L’intervista a Franco Previte (Associazione Cristiani per Servire) “Giornata Mondiale della Salute Mentale”

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Nella Giornata Mondiale della Salute Mentale, che avverrà il prossimo 10 ottobre 2016, la n/s Redazione di  “Sordi on Line” ha voluto ricordare questa ricorrenza intervistando il Presidente della Associazione “ Cristiani per Servire” Franco Previte, che di questo settore sanitario e legislativo si occupa da molti anni .

 

  1. D. Presidente  nella Giornata Mondiale della Salute Mentale quale obiettivo si propone la Sua Organizzazione, specie sulla salute della donna in genere .
  2. In occasione della Giornata Mondiale sulla Salute Mentale, saranno aperte dal 10 al 16 ottobre 2016 la possibilità di visitare gli Ospedali e Centri italiani per visite ed esami gratuiti dedicati ai disturbi psichici femminili.

Ansia, depressione, disturbo bipolare, psicosi, insonnia, stanchezza mentale ed altri “imprevisti”che colpiscono l’umano essere, sono problemi psichici promossi anche da Onda, con il patrocinio della Società Italiana di Psichiatria e della Società italiana di Neuropsicofarmacologia ed oltre 140 gli ospedali e i centri che hanno aderito .

22657295_intervista-franco-previte-cristiani-per-servire-sulla-sanit-che-non-rispetta-il-malato-indifeso-0L’Onda, è l’Osservatorio Nazionale sulla salute della donna, promuove la terza edizione dell’iniziativa “H-open day”, dedicata alle donne che soffrono di disturbi psichici,neurologici e del comportamento.

Obiettivo dell’iniziativa: avvicinare le donne alle cure e superare lo stigma che ancora aleggia sulle patologie psichiche che rappresentano uno dei principali problemi di salute pubblica.

  1. Il problema della salute mentale non viene risolto dai continui Convegni in cui molte Associazioni convergono, ma alla fine, anche le Istituzioni disertano. Come allora si risolve questa problematica ?
  2. I Convegni sulla materia della malattia mentale non risolvono né le condizioni dei malati e delle loro famiglie, soprattutto è necessaria quella della sicurezza dei cittadini. In sintesi sono un continuo chiacchierio per non risolvere questo bubbone sociale.

E questo potrebbe avvenire qualora si propongono Soluzioni Legislative che non avvengono, in quanto il Parlamento deve svolgere altre cose !

E’ necessario anche, per sensibilizzare il pubblico sui problemi di salute mentale, ricordare l’uomo-malato, debole ed indifeso, che come tale, non viene “aiutato” dalle risorse globali stanziate ancora insufficienti, come ci ricorda l’Organizzazione Mondiale Sanità, per l’espandersi dell’aumento delle necessità distribuite in maniera difforme tra nord e sud nel mondo.

 

  1. Ma in Italia le risorse finanziarie sono difformi tra nord e sud ?
  2. Dipendono dalle Regioni per quanto stanziano nei loro Bilanci . Per esempio, il tema centrale della Giornata Mondiale della Salute del 2014 voluto dall’ONU, come di altre, riguardava la tecnologia per favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità, non ha trovato riscontro, ma solo inutili chiacchiere, ancora oggi settembre 2016 che non hanno risolto, proposto, introdotto alcun suggerimento almeno dal Parlamento e dalle Istituzioni, nell’evidenziare che l’uomo e la famiglia sono in pericolo da disordini mentali o neurologici, depressivi, demenziali .

 

Molti problemi di salute sussistono e nel maggio 2013 l’Assemblea Mondiale della Sanità ha adottato un Piano d’Azione fino al 2020 ritenendo prioritario la coordinazione dei Servizi Sociali e Sanitari per trattare in forma più adeguata la salute pubblica partire dall’adolescenza fino alla tarda età .

Secondo i dati Istat ultimi nel Rapporto Annuale del 28 maggio 2014 “ tra i 28 Paesi della UE, l’Italia è settima per la spesa in protezione sociale” ed “ esso ci offre uno spaccato degli andamenti demografici, delle condizioni di vita delle famiglie e delle politiche di welfare del n/s Paese” e “ la spesa destinata alle persone con disabilità, nel 2011 è stata pari in Italia al 5,8% “ a fronte del 7,7% della media europea.

Il Capitolo 4 del “ Rapporto Annuale 2104” non considera la situazione economica delle famiglie con almeno un membro con disabilità, figuriamoci dove insiste e persiste un malato psichico dove i “tagli” sono reali .

 

  1. E’ la persona anziana, nonché quella colpita nella psiche, che è molto maltrattata in Italia,in quanto mancano Case di Riposo : perché lo Stato Italiano non “ pensa” a costoro ?

 

  1. In Italia le persone con più di 65 anni ,oggi 2016, costituiscono il 15% della popolazione anziana e nel 2025 saranno del 25%, eppure mancano Case di Riposo in grado di garantire una adeguata assistenza di tutta la popolazione autosufficiente e non, le cui condizioni quotidiane di arretramento dei Servizi Sociali e Sanitari sono notevoli lasciando al lucro attivissimo ed alla speculazione dell’iniziativa privata. Ci chiediamo se questa carenza non sia una forma di strisciante eutanasia mascherata.

 

Spesso e volentieri si “coltiva” e si diffonde il concetto di una certa filosofia al fine di ottenere una corretta e maggior informazione verso la malattia mentale, intesa a superare lo stigma sociale, l’esclusione, il pregiudizio, la discriminazione

Quello che ci ha “colpiti” in un Convegno CEI, a parte ogni spunto di riflessione ed interpretazione del non dire, “basta con gli slogans” come ci ha ricordato Mons. Nunzio Galatino Segretario Generale della CEI, è il riferimento allo stigma sociale ed in breve per chiarire e chiudere una vicenda d’interpretazione di una legge, quella che ha “chiuso i manicomi, che ha lasciato la famiglia sola e con essa la società.

Lo stigma sociale, cioè l’impronta il suggello la vergogna la paura il timore di essere additati alla gente, è ipotesi vecchia e stravecchia che poco sussiste nell’animo umano e nella solidarietà del quotidiano, perché non è qui che si devono ricercare queste evenienze, queste affermazioni che lasciano attoniti e sconcertati le famiglie di questi “desaparecidos della n/s civiltà “ e l’opinione pubblica ..

La vergogna da stigmatizzare è nelle leggi 180 e 833 del 1978 che non hanno sufficientemente programmato servizi specifici in strutture adeguate, lasciando solo i Servizi di Diagnosi e Cura negli Enti Ospedalieri Generali, dove a volte non esistono Reparti di Accettazione per urgenze in TSO e dove poi esistono i malati vengono riempiti di psicofarmaci o manciate di pillole sufficienti da far tornare a casa il sofferente mentale dopo 7 giorni ( salvo altra conferma) ai sensi dell’art.35 legge 833.

 

E’ vergognoso e profondamente contradditorio che ancora esistono Cliniche Private, non parliamo dei riformati Ospedali Psichiatrici Giudiziari,  senza contare quante persone con disordini mentali insistono nelle carceri.

Allora per riprendere le parole del Segretario Generale della CEI “ bisognerebbe chiedere alla gente se sta trovando le risposte” non annunciandole, ma affrontandole “.

Nel mondo, la patologia mentale viene definita una “aggressione alla serenità ed all’equilibrio mentale”.

Un recente disarmante sondaggio di rilevamento statistico dell’Organizzazione Mondiale della Sanità condotto su 192 Paesi, ha evidenziato uno stanziamento di bilancio sanitario ancora troppo esiguo per la salute mentale .

Lo studio ha focalizzato che il 70% della popolazione dispone da 3,96 a 4,15 psichiatri ogni centomila abitanti, da un valore di 9,8 in Europa a 0,04 in Africa, inoltre un quinto spende meno dell’1 % delle risorse finanziarie per la salute mentale e stimando che più del 13% delle spese sanitarie sia dovuto alle malattie neuro psichiatriche ( Fonte Organizzazione Mondiale Sanità).

Con problemi mentali, 873.000 persone si suicidano ogni anno, il 25% dei Paesi non ha una legislazione in materia, il 41% non ha una politica definita per la salute mentale, il 25% dei centri sanitari i malati non hanno accesso ai farmaci psichiatrici.

I disturbi mentali colpiscono con maggiore frequenza le popolazioni sfavorite dal punto di vista intellettuale, culturale, economico, scarsa alimentazione, conflitti armati, nonché catastrofi naturali giganteschi recentissimi, (come è accaduto nelle Filippine) con il loro carico di mortalità, di interdipendenza tra l’AIDS, la tossicodipendenza e l’uso disordinato della sessualità.( Fonte Pontificio Consiglio Pastorale della Salute per Operatori Sanitari).

La schizofrenia, sopratutto la depressione-ansia, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, é considerata la seconda patologia nel mondo e colpisce il 2% circa della popolazione di tutti i Continenti .

In sostanza chiediamo sempre a gran voce nelle n/s Petizioni una sostanziale Riforma della Sanità Pubblica Mentale, ma per le Istituzioni specie per il Parlamento sono parole perse !

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