Gentilissima redazione,
Ho letto con notevole interesse la notizia della proposta bipartisan dei consiglieri regionali del Piemonte(Valle e Marrone) per l’acquisto di una tecnologia assistiva (software di sottotitolazione automatica) da disporre in uso agli studenti universitari con disabilità uditiva .
Non c’è dubbio che sia utile e venga a colmare un vulnus sul diritto allo studio dovuto
soprattutto alla parziale e non completa applicazione di leggi nazionali esistenti da anni, nello specifico la legge 17/99 : Integrazione e modifica della legge-quadro n.104/1992 (agli studenti con disabilità iscrittiall’Università sono garantiti sussidi tecnici e didattici specifici, realizzati anche con le convenzioni) , la cui causa è il racconto di sempre cioè l’esiquità di fondi e di risorse umane limitate .
Nonostante la strumentalizzazione e il fine non nascosto dell’obiettivo finale del riconoscimento LIS che come APIC Associazione Portatori Impianto Cocleare non condividiamo,non è questa la sede per spiegare i motivi , però possiamo dire che riteniamo l’italiano parlato e scritto la lingua di tutti ,consideriamo la scelta e l’uso del lis per chi la vuole un diritto esigibile ( già vigente), ma il LIS non può diventare la lingua di tutte le persone sorde , non è questione di cultura nè di popolo sordo.
Auspichiamo che la proposta dell’ ordine del giorno sia approvata dalla Giunta Regionale e si concretizzi l’acquisto ,sarebbe una bella pezza al colabrodo del diritto allo studio.
Rispetto alla Regione però mi viene da pensare al fatto che il 30 luglio 2012 è stata approvata la legge n°9 (Disposizioni per la promozione del riconoscimento della lingua dei segni italiana e per la piena partecipazione delle persone sorde alla vita collettiva.) dopo una combattuta discussione prima nelle commissioni e poi in aula di una
piccola parte di consiglieri regionali determinata a contrastare la proposta di legge , con il coinvolgimento sia dell’APIC sia di molte associazioni e il supporto di professori, specialisti e medici.
Rileggiamo alcuni articoli:
Art. 4 (Norma finanziaria ) prevede di ripartire € 150.000,00 per l’attuazione.
Art.3 (Regolamento) stabilisce che entro 6 mesi dall’entrata in vigore
si emanano i decreti attuativi
Sono trascorsi circa 7 anni non si è emanato alcun decreto attuativo , qualcosa in merito si è discusso nel 2017/2018 , ma purtroppo non si riesce a capire di più , nel frattempo sono state reiterate convenzioni e finanziamenti per progetti in scuole dove praticamente si insegna il lis con la scusante del bilinguismo che non può considerarsi tale se viene a mancare il parlato in italiano e per altri progetti presentati da altri enti per promozione del Lis
Mentre, ad asempio, aule scolastiche, sale convegni e altri luoghi pubblici di competenza regionale necessitano di interventi per adeguare la qualità acustiche e consentire l’accessibilità a tutte le persone con disabilità uditiva,oltre a migliorare il luogo di lavoro delle persone e aspetto determinante favorire l’apprendimento degli studenti
Mentre, le ore di educativa non riescono a coprire le esigenze dei bambini e le sedute logopediche sono sempre più risicate
Mentre, ancora oggi in uffici protesica di diverse ASL si richiede ISEE per prestazioni inserite nei LEA , creando disagi alle famiglie e addirittura si fa attendere mesi per manutenzione , sostituzione di processore di impianto cocleare .
Mentre, non c’è applicazione dei nuovi LEA (si fa per dire) emanati nel 2017,in particolare per gli AA digitali in quanto non sono erogati perchè non esiste accordo tariffario con le ditte con il risultato che alle famiglie viene rimborsato il costo dell’AA analogico e devono pagare la differenza alla ditta per quello digitale di ultima generazione
La sanità della Regione Piemonte da anni è uscita dal Piano di Rientro , ma le batterie ricaricabili per impianto cocleare sono ancora extra LEA quindi erogati se contestualmente alla prescrizione viene presentata certificazione ISEE attestante un reddito inferiore a € 38.000,00 da notare che prima del “commissariamento” della sanità venivano erogate anche se allora come adesso le pile non erano incluse
nei LEA.
Gentile Redazione queste riflessioni a caldo non hanno l’intento della polemica verso la proposta in oggetto, ma hanno lo scopo di allargare un pò il campo e far emergere le contraddizioni delle Istituzioni e delle azioni dei rappresentanti dei cittadini che spesso rincorrono gli eventi mediatici e non danno la sensazione di una attenzione più costante verso le persone con disabilità sensoriale.
Persone che vorrebbero entrare nel mondo del lavoro ,accedere alla cultura senza dover attaccarsi al collo cartelli e usare la parola che posseggono e la capacità di sentire che hanno con l’ausio degli AA , dell’I.C. e comunicare sfruttando gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione
La scommessa dovrebbe essere quella di non ripetere alla prossima ricorrenza del ventennale ciò che si sta dicendo ora nel decennale della ratifica da parte dell’Italia della Convenzione ONU dei Diritti per le Persone con Disabilità
Grazie per il vostro lavoro , si può dire che la vostra testata è un buon servizio pubblico
Paolo De Luca
Presidente dell’APIC
Ringraziamo Paolo De Luca per la segnalazione
Modificato il 25/11/2019