La Chiesa Cattolica ed il mondo della disabilità, della sofferenza, del dolore

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L’espressione della Chiesa verso la salute e verso tutti gli ammalati attesta il suo impegno ad affrontare i diversi aspetti e le diverse problematiche attinenti questo diritto umano, valore etico che merita speciale attenzione, soprattutto, verso le persone svantaggiate, i poveri, gli emarginati, i portatori di handicap psico-fisico e tutte quelle persone con malattie croniche che hanno il diritto alla cura della salute quali cittadini secondo l’art. 32 della Costituzione italiana .

Il problema Sanitario inerente la salute è una tematica ed una domanda che il cittadino si pone e pone specialmente quando la stessa è posta in pericolo nelle Strutture Ospedaliere, nella vita sociale, nella vita familiare, come i tutti quasi giornalieri episodi o  fatti di lucide follie che si verificano nella società e nelle Famiglie dove i mass media ricercano e mettono in luce l’episodio e non ricercano le cause .

Protagonisti di questi eventi delittuosi sono persone svantaggiate che nascono a volte con patologie congenite interessanti la sfera neurovegetativa , che per lo loro condizioni di disabilità in cui si trovano debbono ottenere una cura dalla Nazione come giustizia sociale ed anche quale solidarietà che accomuna tutti i membri della comunità civile.

In Italia  purtroppo , questo grave disagio sociale costituito dalla carenza di Strutture e Servizi atti alla prevenzione, cura dei disabili mentali (che si aggirano di circa 10 milioni di sofferenti dalla depressione alla schizofrenia) dura da ben 39 anni!

Le riflessioni del S. Padre Francesco I° e dei Vescovi hanno sempre sottolineato l’urgenza inequivocabile di servizio dell’uomo libero e della società in genere verso l’uomo malato psichicamente secondo l’insegnamento del S. Vangelo, guidate da una crescita di sensibilità del genere umano verso i problemi Sociali e con una visione pienamente umana e pastorale della cruda realtà quotidiana quale impegno di vicinanza sociale della Chiesa e dei suoi Pastori verso questi “ultimi fra gli ultimi”.

Come ho esposto brevemente nelle Petizioni giacenti nel Parlamento Italiano ed Europeo, nei dossier sulla malattia mentale, mi permetto di richiedere un  intervento delle Istituzioni a coronamento del sistema psichiatrico .

La Chiesa Cattolica, ed anche altre Confessioni Religiose, guardano con attenzione verso il mondo della disabilità, della sofferenza, del dolore con il Santo Padre ed i suoi Pastori, con la grande capacità di essere vicini a quanti soffrono delle tante forme di fragilità, specie psichica.

Spesso le cronache ci informano dei folli gesti commessi da menti psichicamente tarate, dove si soffermano sull’episodio e non ricercano la verità cioe le origini di questo mancato Provvedimento Legislativo tanto necessario .

Riconoscere la famiglia umana è provvidenziale nel presente momento, ma spesso si dimentica che è famiglia quella del disabile. Può essere condivisibile questa mia preoccupazione, in quanto è anche famiglia quella che si dedica alla cura dei propri membri disabili e non solo quella che abbisogna dell’aumento degli assegni familiari et similia, e non quella dei cani e dei gatti, che rispettiamo, ma che è anche umano riconoscere e tenere nella dovuta considerazione l’essere umano.

Spesso nella disabilità quella parte di umanità viene relegata ed abbandonata a se stessa.

Ci colpisce il reiterato ricorso a richiedere, a parole, misure atte a combattere lo stigma sociale, che ritenere di emergenza i malati psico-fisici, ale.

Condivide questa preoccupazione del mondo dei disabili?

Siamo d’accordo che nell’attuale sistema scolastico italiano si possa attuare una cultura della piena integrazione, che oltre ad infondere informazioni, nozioni, e quant’altro necessarie alla vita lavorativa, sappia garantire una pari dignità per tutti, compresi i soggetti svantaggiati .

Quale impegno di vicinanza sociale non posso non ricordare il Cardinale Dionigi Tettamanzi già Arcivescovo di Milano defunto e mio grande amico a “viso aperto” ha affrontato la tematica della disabilità mentale in una Preghiera . Ricordo sempre con grande affetto e riconoscenza quella Preghiera che avevo chiesto personalmente a Sua Eminenza, ma devo dire che sono stato molto “pressante” nel “perseguitare” il Porporato per la formulazione.

Al Cardinale Tettamanzi  un filiale ed amichevole ringraziamento da me e dalla comunità tutta .

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II° :” Andiamo avanti con speranza !”

 

Previte

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