Devozione dei sordi e dei Gualandiani al sacro cuore di Gesù

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La più recente pratica legata al culto al Sacro Cuore è la devozione all’icona dell’Amore Misericordioso, nata dalle apparizioni del Signore alla suora polacca Santa Faustina Kowalska.

Gesù le apparve il 22 febbraio del 1931, con la mano destra benedicente e con la sinistra indicante il proprio Cuore, dal quale uscivano due raggi, uno di colore pallido e l’altro rosso. Questi raggi significano l’Acqua e il Sangue sgorgati dal suo costato al colpo di lancia ricevuto sulla Croce, e simboleggiano la virtù purificatrice del Battesimo e della Confessione e la virtù rigeneratrice dell’Eucaristia.

Tutti i cristiani pregano il Sacro Cuore con queste devote e amorose giaculatorie: Cuore di Gesù, ardente di amore per noi, infiamma il nostro cuore di amore per te. Cuor di Gesù, confido in te. Gesù, mite ed umile di cuore, rendi il nostro cuore simile al tuo.

Dolce Cuore del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più! O Gesù di amore acceso, non Ti avessi mai offeso!

I religiosi, le religiose, gli ex alunni e gli amici dei Fratelli Gualandi ogni giorno ripetono anche “Sacro Cuore di Gesù estendi il tuo regno ai sordi”.

Ecco una breve storia della devozione della Piccola Missione per i Sordomuti e il Sacro Cuore.

Quando nel lontano 1884 don Cesare Gualandi aprì la “casina” della Piccola Missione per i Sordomuti a Roma, portò da Bologna un bel quadro del Sacro Cuore di Gesù, che intronizzò nella cappellina di via dei Coronari. Era una copia del pittore bolognese Alessandro Guardassoni.

Al Sacro Cuore si affidarono i fondatori mons. Giuseppe e don Cesare Gualandi in quegli anni di estrema difficoltà di ogni genere e non solo di salute.

Da Lui ispirati e confortati, don. Ferdinando Buoni e don. Luigi Bertaccini nel 1886 con la professione dei voti religiosi si dedicarono all’educazione dei sordomuti sotto la regola della Piccola Missione.

Passando di casa in casa, per anni il quadro è stato sull’altare della cappella maschile dell’Istituto Gualandi di Roma, in via Vincenzo Monti, 1.

Oggi il pregevole quadro è custodito nella casa generalizia della Piccola Missione per i Sordomuti.

P. Vincenzo Di Blasio

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