Giornata Mondiale dell’Udito: oltre un terzo degli italiani non ha mai fatto un controllo dell’udito e solo il 5% ritiene che ciò sia importante

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MED-EL / 10 consigli utili per prevenire la perdita dell’udito

Milano 28 febbraio 2019 – In occasione del World Hearing Day – Giornata Mondiale dell’Udito – che si celebra il 3 marzo 2019, MED-EL presenta uno studio internazionale che evidenzia come, nel mondo e in Italia, ci sia ancora molto lavoro da fare per sensibilizzare sull’importanza di effettuare controlli dell’udito regolari, sin dai primi anni di età, elemento imprescindibile per trattare in modo tempestivo e adeguato le diverse forme di sordità.

MED-EL_Comunicato Stampa_Giornata mondiale dell’udito

La Giornata Mondiale dell’Udito, voluta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) vuole creare consapevolezza e sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle disabilità uditive. L’appello di quest’anno è “Check your hearing” – “Controlla il tuo udito” – e si prefigge l’obiettivo di porre l’attenzione sulla diagnosi.

L’udito è estremamente importante. Consente di comunicare, costruire relazioni, parlare e condividere pensieri e sentimenti ed è la chiave per l’espressione della propria individualità e per integrarsi nella società. La ricerca commissionata da MED-EL mette in evidenza come nel nostro Paese ci sia una forte preoccupazione per gli effetti che la sordità può comportare sulla vita quotidiana e sul rapporto con i propri cari. Nonostante ciò i nostri connazionali dimostrano una scarsa attenzione verso lo stato di salute del proprio udito. Per questo, sottolinea il Dr. Diego Di Lisi, Responsabile Centro di Audiologia ed Impianti Cocleari Ospedale Martini di Torino, “Giornate come questa sono importanti per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche derivanti da disabilità uditive e sulle soluzioni che oggi sono a disposizione. Questa ricerca ci conferma che c’è ancora molto da fare per far capire l’importanza della diagnosi precoce. Riuscire a rilevare tempestivamente e con una valutazione puntuale eventuali problemi di udito ad uno stadio iniziale è fondamentale e consente di trovare la giusta soluzione, che meglio risponde alle problematiche del singolo paziente.”

Secondo la ricerca MED-EL, l’Italia è infatti al terzo posto nel mondo per numero di persone che non hanno mai effettuato un controllo dell’udito (35%), in testa il Regno Unito (46%) e al secondo posto il Messico (42%). Decisamente più positiva la situazione in Cina e in Russia, dove rispettivamente solo il 12% e l’11% dei rispondenti non ha mai verificato lo stato delle proprie capacità uditive. Solo il 5% degli italiani dà la giusta importanza ai controlli regolari e si affida ad un professionista per effettuarli; nel Regno Unito solo il 2% e in Messico l’8%. I Cinesi, ancora una volta primi della classe: il 24% infatti, dichiara che quello dell’udito sia uno dei controlli più importanti, e lo effettua con regolarità. Gli italiani sono, invece, molto più attenti nella diagnosi di altre patologie: il 30% degli intervistati si recano mediamente dal proprio dentista almeno 1 volta all’anno e così dall’oculista. Il 28% effettua regolari controlli della pressione sanguigna, soprattutto dopo i 55 anni di età.

Questi dati evidenziano come sia necessario un cambiamento culturale, per creare consapevolezza sul tema della diagnosi e dei controlli preventivi, così che si riservi la stessa attenzione che viene rivolta ad altre patologie.

“Molti progressi sono stati fatti negli ultimi anni grazie alla ricerca”, ha commentato Sergio Panizza, Direttore MED-EL Italia. “Il nostro impegno è volto a offrire soluzioni sempre più innovative e mirate alle specifiche problematiche del paziente”.

Sordità: cosa preoccupa di più gli italiani? – L’indagine MED-EL

Secondo lo studio MED-EL, la paura più grande per gli italiani (37%) è l’isolamento sociale, seguito dal senso di frustrazione per la difficoltà nel comunicare (26%) e dalla preoccupazione per la propria incolumità e sicurezza (18%). Se si pensa ai momenti più importanti della propria vita, l’udito ha sicuramente un ruolo fondamentale: il 50% dei nostri connazionali ha affermato che la sua vita non sarebbe stata la stessa se non avesse potuto ascoltare le parole d’amore e affetto dei propri cari, o il rumore rilassante del mare durante una vacanza; la vita sociale del 46% degli italiani sarebbe cambiata se non avessero potuto ascoltare il concerto della propria band preferita e per il 42% e il 32% tutto sarebbe stato diverso se non avessero sentito le prime parole del proprio figlio e la prima risata di felicità. Inoltre, il 64% degli intervistati ha dichiarato che, in caso di perdita dell’udito, il suono di cui sentirebbe più la mancanza è proprio la voce del partner o dei membri della propria famiglia; il 51% il suono della radio o della musica; il 25% la voce di un bambino e il suono delle onde del mare; il 22% le risate e il 20% i suoni e le voci di un programma televisivo. L’udito accompagna ogni istante della nostra vita e ci aiuta in ogni situazione sociale. La perdita dell’udito per il 68% degli intervistati comporterebbe forti difficoltà ad affrontare conversazioni con amici e famigliari; per il 51% costituirebbe un ostacolo nel comunicare con i propri figli, soprattutto per le persone più anziane, e per il 35% renderebbe estremamente problematico seguire le conversazioni famigliari durante pranzi e cene. Per i risultati completi della ricerca: whd.explore-life.com

 

10 consigli quotidiani per preservare l’udito:

  1. Fate attenzione al rumore. Se dovete urlare per farvi sentire da qualcuno che si trova a pochi passi da voi, significa che vi trovate in un luogo troppo rumoroso.
  2. Indossate tappi per le orecchie ai concerti o in altre situazioni rumorose. Non preoccupatevi, riuscirete comunque ad ascoltarela musica, anzi con i tappi giusti anche meglio.
  3. Usate cuffie piuttosto che auricolari interni. Le cuffie isolano meglio dal rumore esterno e consentono di ascoltare con un volume più basso del dispositivo. Inoltre, usando le cuffie, c’è più distanza tra la fonte sonora e l’orecchio interno.
  4. Se il vostro dispositivo è dotato di un sistema di notifica che vi avvisa se il volume è troppo alto, attivatelo e fatene buon uso.
  5. Regolate il volume del vostro dispositivo quando vi trovate in un ambiente silenzioso. Se dovete abbassare il volume per poter ascoltare e parlare con un’altra persona, significa che era già troppo alto! Nel mondo, oltre 12 bambini su 100, tra i 6 e i 19 anni, soffrono di perdita dell’udito causata dall’utilizzo di auricolari ad un volume troppo alto.
  6. Mai addormentarsi mentre si sta ascoltando la musica. Un’esposizione prolungata aumenta il rischio di danni all’udito.
  7. Fate riposare le orecchie. Se avete trascorso la serata in discoteca, la mattina dopo evitate di ascoltare musica ad alto volume.
  8. Non sottovalutate i fischi alle orecchie. Può essere un segnale che il vostro udito è stato messo a dura prova. Se vi capita spesso state rischiando un danno permanente!
  9. Se lavorate in un ambiente rumoroso, dotatevi delle giuste protezioni. Per legge, se il rumore a cui si è esposti quotidianamente supera gli 80 dB, il vostro datore di lavoro è obbligato a prendere provvedimenti.
  10. Eseguite il test dell’udito. Per il test dell’udito gratuito: https://www.medel.com/about-hearing/hearing-test

 

Per info:

Ufficio stampa Omnicom PR Group Italia

Laura Meroni: laura.meroni@omnicomprgroup.com /

Teodoro Lattanzio: teodoro.lattanzio@omnicomprgroup.com /

Ilaria Carfì: ilaria.carfi@omnicomprgroup.com /

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