Malattia mentale: un ennesimo ma vano ricordo alla Politica!

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Quando una madre uccide il proprio figlio/a, un padre sopprime la propria famiglia, una violenza carnale avviene su una minorata mentale : ecco sono squallidi episodi che avvengono quasi giornalmente nella n/s Italia da parte di persone che non possiamo che definire psichicamente instabili .

Su costoro grava la “malattia”, che diventa incurabile, anche in casa, a causa di carenza di valide strutture atte alla prevenzione cura, eventuale reinserimento sociale del “soggetto”, diventando il calvario per i familiari “schiacciati” dal peso di una grossa croce, la quale dato il suo volume, non riescono più a portare.

Intanto i mass media mettono in risalto il “nefasto episodio” per evidenziare gli effetti dell’avvenimento, senza soffermarsi nell’approfondimento invece di ignorare una realtà così evidente, per arricchire il carnet dello share, visto che l’audience e lo scoop scandalistico primeggiano, restando i parametri di valutazione di avvenimenti riguardanti la società civile.

Ma il vero scandalo in Italia è la mancata risoluzione di questo grave ed urgente disagio sociale, dove la politica molto impegnata in inutili litigiosità, si comporta come i galli nel pollaio a beccarsi l’un l’altro per ogni “cosa” trincerandosi dietro parole ipocrite !

Quello che sconcerta sempre più è la poca attenzione ed il disinteresse delle Istituzioni che riconfermano la mancanza di quei Provvedimenti Legislativi adottati oltre 39 anni or sono, che hanno “scaricato” le responsabilità sulle Opere Caritative Cattoliche e laiche, sulle Cliniche Psichiatriche Private, su quelli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, che dopo infinite discussioni sono divenute (?) REMS, Strutture Sanitarie gestite dalle Sanità Territoriali, sugli “ospiti” delle carceri, soprattutto sulle spalle delle famiglie non in grado di tenere in casa malati di questo “genere”. La gente è fortemente delusa ed indignata !

Restano scandalosamente ancora “aperte” alcune Cliniche Private, la cui funzione è stata agevolata dalla legge 180, così come sono poche verificate le condizioni nelle sovraffollate carceri dove insistono detenuti con forme di malattie mentali e tutto questo in contrasto con la legge 180, con il Piano Sanitario Nazionale 2003-2005, con i dettami della Costituzione Italiana e, soprattutto, con l’etica civile.

E’ necessaria una nuova Legislazione, una legge-quadro che garantisca e tuteli i diritti di tutti i membri della comunità sociale affinché venga rispettato “ogni diritto inviolabile dell’uomo” che richiede “l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà ” come recita la Costituzione Italiana ( art.2° ).

E’ auspicabile che la Politica, prima delle probabili elezioni politiche, realizzi omogeneità d’intenti mirati ad una riforma di quella legge che tanto danno ha apportato alla società, perché il malato psichico anche in momenti drammatici diventa nocivo per sé, per gli altri e turbi la sicurezza dei cittadini.

Riteniamo, Signori della Politica, che deve essere più approfondita la capacità di interpretazione e di ascolto delle necessità e della priorità che questa patologia porta in seno alla società, per ottenere risposte confacenti dalle Istituzioni, che per la verità a tutt’oggi, non hanno saputo o voluto dedicarsi con umiltà e sensibilità ai problemi connessi a questo “popolo di sofferenti”, forse, perché distratti dalle contrapposizioni interne nonché dalle continue inutili litigiosità !

 

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II° : “ Andiamo avanti con speranza ”!

 

Previte

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