Maestri di sci, baristi e negozianti: tutti a Bielmonte parlano la “Lis”

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Nel Biellese, i bambini sordi, e anche gli adulti che vogliono imparare a sciare, a Bielmonte trovano da alcune stagioni una scuola pronta ad accoglierli con la lingua dei segni.

Paola Guabello Bielmonte

Il gruppo di esercenti e maestri che segue il corso di Lis

Ma da quest’anno non saranno solo i maestri della «Monte Marca» a dialogare attraverso la Lis. La voglia di agevolare le persone che hanno l’handicap uditivo ha spinto infatti gli operatori della stazione sciistica sulla Panoramica Zegna, baristi e addetti alla biglietteria compresi, a seguire un corso per imparare a esprimersi usando le mani. A «scuola» si sono presentati in una ventina coordinati da Claudio Baj della cooperativa Alba che ha dato la sua disponibilità per coordinare il corso di base: cinque lezioni di 2 ore ciascuna, tra le 21 e le 23, per agevolare chi durante il giorno lavora.

«Il progetto è nato da un’esigenza espressa dagli esercenti e dagli stessi maestri, perché dopo la prima edizione dello slalom non competitivo con sordi e udenti che abbiamo battezzato “SciaLis” nel febbraio 2017, ora proporremo la seconda puntata e vogliamo essere tutti meglio preparati» spiega Cinzia Bernecoli, segretaria della scuola Monte Marca e organizzatrice della manifestazione che, fin da subito, era piaciuta anche Kristian Ghedina. Il discesista, entrato nella storia della Coppa del Mondo negli Anni 90, aveva infatti deciso di essere testimonial ufficiale dell’appuntamento. «La gara si svolgerà il 18 febbraio – prosegue Bernecoli -. Si tratta di una giornata di gioco e divertimento, tutti saranno premiati e non mancheranno medaglie e ospiti importanti. Speriamo anche nella presenza di Ghedina, aspettiamo di sapere se sarà libero per quella data. La manifestazione avrà come protagonisti anche i bimbi dell’istituto comprensivo di Cossato dove si insegna il bilinguismo: eseguiranno una canzone “segnata” cioè interpretata con la Lis».

«L’esperienza dello scorso anno ci ha spinto a imparare la Lis per superare le difficoltà – aggiunge Stefano Perolo che segue il corso con tutta la famiglia -. È un modo di accogliere meglio i clienti. Gestiamo il noleggio sci e il bar, e come abbiamo fatto delle lezioni d’inglese per comunicare con i turisti stranieri ora le facciamo con la Lis. È una conoscenza in più e forse la metteremo a frutto anche in estate visto che vorremmo organizzare corsi di basket per ragazzi sordi».

http://www.lastampa.it/

 

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