Roma. Aventino, quel spazio esterno nel parcheggio per disabili: l’enorme gazebo del bar al posto della civiltà

L'immagine, vista dalla strada, fa rabbrividire. Polemiche nel quartiere. Il Municipio: "Tutta colpa di un disguido burocratico"

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Quel dehors montato sul parcheggio per i disabili in viale Aventino. L’immagine, vista dalla strada, fa rabbrividire. L’enorme gazebo del bar al civico 91 è montato esattamente al centro del posto riservato ai portatori di handicap.

di Luca Monaco

Una storia che ricorda tanto il caso dell’osteria in piazza della la Cancelleria 86: tra il 2017 e il 2019 era sorpresa cinque volte da questo giornale ad apparecchiare i tavoli sulle strisce gialle.

Il caso di viale Aventino è diverso. L’occupazione di suolo pubblico è stata concessa due anni fa dal municipio I all’esercente in virtù dell’emergenza Covid. Daniele, il 44enne proprietario del Caffè aveva allestito la pedana sul posto riservato al carico e scarico merci.

“I due posteggi per disabili erano disegnati tre metri prima del nostro dehor, a destra dell’ingresso del locale. Siccome stanno rifacendo la strada – assicura – venerdì scorso gli operai del municippio hanno rifatto la segnaletica: hanno disegnato il parcheggio per disabili intorno alla pedana. Noi siamo vittime di un errore”.

I residenti protestano: “Domenica ho scritto al municipio – attacca Andrea Maruffi, un libero professionista 65enne – non voglio darla vinta a questi incivili”.

Non è così. Il municipio I conferma che si tratta di un problema nato per un “disguido amministrativo del quale ci scusiamo – dicono – siamo in contatto con entrambe le parti coinvolte, insieme alle associazioni dei residenti siamo al lavoro per trovare una soluzione quanto prima”.
L’altra “parte in causa” è il residente che aveva richiesto per necessità il parcheggio riservato e che adesso non lo può più usare. Uno dei tanti diritti che Roma nega quotidianamente ai portatori di handicap.

La dem Ileana Argentin, già deputata e oggi generosamente consigliera al municipio XIV, punta il dito contro la politica. “I posti riservati ai disabili – premette – sono un diritto, non un privilegio. Chi mette le pedane in strda dovrebbe stare attento, gli uffici pubblici in casi come questo hanno la loro parte di responsabilità”.

Poi l’affondo: “La politica ha le sue colpe – ragiona – non si può parlare di barriere archiettoniche, per fare audience, solo in campagna elettorale. La fruibilità della città deve essere un diritto garantito a tutti”. In viale Aventino non è così per un concorso di colpe. L’esercente ripete: “Noi abbiamo subto avvisato il municipio , siamo vittime di un errore”.

 

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