di Mirko Macaro – È rimasta per ore legata sulla propria sedia a rotelle, prima di riuscire a liberarsi e a dare l’allarme. La 66enne disabile rapinata in casa giovedì a Fondi, al civico 11 della centralissima via degli Ausoni, zona Portella, ha aperto la porta al suo aggressore intorno alle 15.
Trovandosi di fronte un uomo col volto travisato e le mani coperte da guanti che l’ha colpita in viso – la vittima ha diversi ematomi, ma non è riuscita a spiegare granché -, immobilizzata con del nastro adesivo e dunque impedito di gridare tappandole la bocca con uno straccio. Strada libera per la razzia, ancora tutta da quantificare. La donna, che vive da sola, è riuscita a liberarsi solo quando erano circa le 19, allertando telefonicamente la sorella.
Da lì, la venuta sul posto dei carabinieri della Tenenza locale e di un’ambulanza Ares, che l’ha prima trasportata al pronto soccorso del “San Giovanni di Dio”, poi presso l’ospedale di Terracina, dove la paziente, in forte stato confusionale, è stata ricoverata in osservazione. Un mistero, al momento, chi abbia agito, con i militari del comandante Ivan Mastromanno formalmente al lavoro in diverse direzioni.
Pochi, sembra, gli elementi concreti in mano agli investigatori: il forte choc della vittima ha per ora restituito una ricostruzione dei fatti lacunosa; e oltretutto il malvivente autore del colpo in casa, oltre a rendersi irriconoscibile, dalla sua entrata al successivo raid con fuga non avrebbe proferito alcuna parola, rendendo all’apparenza il lavoro dell’Arma ancora più in salita.
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