I cittadini hanno licenza di uccidere?

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Nelle n/s città e paesi avvengono fatti dove persone sono colte improvvisamente da un raptus di follia, forse “assediate” da problemi psichici, hanno ucciso la propria moglie, un vicino di casa, un passante e poi si suicidano .

Con uguale esito è avvenuta l’assurda vicenda di un figlio che ha ucciso i propri genitori e tentato il suicidio, dove una persona folle di gelosia uccide la suocera, dove un nuovo rivale si toglie la vita, dopo aver tolta quella della convivente e via discorrendo ! Ma cosa sta succedendo !!!

Dopo i grandi, disgustosi scalpori provocati dai numerosissimi episodi procurati da menti psichicamente instabili, quanti morti devono ancora avvenire in Italia per indurre le Istituzioni a non volgere altrove lo sguardo , come si crede di poter fare ?La solitudine e l’isolamento delle famiglie, per la scarsità di quella progettualità previsionale di cure e strutture residenziali terapeutiche anche per assistenze prolungate in questa “civiltà dell’esteriorità”, sono circostanze che possono generare tragedie da imputare, ripetiamo, all’assenza di quanti hanno responsabilità della “res pubblica” da ben 40 anni suonati .Queste “mattanze” sembrano essere una prassi consolidata di “licenza di uccidere”, ma lo è assai meno per tutti i cittadini che non vogliono subire queste infauste conseguenze perché è in gioco anche la sicurezza dato che il pericolo si annida non solo in questa o quella persona , ma nella malattia che in Italia è coperta da troppi silenzi , mentre in molti Paesi Europei ogni 3/5 anni viene rivista la Legge sull’Assistenza Psichiatrica.I tanti drammi della follia e questi “fattacci” non accadrebbero se ci fosse una corretta gestione della patologia mentale garantita da una legge-quadro che mettesse ordine in questa strana situazione in cui vive l’Italia, dove i tempi della politica non tengono conto del dolore e delle difficoltà di milioni di persone che non possono più attendere Provvedimenti Legislativi da troppo tempo attesi.

Perché il Parlamento da ben, ripeto 40 anni non legifera in materia ?

Perché dal aprile 2005 il Testo Unificato Burani-Procaccini è scomparso misteriosamente dall’Agenda Parlamentare ? Ma perché insistono tanti perché ? Non facciamo politica, in nessun senso, ma non possiamo essere assenti ad una evidentissima realtà quotidiana: Ma cosa fa la Politica ? Solo chiacchere ?Con coraggio vengono spesso parole di richiamo e di chiarezza dai Vescovi e da Papa Francesco all’incremento d’interventi verso questa grave ed urgente patologia .La pubblica opinione è sdegnata, sgomenta , disorientata e mentre richiede misure serie che dimostrino il grado di civiltà di un Paese che rispetti la dignità umana , non può che sottolineare quella attenzione preferenziale per chi è più debole ed indifeso, fondamentale esigenza e sentimento di autentica umanità e solidarietà del comune cittadino.Occorre che i mass media non siano amplificatori di coloro che gridano più forte nelle vie o nelle piazze delle nostre città , ma estensori delle necessità prioritarie del mondo della sofferenza e del dolore.E’ quasi norma perdere la memoria, allontanando la speranza di coloro che attendono una soluzione al loro problema ed è molto preoccupante che le Pubbliche Istituzioni a volte si adeguino al senso del provvisorio, del precario e dell’insicuro.

Resta comunque la speranza che le Istituzioni diano finalmente, un’interpretazione veritiera affinché le persone affette da queste patologie siano aiutati nei loro diritti anche e soprattutto a salvaguardia la sicurezza di tutti i cittadini da quei “fattacci” che avvengono quasi quotidianamente, che non rappresentano il grado di civiltà della n/s Italia..

Previte

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