Il problema disabilità, dolore, sofferenza che “attanaglia” i malati mentali, sono nei Programmi Elettorali 2018?

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Quanto accade oggi gennaio 2018 nelle n/s città e nei n/s paesi, “repetita iuvant, queste notizie producono una grande amarezza, sconcerto, perplessità, in quanto non si possono dare delle spiegazioni possibili ai gravi folli gesti, pur tuttavia non si può che desumere ch’esso parte da menti malate .

Non desidero proseguire nella disanima dei tristi episodi, dove purtroppo non si nascondono le difficoltà che subiscono a volte le Forze dell’Ordine considerando che i tempi non consentono di soffermarsi su dettagli e precisazioni varie altrettanto meritevoli di un più attento esame che sono necessari, ma incentrare l’attenzione sui soli effetti che produce questa malattia e non ricercare ed evidenziare le cause che questa riporta sul sociale, è una tematica che sarebbe stato molto utile ed informativa “vedere” nella mancata “chiarificazione” da parte dei mass media, ma soprattutto dalle Istituzioni .

E’ necessario, urgente, improrogabile :
1.) il pieno rispetto della dignità della persona malata psichicamente ; ( se la legge 180 ha dato un colpo di spugna ai “manicomi”, ne ha creato altri “piccoli”) ;
2.) l’autorizzazione al TSO obbligatorio, anche in assenza del consenso del paziente, almeno in determinate condizioni (con le garanzie di rispetto del “paziente” considerata persona non padrona delle proprie azioni) ;
3.) la realizzazione di strutture territoriali di riabilitazione ( molto carenti ) ;
4.) la prevenzione dei disturbi di comportamento e di psicopatie in età evolutiva, ( mai considerata ) ;
5.) l’eventuale costituzione di un Fondo Speciale Economico (dopodinoi) nel quale confluire quelle parti di patrimonio, risparmi o beni che in eredità andrebbero ai “malati” che un giorno resteranno soli, ( la grande e giustificata preoccupazione delle famiglie, ma gestite da un Ente Pubblico che ne garantisce il proseguo ) ;
6.) l’aggiornamento degli assegni di assistenza, perché con euro 279,47 di media al mese ( Circolare INPS del 21 dicembre 2017 n. 186 Direzione Centrale delle Prestazioni ) consentono solo di sopravvivere, ( una vera vergogna ! ) ;
7.) la auspicata chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, oggi trasformati in REMS cioè Strutture Sanitarie gestite dalla Sanità Territoriale, adeguando la normativa penale a quella civile. (non solo sono in contrasto con la legge 180, ma configgono addirittura con i dettami della Carta Costituzionale.) ma cos’è una farsa tragicomica ?) ;
8.) tutelare i circa 31.500 malati psichici “ospiti” nelle carceri ( lasciati allo sbaraglio !) ;
9.) la promozione di una Indagine Parlamentare sul “passato” dei “manicomi” e sulla situazione in atto ( la ultima Indagine risale alla XIV° Legislatura ( da Resoconto .Sommario Senato della Repubblica n.312 del 1 febbraio 2006) ;
10.) la formulazione di un Testo Unico per raccogliere le diverse normative sull’handicap oggi troppo frammentarie ( preventivato nel 2005 dall’On. Berlusconi e mai realizzato) ; ed altro che abbiamo richiesto con le n/s Petizioni al Parlamento Italiano ed Europeo dal 7 ottobre 1998.

Non sono le parole, le trasmissioni, i casi eclatanti che possono modificare questa “situazione”: è il Parlamento che deve intervenire al più presto !

Purtroppo in Italia non esiste la priorità che si deve dare alle necessità ! I gravi problemi che alcune fasce sociali, come sempre deboli, debbono subire in silenziosa sofferenza quali “cittadini” e per fortuna non “sudditi” almeno apparentemente, sono urgenti, ripeto, rimarcati e prioritari in quanto una classe ben definita di “azzeccagarbugli” ha orecchie solo per il tintinnare delle “monete” che possono mettere nelle loro tasche, occhi per il “piacere”, colpiti sulle vie della Capitale da una “sordità” incredibile ed assoluta.

I “bla bla” del politichese sta diventando una fitta nebbia che toglie visibilità alla verità, che meriterebbe maggiore attenzione e soprattutto seria soluzione ai mille problemi che affliggono il nostro Bel Paese e che offendono la dignità della persona indifesa, fisica e mentale, ma che non è “musica per le loro orecchie”.

Per la puntualizzazione nell’esporre i problemi e sottolineando che ogni volta che questi avvengono sovviene il ricordo di un detto popolare che recita “non c’è peggior sordo che non vuol sentire” ed è questa la ragione che fa cadere nel silenzio esposizione dei “fatti”, tanto sono impegnati ad “altro” coloro che dovrebbero invece, non solo dare risposte, ma testimonianza e che non stanno facendo tesoro dei “suggerimenti” per riparare i torti ed i danni che affliggono il mondo della sofferenza . Le rimostranze rischiano di essere pari alle “fatiche di Sisifo”, figlio di Eolo, condannato a spingere sempre più in alto una grosso sasso che subito precipitava in basso .

E’ triste richiamare quel “disegno di risparmio”, detto spending review d’infausta memoria che si potrebbe quasi paragonare all’eugenismo, quella pratica biomedica che ha recato conseguenze inquietanti sulla vita di molti popoli e che sosteneva che la specie umana andava migliorata con qualsiasi mezzo, dagli aborti per eliminare i “figli imperfetti” all’eutanasia per eliminare la vita “senza senso”, “momento” che spianò la strada alle terribili selezioni della razza umana condensato dagli eventi della guerra 1940/45 che mamma RAI ci sta facendo conoscere in un programma di Hitleriana memoria .

E sono forse coloro che dichiarano che la vita attaccata al “respiratore” va eliminata, che sostengono di “staccare la spina”, che riconoscono più il “valore degli animali” e che pongono l’uomo allo stesso livello, se non sotto.

La politica non ci sente, vuole adottare provvedimenti non certamente prioritari, ma la giustizia è uguale per tutti e non vogliamo pensare come Tacito, insigne latinista di precetti morali, che profeticamente avvertiva “ in repubblica plurimae leges”, negli Stati molte sono le leggi ed aggiungo a volte ingiuste, inutili, non confacenti, disattente della realtà, un nichilismo che conforma pensieri, cancella prospettive, oscura orizzonti. Ma il silenzio, dice un Poeta inglese, è la più bella espressione del disprezzo.

Per finire, lo si deve ammettere e riconoscere, al di là di qualsiasi riferimento politico ( non facciamo politica per nessuno !) che abbiamo un sistema sanitario troppo lento nell’aiutare le persone affette da gravi forme di disabilità e da un sistema sociale e legislativo troppo lontano dalla realtà.

Chissà quando verrà risolto il problema sulla disabilità psico-fisica, per non dover assistere più a quei “crimini” come accade quasi tutti i giorni !!!

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II° :” Andiamo avanti con speranza!”

Previte
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