A Parigi duplice omicidio: padre e fratello sono stati ucccisi per strada!

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Nella Rue Montreuil sono stati trovati due cadaveri, padre e fratello sgozzati, per mano di un familiare e pare trattarsi di un dramma scoppiato nell’area familiare ! Ancora una volta una forte nube di depressione ha offuscato la mente ?

Certamente in quanto anche nella n/s Italia i Convegni sulla materia, dove girano solo chiacchiere, non risolvono né le condizioni dei malati, delle loro famiglie, soprattutto quella della sicurezza dei cittadini.

Nella possibilità o meno di rimuovere gli ostacoli che si frappongono verso i malati psichici, perché non si tratta che di questo, anche in Italia le risorse globali stanziate sono ancora insufficienti, come ci ricorda l’Organizzazione Mondiale Sanità, per l’espandersi dell’aumento delle necessità distribuite in maniera difforme tra nord e sud nel mondo.

I temi centrali della Giornata Mondiale della Salute voluti dall’ONU riguardano le tecnologie per favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità, non hanno trovato riscontro, ma solo inutili chiacchiere che non risolvono proposte, né introducono alcun suggerimento alle Istituzioni, ma evidenziano che l’uomo e la famiglia sono in pericolo da disordini mentali o neurologici, depressivi, demenziali .

Molti problemi di salute sussistono e nel maggio 2013 l’Assemblea Mondiale della Sanità ha adottato un Piano d’Azione fino al 2020 ritenendo prioritario la coordinazione dei servizi sociali e sanitari per trattare in forma più adeguata la salute pubblica partire dall’adolescenza fino alla tarda età .

Secondo i dati Istat ultimi nel Rapporto Annuale del 28 maggio 2014 “tra i 28 Paesi della UE, l’Italia è settima per la spesa in protezione sociale” ed “ esso ci offre uno spaccato degli andamenti demografici, delle condizioni di vita delle famiglie e delle politiche di welfare del n/s Paese” e “ la spesa destinata alle persone con disabilità, nel 2011 è stata pari in Italia al 5,8% “ a fronte del 7,7% della media europea.

Il Capitolo 4 del “ Rapporto” non considera la situazione economica delle famiglie con almeno un membro con disabilità, figuriamoci dove insiste e persiste un malato psichico dove i “tagli” sono reali .

Spesso e volentieri si “coltiva” e si diffonde il concetto di una certa filosofia al fine di ottenere una corretta e maggior informazione verso la malattia mentale, intesa a superare lo stigma sociale, l’esclusione, il pregiudizio, la discriminazione.

Quello che ci colpisce” in quei Convegni, a parte ogni spunto di riflessione ed interpretazione del non dire “basta con gli slogans” come ci ha ricordato Mons. Nunzio Galatino Segretario Generale della CEI, è il riferimento allo stigma sociale ed in breve per chiarire e chiudere una vicenda d’interpretazione di una legge ( quella che ha “chiuso i manicomi) che ha lasciato la famiglia sola e con essa la società.

Lo stigma sociale, cioè l’impronta il suggello la vergogna la paura il timore di essere additati alla gente, è ipotesi vecchia e stravecchia che poco sussiste nell’animo umano e nella solidarietà del quotidiano, perché non è qui che si devono ricercare queste evenienze, queste affermazioni che lasciano attoniti e sconcertati le famiglie di questi “desaparecidos della n/s civiltà .

La vergogna da stigmatizzare è nelle leggi 180 e 833 del 1978 che non hanno sufficientemente programmato servizi specifici in strutture adeguate, lasciando solo i Servizi di Diagnosi e Cura negli Enti Ospedalieri Generali, dove a volte non esistono Reparti di Accettazione per urgenze in TSO.

Dove poi esistono i malati vengono riempiti di psicofarmaci o manciate di pillole sufficienti da far tornare a casa il sofferente mentale dopo 7 giorni ( salvo altra conferma) ai sensi dell’art.35 legge 833.

E’ vergognoso e profondamente contradditorio che ancora esistono cliniche private, persone con disordini mentali nelle carceri senza alcun aiuto.

Allora per riprendere le parole del Segretario Generale della CEI “ bisognerebbe chiedere alla gente se sta trovando le risposte” non annunciandole, ma affrontandole “.

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II° : “ Andiamo avanti con speranza !”

 

Previte

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