Il Beato GIOVANNI BATTISTA SCALABRINI (1839-1905)

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Nato a Fino Mornasco (Como) nel 1839 e ordinato sacerdote il 30 maggio 1863, divenne rettore del seminario, insegnante e parroco in una zona operaia di Como.

scalabrini COPIA 2020

Nel 1876 fu chiamato alla cattedra episcopale di Piacenza. La sua filosofia di vita era «darsi tutto a tutti».

In trent’anni indirizzò alla comunità ben 72 lettere pastorali e visitò per cinque volte le 365 parrocchie della diocesi. Era l’epoca di migrazioni verso le Americhe e lui non poté restare insensibile. Per la cura pastorale e l’aiuto concreto alla dura condizione degli emigranti nel 1887 fondò la Congregazione dei Missionari di San Carlo e nel 1895 le Suore Missionarie di San Carlo (Scalabriniani).

Valido sostenitore dell’Azione Cattolica, diede vita al periodico “Il Catechista cattolico”, prima rivista italiana per la diffusione del catechismo e che si pubblica tuttora. Nel 1889 organizzò a Piacenza il primo Congresso catechistico nazionale. Il Papa Pio IX lo chiamava Apostolo del Catechismo.

Il vescovo Scalabrini morì santamente a Piacenza il 1 giugno 1905. Fu proclamato beato da papa san Giovanni Paolo II in piazza San Pietro il 9 novembre 1997 e la sua urna è nella cattedrale di Piacenza.

Giovanni Battista Scalabrini, amico di San Luigi Guanella, quando sacerdote era a Como si intratteneva volentieri colle sordomute del sacerdote Serafino Balestra presso le Canossiane.

Da vescovo nel 1879 fondò l’Istituto delle sordomute di Piacenza affidandone la Direzione alle benemerite Figlie di S. Vincenzo de’ Paoli e dove come eccezionale insegnante ed educatrice ebbe la beata Anna Rosa Gattorno.

Un pensiero lo ebbe anche per i sordomuti degli emigrati nell’America, che raccomandava ai suoi Missionari. Una speciale parola di raccomandazione aveva per le sordomute, che, abbandonate a sé, erano esposte a tanti pericoli. In questo stesso anno andava maturando il pensiero di portare opportuno soccorso ai sordomuti nel Brasile.

Intanto seguiva con attenzione quanto si andava facendo in Italia per i sordomuti e nel settembre del 1880 diresse una lettera pastorale al clero e al popolo della diocesi di Piacenza intorno all’istruzione dei sordomuti.                                                                                   Mons. Scalabrini è forse l’unico che a pro dei sordomuti stese un’apposita Pastorale.

Si interessò pure della condizione miserevole delle sordomute del Brasile e a Piacenza sostenne la Casa della Provvidenza per i Sordomuti, fondata nel 1903, dal servo di Dio Francesco Torta.

P. Vincenzo Di Blasio

 

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