Il linguaggio dei segni nel mondo animale

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Come comunicare se il vostro cane è sordo? Alcuni comandi manuali saranno ottimi per sviluppare una comunicazione tra padrone e animale

di Sofia Servalli

Quando pensiamo al linguaggio dei segni, immediatamente pensiamo al mondo degli scimpanzé. In molti avrete sentito parlare di Koko, il gorilla che ha appreso un gran numero di segni da una versione modificata della lingua dei segni americana.

Oggi però non voglio parlavi di questi primati, dato che di storie su di loro ce ne sono moltissime.

Oggi voglio addentrarmi nel mondo canino, e raccontarvi dei cani che, a seguito della perdita dell’udito, sono in grado di apprendere il linguaggio dei segni.

Solitamente i cani vengono addestrati attraverso comandi di tipo verbale; questo però non significa che un cane sordo è un cane senza speranze.

I cani, così come gli esseri umani, sono capaci di imparare anche segni manuali. Esiste un codice molto complesso che permette alle persone che vivono con cani con tali caratteristiche, di poter sviluppare una normale convivenza con i propri amici a quattro zampe.

Sia che il cane sia vecchio, sia che sia giovane, è comunque molto abile nell’apprendere i comandi tramite segni.

Il linguaggio del corpo viene capito dal cane, proprio nello stesso modo in cui essi sono in grado di distinguere i nostri stati d’animo, imparano quindi numerosi gesti e segnali trasmessi attraverso l’uso delle mani.

Secondo voi perché il linguaggio dei segni funziona per i cani sordi?

Funziona perché il cane non fa uso della comunicazione verbale. Anche i cani dotati di udito osservano molto la gestualità del padrone. A volte basta muovere la mano in un determinato modo per far capire al cane che deve sedersi o deve restare fermo.

Ecco alcuni segni manuali che potreste usare per addestrare un cane non udente, in modo da potergli garantire una vita il più normale possibile.

Puntare il dito è molto utile nel momento in cui si vuole che il cane vada da qualche parte.

Fare il segno dell’ok, può far capire al cane che ciò che sta facendo va bene; il tutto rigorosamente accompagnato da un’espressione felice. In alternativa può essere usato anche il pollice all’insù.

La mano aperta con il palmo puntato verso il basso, indica al cane il comando “seduto”.

Il dito dell’indice che indica verso il basso, viene usato per comunicare al cane di sdraiarsi a terra.

Posizionare la mano nella posizione che normalmente usano i vigili urbani per dire “alt”; in questo caso si vuole comunicare al cane il comando di stop, o per dire basta.

Il simbolo dei time-out, può essere funzionale per dire al cane di stare calmo, o per invitarlo a lasciare qualcosa che sta addentando.

Se invece portate due dita ad indicare gli occhi, significa che volete che il cane vi presti attenzione e che vi guardi

Si può infine usare il gesto del “dare la zampa” per comunicare al cane sordo di raggiungerci o di portarci qui il gioco con cui si sta divertendo.

Un cane sordo può vivere una vita serena, arrivando anche a correre libero senza guinzaglio o a svolgere attività cino-sportiva.

L’handicap è quindi solo nella testa di chi guarda.

Ogni animale merita amore e se non può sentirvi, usate i gesti per fargli capire quanto lui sia importante per voi.

 

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