in cerca di una produzione professionale che accettasse una protagonista sorda, senza nome, altri due attori giovani sordastri da aggiungere a due professionisti udenti sulla cinquantina. Dopo più di due anni siamo riusciti a unire le forze di due imprese teatrali solide e coraggiose (…) Sono molto grato a tutti loro per avermi messo in condizione di conoscere da vicino un mondo e delle realtà umane, espressive, professionali che arricchiranno con la loro diversità il lavoro di tutti».

Figli di un Dio minore di Mark Medoff va in scerna nella traduzione di Lorenzo Gioielli, con Giorgio Lupano (James Leeds) e Rita Mazza (Sarah Norman), e con Cristina Fondi (Signora Norman/Edna Klein), Francesco Magali (Signor Franklin), Gianluca Teneggi (Orin Dennis), Deborah Donadio (Lydia), per la regia di Marco Mattolini. Le scene e i costumi sono di Andrea Stanisci, le luci di Francesco Traverso. Le musiche sono di Daniele D’Angelo ed il “tema di Sara” è composto ed interpretato da Giorgia.

Lo spettacolo è prodotto da a.ArtistiAssociati e Officine del Teatro Italiano OTI con la collaborazione di Istituto Statale per Sordi – Roma.

Figli di un Dio minore replica mercoledì 20 e giovedì 21 gennaio alle 20.30 alla Sala Assicurazioni Generali del Politeama Rossetti inserito nell’abbonamento altripercorsi del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

Per i posti ancora disponibili ci si può rivolgere presso tutti i punti vendita dello Stabile regionale, i consueti circuiti o accedere attraverso il sito www.ilrossetti.it alla vendita on line.

Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.

http://www.triesteprima.it/

 

 

 

Bambole sorde e mute per rappresentare la disabilità

0

Abbiamo già parlato di bambole e bambolotti realizzati a immagine e somiglianza del Disabile. Lo abbiamo fatto nell’articolo “#ToyLikeMe: per quale motivo dovremmo volere delle bambole Disabili?” che voleva indagare sui motivi per i quali si può desiderare una bambola Disabile.

Dopo le bambole in carrozzina, quelle amputate e altre con differenti disabilità, arrivano ora le bambole sorde e mute.

toy-like-me-2-1078x516

Questo articolo è stato ispirato da una email ricevuta da una nostra lettrice, la Sig.ra Jaciara Souza Silva, che ci chiede se in Italia sono reperibili queste bambole. Dopo una breve indagine online ci sembra di no, ma potremmo sbagliarci sebbene siamo convinti che la vendita avvenga direttamente partendo dal produttore di questi stessi giocattoli il cui sito web è Signingworks.net. < – –

Un articolo che approfondisce l’argomento è stato pubblicato da Sordionline.com che titola Bambole disabili: campagna social dall’idea di tre mamme.

Per rispondere alle esigenze dei vari clienti, nella maggior parte dei casi, queste bambole vengono realizzate attraverso stampanti 3D. Quindi è ancor più plausibile che la vendita venga fatta direttamente dal produttore che così riesce a soddisfare le varie richieste di personalizzazione del giocattolo.

http://www.disabilidoc.it/

Roma, alla galleria Alberto Sordi sfilano gli “abilissimi”

0

abilissimiRomaGalleriaHanno sfilato sulla passerella ragazze e ragazzi con sindrome di Down per  “Abilissimi Fashion Show”.

L’associazione “Abilissimi”, che si occupa di formare i giovani diversamente abili alle arti delle performance e del comportamento in società, ha lanciato il suo primo evento di moda alla Galleria Alberto Sordi di Roma. Gli abiti sono stati forniti dalla boutique di Moda TIVA’ di Roma. Le lezioni di portamento sono state curate dalla ballerina Francesca del Toro, ex concorrente di Amici

http://video.repubblica.it/