Le mascherine per i sordi che fanno leggere il labiale: in acetato e trasparenti

L’idea di Rosa Sgorbani, socia della cooperativa ABAcadabra e figlia di una mamma sorda. «Con i presidi normali di sicurezza per loro comunicare è impossibile». Cinquanta già consegnate all’Ente nazionale Sordi della città, altre 50 lunedì prossimo

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Di stoffa, ma con la parte centrale in acetato per lasciare visibile la bocca e permettere alle persone sorde di leggere il labiale dell’interlocutore. Sono le mascherine trasparenti per i sordi e per chi ogni giorno viene in contatto con una persona per la quale l’uso di una normale mascherina per il contenimento del contagio da Covid-19 comporta l’impossibilità di interagire con gli altri.

Anche nello svolgimento delle più semplici attività: pagare alla cassa di un supermercato, comunicare con l’impiegato di uno sportello pubblico o con i figli che portano loro la spesa a casa. Un disagio che Rosa Sgorbani, figlia di una mamma sorda e socia di «ABAcadabra» di Genova, la cooperativa che da cinque anni si occupa di bambini con difficoltà e autismo, conosce bene ma che ora ha pensato di «alleviare» facendo realizzare speciali mascherine trasparenti per i sordi della città.

La Cooperativa ABAcadabra e le scuole Vespertine di Genova

Nata come scenografa, Rosa ha lavorato a lungo al teatro Colla di Milano, ma ha studiato la lingua dei segni per poter comunicare con la mamma, conseguendo anche il diploma come assistente alla comunicazione. Per anni, nelle scuole, ha tradotto nella lingua dei segni gli insegnamenti in classe agli studenti sordi, o con difficoltà acustiche. «Poi sono stata contattata dalla dottoressa Susanna Mazzucchelli, specializzata in terapia Aba, la metodologia usata in America per gli studi dello spettro autistico, e con lei e il suo team ho fondato a Genova la Cooperativa. Da quando è necessario l’uso delle mascherine, abbiamo deciso di realizzare, come già sta accadendo in altre regioni d’Italia, delle mascherine trasparenti da distribuire ai sordi di Genova che comunicano solo grazie alla lettura labiale».

100 mascherine trasparenti donate all’Ens

Ieri ne sono state consegnate 50 all’Ente nazionale Sordi di Genova, altre 50 verranno consegnate lunedì prossimo. Ma per la loro realizzazione, l’aiuto delle scuole Vespertine di Genova, una scuola comunale di cucito, è stato fondamentale. Venute a conoscenza del progetto si sono infatti offerte di realizzarle gratuitamente. «Avevano già confezionato gratuitamente 4.000 mascherine in stoffa da distribuire sul territorio. La consigliera allo sviluppo economico e delle scuole Vespertine Claudia Benassi, informata dall’insegnante Maura Grosso, si è immediatamente data da fare affinché queste mascherine venissero confezionate in poco tempo e ha usato i fondi della scuola per acquistare il materiale necessario. In questo momento di emergenza sanitaria era doveroso impegnarci per aiutare le persone in difficoltà e così, come gratuitamente stiamo supportato le famiglie che frequentano il nostro centro con videochiamate e consulenze ai genitori, abbiamo anche deciso di regalare all’Ens 100 mascherine trasparenti».

 

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