Schiaffi e insulti a persone disabili in una Comunità alloggio di Perugia, Locatelli: “Azioni ignobili da condannare”

I Carabinieri del Nas hanno arrestato tre persone, ai domiciliari, per il reato di maltrattamento

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Autore:Manuela Boggia

ROMA – “Ancora una volta persone fragili e con disabilità vittime di azioni ignobili da parte delle persone che avrebbero dovuto prendersi cura di loro e stabilire relazioni di affetto e cura. Ringrazio le forze dell’ordine che sono subito intervenute e la procura per le indagini avviate”. Lo scrive il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, in riferimento a quanto avvenuto a Perugia dove i Carabinieri del Nas hanno arrestato tre persone, ai domiciliari, per il reato di maltrattamento nei confronti di persone disabili ospitate all’interno di una Comunità di alloggio nel comune umbro.

“Quando situazioni del genere vengono accertate vanno condannate senza attenuanti- continua Locatelli- ma in futuro è necessario immaginare un sistema di monitoraggio e video sorveglianza preventivo per cercare di ridurre comportamenti violenti e permettere interventi tempestivi in caso di dubbi che riguardino la salute stessa delle persone”.

L’OPERAZIONE DEI CARABINIERI

I Carabinieri del Nas di Perugia, coadiuvati nella fase esecutiva da quelli del Comando provinciale, hanno agito in base all’ordinanza cautelare emessa dal gip del Tribunale di Perugia. La misura è stata presa al termine di una attività investigativa: le indagini sono state supportate da intercettazioni ambientali audio e video e hanno permesso di portare alla luce abusi fisici e psicologici a carico delle persone con disabilità. Si tratta nello specifico di atti di umiliazione come condotte vessatorie fisiche e verbali, intimidazioni anche mediante strattoni, percosse, insulti, lancio di oggetti, calci, schiaffi e pugni.

Gli episodi si sarebbero verificati in presenza di altri ospiti disabili e a volte anche davanti ad altri operatori che non hanno denunciato i fatti. Inoltre è stato accertato che nella struttura non era presente alcuna attività ludico/ricreativa. Spesso per ‘punizione’ gli ospiti venivano costretti con la forza a rimanere anche giornate intere seduti su poltrone e divani. Continuano le perquisizioni anche nei confronti di altri soggetti indagati ma non raggiunti dal provvedimento cautelare. (DIRE.IT)

 

 

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