Nell’ultimo giorno del 2018 constatiamo un velato e vergognoso silenzio delle Istituzioni …

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Sulla la carenza di strutture atte alla prevenzione, cura, reinserimento sociale, per la sicurezza dei cittadini, è la constatazione della inoperosità delle Istituzioni .

E’ ormai molto evidente che i pochi Provvedimenti Legislativi emanati da ogni Governo e Parlamento dal 1978, sono la dimostrazione del disinteresse o dalla sottovalutazione che regna nel nostro Paese rispetto a questo grave disagio sociale, dove di tanto in tanto i mass media propongono velate spiegazioni di questi avvenimenti, o semplici riproposizioni di giudizi, i quali non portando audience, non vengono più “riesumanti” e tutto resta in un clamoroso silenzio, mentre la “malattia” continua a mietere vittime, soprattutto giovani, anche adolescenti, persone deboli ed indifese.

Ancora una volta dobbiamo ribadire che questa problematica necessita di una legislazione urgente, adeguata ed efficace, proposta dalle n/s Petizioni, attesa da ben 40 anni, perché il rispetto della dignità del “malato” è essenziale in una società che vuol essere civile. Fedor Dostoiewsky diceva che il grado di civiltà di una Nazione si soppesa con la constatazione in cui si trattano i malati mentali.

Le famiglie coinvolte non manifestano chiassosamente per le vie delle Città ! Possono solo contenere la loro forza residua affinché non si spenga quel briciolo di speranza che ancora rimane per una concreta definizione legislativa.

Su quest’ultima per quanto molto tenue considerazione noi ci crediamo, pur constatando il disinteresse in cui è coinvolta la nostra Italia, anche se nel corso dell’anno, non possiamo non valutare la negativa situazione in cui vivono i malati mentali che, ad esempio, in 2.200 in Sicilia, all’interno del più vasto e delicato tema dell’assistenza e dell’integrazione, rischiano di perdere l’assistenza nelle convenzioni con gli Enti preposti a causa della carenza di fondi.

L’approvazione della Costituzione Europea, l cui principio fondamentale è la difesa della dignità dell’uomo, ha posto nel Preambolo Parte 2° comma 3° “la persona al centro dell’azione dell’Unione Europea” considerando la generica disabilità, che non comprende specificatamente l’handicap mentale.

La stessa Associazione con una Petizione rivolta al Parlamento Europeo “rivendica” e richiede da tempo, anche in virtù del principio di sussidiarietà e proporzionalità, una Direttiva Comunitaria necessaria per creare servizi, cure e strutture adeguate per tutti gli Stati membri della UE, in considerazione di una libera circolazione in sicurezza (art.66) delle persone sia in Italia come negli altri Stati membri a fronte dei gravi rischi per i numerosi casi di violenze attuate da persone portatrici di malattie mentali nei confronti di parenti, passanti, emigrati o vicini di abitazione.

Di fronte al diniego di quella Direttiva, abbiamo proposto Ricorso  n.44330/06 alla Corte Europea per i diritti dell’Uomo di Strasburgo, la cui Sentenza negativa non desidero commentare, ma che ci ha lasciato molto perplessi ed increduli.

Intanto gli attuali servizi di diagnosi e cura per i pazienti acuti e cronici sono inadeguati alle necessità e ripropongono gli aspetti peggiori dei vecchi “manicomi”.

La legge 180, priva del Regolamento d’Applicazione, “ordinò” la chiusura degli Ospedali Psichiatrici e la legge 833/1978 ne assorbì il retaggio non modificando nulla perché in termini pratici la carenza di adeguate strutture è più che evidente e tutt’ora persistente.

Per l’ennesima volta l’Associazione “Cristiani per servire” ha richiesto al Parlamento Italiano ed a quello Europeo la possibile formazione di un Fondo Speciale Economico (DOPODINOI) a favore dei malati psico-fisici,amministrato da un Ente pubblico, al quale confluire quelle parti di patrimonio o risparmi che in eredità andrebbero loro. Un “cruccio” che assilla, giustamente, le famiglie e l’attivazione e stimolazione della ricerca scientificofarmacologica sulle malattie mentali.

Ancora una volta desideriamo ripetere che l’Associazione non usufruisce, né ha mai chiesto o chiede contributi finanziari occulti o palesi a nessuno, ma solo “spinti” dalle ferme intenzioni di fare il nostro dovere di cristiani e di cittadini.

Pur nella consapevolezza che la strada da percorrere è lunga e che quello che è stato fatto finora ancora non soddisfa in appieno le necessità dei malati delle loro famiglie e della società, l’Associazione ritiene che le misure sopra evidenziate costituiscano un passo significativo verso il completamento di politiche  socio-sanitarie che abbiano veramente a cuore le esigenze dei portatori di handicap.

E’ il Parlamento la sede naturale ed è auspicabile che omogeneità d’intenti, mirati a concetti di cui sopra, possano chiudere quella parentesi che si è aperta 33 anni or sono con la chiusura dei “manicomi” senza realizzare strutture alternative.

Bisogna avere la forza di finirla con i discorsi, simposi, manifestazioni esteriori o quant’altro, passando una buona volta a fatti solidi e concreti e non, ripetiamo, inutili parole che non tutelano i diritti dei “malati”,che non aiutano le famiglie e non danno sicurezza a tutti i cittadini.! Con le parole del Santoo Giovanni Paolo II° : Andiamo avanti con speranza!

Previte

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto né gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti

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di MP Iscriviti gratuitamente ⤹