Laudato Si’ di Papa Francesco interviene sul creato, ma anche sulle le problematiche degli anziani, oggi ottobre 2016, soggetti di soprusi, abusi, bullismo, violenze d’ogni genere: ancora una volta beffati dall’indifferenza delle Istituzioni !
Pope Francis during the general audience in St Peter square, in Vatican City, 13 May 2015.
ANSA/ANGELO CARCONI
L’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco evidenzia la necessità di un doveroso rispetto del creato, ma anche di quello umano e mostra la Sua sensibilità nel ribadire la “ cultura dello scarto ”.
Nel Testo viene sottolineato che “ la cultura del relativismo è la stessa patologia che spinge una persona ad approfittare di un’altra come un unico oggetto, obbligandola a lavori forzati o riducendola in schiavitù a causa di un debito. E’ la stessa logica che pone a sfruttare sessualmente i bambini, od ad abbandonare gli anziani che non servono ai propri interessi ( Papa Francesco 24 maggio 2015, n°.123).
Nel corso della n/s vita quotidiana ci sentiamo molto vicini all’Enciclica di Papa Francesco, il quale invita tutti ad essere dotati di umanità ed essere uniti in quella “ via “ della vera solidarietà, impegnati dall’amore che il Signore ha dato a ciascuna delle Sue creature.
La Lettera legata alla tematica dell’ambiente, nella Fede Cristiana e nella comune responsabilità come esseri umani importanti per il futuro dell’umanità, dove tutti siamo chiamati a rispettare la terra e nel contempo Papa Francesco fa appello alla coscienza dei Governanti nella necessità del rispetto umano .
E’ un concetto molto caro a Papa Francesco, il quale con coraggio e forza interiore ha spiegato che nella “ cultura dello scarto” le persone anziane subiscono non l’indebolimento dell’organismo e la disabilità che può conseguire, ma l’abbandono, l’esclusione, la privazione di amore “ ( 20 febbraio 2014 Messaggio alla Pontificia Accademia per la Vita ) Questo è stato da sempre il letmotiv della n/s Associazione.
Da tempo la persona anziana è oggetto di soprusi, abusi, bullismo, violenze d’ogni genere nelle proprie sedi domestiche e nelle pubbliche strade, mentre questi gravissimi fatti non smuovono le coscienze di quanti sono gestori della res pubblica, che non provvedono ad una possibile soluzione di questa latente piaga sociale di insicurezza. E’ veramente vergognoso !
Non entrando nel merito di scelte politiche o amministrative, raccogliendo l’appello di Papa Francesco, onde sperare in una più profonda attenzione verso il mondo della disabilità, della sofferenza, del dolore delle persone anziane, delle loro famiglie, situazioni che sono state esaminate nel Sinodo dei Vescovi sulla Famiglia avvenuta in Vaticano nell’ottobre del 2015.
L’allungamento della vita è una conseguenza del miglioramento delle condizioni socio-sanitarie e dello sviluppo delle tecniche terapeutiche, quindi resta sempre molto comprensibile la n/s crescente richiesta di Strutture Residenziali o Case di Riposo per dare risposte funzionali e qualificate alle necessità della popolazione anziana sempre in una crescente solitudine, ma trovando una grande ospitalità anche aggiungendo le qualità operate con le Residenze Sanitarie Assistite.
E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II° “ Andiamo avanti con speranza !”
Previte
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