Il Consiglio di Amministrazione «ha condotto un processo meditato e approfondito per valutare la proposta di Elon, concentrandosi esplicitamente su valore, sicurezza e fondi» e, alla fine, ha ceduto: Twitter ora è di Elon Musk che, per acquistarlo, ha sborsato circa 44 miliardi di dollari.
Elon Musk, dal canto proprio, ha preferito concentrarsi su quello che è sempre stato l’obiettivo dichiarato dell’acquisizione: garantire la più totale libertà di espressione – fatti salvi i limiti di legge, ovviamente – a chiunque voglia partecipare alla piattaforma
Oltre a ciò, Musk intende «migliorare Twitter aggiungendo nuove funzionalità, rendendo open source gli algoritmi per aumentare la fiducia, e sconfiggendo i bot che diffondono spam». Chiaramente, prima che l’operazione nel suo complesso sia conclusa occorrerà del tempo: si prevede che il processo arrivi in porto entro la fine dell’anno e, a quel punto, Twitter sarà diventata una società privata.Infine, a quanti nelle scorse ore hanno dichiarato che avrebbero lasciato il social network a seguito dell’acquisizione, Musk fa sapere che spera che «persino i miei critici peggiori restino su Twitter, perché è questo che significa “libertà di espressione”».