Cattolici e moderati tra due fuochi: bipartitismo o ingovernabilità?

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E se invece si chiedeva al popolo con un Referendum la scelta politica ?

Con 98 Coalizioni Politiche presentate al Viminale per le elezioni politiche 2018 non si va da nessuna parte !

Sono in “cantiere”, hanno “varato”, hanno “escogitato” nuovi Movimenti, Formazioni, Partiti Politici che hanno presentato 98 simboli al Viminale per le elezioni politiche 2018, non sono altro che Gruppi di Potere, che vogliono comandare o restare seduti sulle poltrone, quando un sano bipartitismo si rende necessario per garantire una solida governabilità, in assoluta democrazia . Se un Partito non và, possiamo passare all’altro, ma stante così la situazione : dove andiamo ? Forse ad una clamorosa astensione dal voto dei cittadini ?

L’Italia in questo momento deve risolvere due urgenze : crisi economica e politica, l’una abbisogna necessariamente di persone valide per la risoluzione di questo urgentissimo problema, l’altra di una Politica incarnata in soli due grandi schieramenti che originano un Governo stabile, sicuro, governabile.

Non si può con un dito oscurare il sole, non si può andare avanti con il sistema adottato fin oggi di non “vedere niente”, occorre ordine e quella legge elettorale che dia la possibilità al cittadino di scegliere le persone che dovranno loro rappresentare nelle Assemblee Legislative e , ripeto, con solo due schieramenti politici . Cosa si può fare ?

Forse sarebbe stato molto meglio chiamare il popolo ad esprimere la volontà per due schieramenti politici con un referendum che è lo strumento di democrazia e di partecipazione diretta e presuppone che gli elettori siano pienamente consapevoli sulla natura del quesito posto ai sensi dell’art.50 e 75 della Costituzione  ! Intanto stante la situazione indecifrabile, i Cattolici, i Moderati, le Persone Civili in questa torre di Babele dove “andranno”, mentre la situazione si fa sempre più seria, difficile, impossibile, incontrollabile !

Non si deve dimenticare l’altissimo contributo dato sul Piano culturale e Giuridico dai Cattolici e dai Moderati per una corretta definizione dei rapporti sociali dopo la guerra 1940/1945 in un atto, la Costituzione, che doveva produrre atti di pacificazione futura ed improntati dall’esigenza di non introdurre motivi di conflittualità nel difficile momento della ricostruzione .

Ora nell’anno di grazia 2018 in un momento dominato dalla sfiducia sempre più emergente, di accertata criticità, di latente incertezza, di crisi economica e politica, i toni di una campagna politica elettorale si fanno sempre più aspri e privi di valori morali, onesti, autentici, chiari.

Se viene considerato è chiuso un “ciclo politico”,  che ha portato pochi traguardi significativi e si apre un “nuovo scenario”( non quello simile al camaleonte adottato con grande strategia che tende ad avere i colori diversi a secondo delle diverse condizioni politiche emergenti o meno), è anche compito dei cattolici, quali cittadini, di difendere i valori morali non negoziabili per risolvere le necessità della gente fin oggi totalmente trascurati .

Da molte parti si domanda : ma il bene comune, parola strausata ! è un valore di natura umana a vantaggio della collettività, della civiltà, della democrazia, oppure è una forza interiore che si manifesta e “spinge” la coscienza del singolo uomo verso un ipotetico benessere ?

Abbiamo giovani disoccupati nervosi, depressi, scontenti, dove adolescenti uccidono o vengono uccisi per un nonnulla, dove quasi giornalmente persone che si suicidano per questioni economiche, mariti che uccidono le moglie e viceversa, anziani abbandonati .

Abbiamo omicidi, suicidi in famiglia dove impera la “moda” della morte, dove neonati vengono lasciati sulle strade o nei cassonetti della spazzatura, dove si uccide nelle strade, nelle case dove stanno persone anziane, dove nuclei familiari continuano in una corsa spasmodica alla ricerca di qualche “cosa”.

Questo é un mondo pazzo, irreale, incomprensibile ! La democrazia, governo di popolo, è tale quando svolge le sue funzioni, quando vengono eliminate quelle reali disparità che rendono efficiente il diritto positivo, in libertà e non in libertinaggio !

Ma a quante sopraffazioni assistiamo increduli, sbigottiti, esterrefatti, quante truffe, quante beffe, quante furbizie legali sono in atto ed in netto contrasto con quei principi etici che hanno sempre regolato la nostra vita, mentre impera corruzione, concussione ed ogni “reato”, effetti che si riverberano in tutti gli elementi dell’Ordinamento Giuridico con impulsi quasi repressivi nel campo della socialità .

Il mondo civile, quello cattolico e dei moderati, è tra due fuochi ! Bisogna finirla con questi atteggiamenti ! E’ necessario, opportuno, augurabile uscirne fuori !

Intanto con le parole del Santo Giovanni Paolo II° :” Andiamo avanti con speranza ! ”

 

Previte

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