Vivere con un cane riduce il rischio di invalidità negli anziani

Gli anziani che vivono con un cane passeggiano di più e hanno circa il 50% di probabilità di sviluppare disabilità fisiche. Sono questi i risultati di uno studio condotto su una comunità giapponese

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Nuovi studi ed evidenze sottolineano sempre più spesso quanto faccia bene per la salute umana vivere con un cane, soprattutto per gli anziani.

Secondo una nuova ricerca condotta in Giappone, infatti, avere un cane al proprio fianco durante l’ultima fase della vita riduce notevolmente il rischio di sviluppare disabilità fisiche. Vivere con un cane significa, difatti, passeggiate regolari più volte al giorni e quindi maggiore esercizio fisico, uno dei principali deterrenti contro l’insorgenza di disabilità fisiche. Questi risultati sono stati recentemente pubblicati sulla rivista Plos One, e hanno sottolineato inoltre che lo stesso, com’era prevedibile, non accade invece per chi vive con un gatto.

I ricercatori coordinati dal professor Yu Taniguchi, membro del National Institute for Environmental Studies di Tsukuba, hanno analizzato una comunità composta da 11233 persone anziane di età pari o superiore a 65 anni, tutte residenti a Ota City, Tokyo. Li hanno sottoposti a una serie di questionari nel periodo tra giugno 2016 e gennaio 2020, raccogliendo dati demografici, informazioni sociali, presenza di patologie e invalidità e informazioni sull’eventuale convivenza con cani e gatti.

Gli anziani di Ota che vivono con un cane hanno un rischio dimezzato di sviluppare disabilità fisiche
in foto: Gli anziani di Ota che vivono con un cane hanno un rischio dimezzato di sviluppare disabilità fisiche

Successivamente gli scienziati hanno incrociato tutti questi dati con quelli sull’insorgenza di invalidità raccolti nei database del sistema assicurativo giapponese e con i registri sulla mortalità. Durante questo periodo di studio e analisi dei dati, durato oltre 3 anni, circa il 17% del campione ha sviluppato disabilità, mentre il 5,2% degli intervistati è invece deceduto. Mettendo quindi in relazione tutte queste informazioni attraverso analisi statistiche, è emerso chiaramente che l’esercizio fisico che il cane “ci costringe” a fare riduce di quasi il 50% la comparsa di disabilità fisiche.

Non sono emerse invece correlazioni positive per chi vive con un gatto, animale molto più indipendente e che non ha bisogno di essere portato fuori. Inoltre lo studio non ha evidenziato nemmeno effetti statisticamente rilevanti sulla mortalità, cosa che invece era emersa da una pubblicazione del 2017. È interessante far notare, sottolineano gli autori, che chi vive con un cane ha difatti una probabilità quattro volte maggiore di soddisfare tutte le linee guida sull’attività fisica, dato che era stato già confermato da uno studio precedente condotto nel Regno Unito.

Chi vive con un cane passeggia regolarmente, rispettando le linee guida sull’attività fisica
in foto: Chi vive con un cane passeggia regolarmente, rispettando le linee guida sull’attività fisica

Ci sono un sacco di buone ragioni, quindi, per adottare in maniera consapevole un cane (ma anche un gatto), persino per le nostre facoltà mentali. Secondo un’altra ricerca recente, ancora in fase di pubblicazione, vivere con un animale domestico aiuta gli anziani a ridurre lo stress e a rallentare il declino delle loro facoltà cognitive. La relazione con un animale allunga quindi la vita, la rende più appagante e stimolante e può svolgere un ruolo fondamentale per salute fisica e per un’invecchiamento sereno.

Ancora di più se si adotta un cane dal canile, magari anziano. In questo modo migliorerete non solo la vostra vita, ma anche quella di uno dei tantissimi animali che per colpe non loro vivono rinchiusi da anni, in attesa di una famiglia che possa finalmente valorizzare e apprezzare la meraviglia della relazione con un animale domestico. Che altro state aspettando?

 

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