«Una grande lezione di civiltà e solidarietà quella arrivata dalla Regione Piemonte grazie all’impegno dell’Assessore Marrone.

E’ stato così sventato un tentativo di indottrinamento Lgbt nei confronti dei dipendenti della Pubblica Amministrazione, il tutto, ovviamente, con i soldi dei contribuenti. Sia di esempio per il resto d’Italia per combattere le vere discriminazioni, in particolare nei confronti delle persone disabili». E’ il commento di Jacopo Coghe, vicepresidente di Pro Vita & Famiglia Onlus, dopo che la Regione ha destinato 100mila euro al servizio LIS per persone non udenti, fondi che prima erano stanziati per corsi Lgbt.

«Con questa decisione – prosegue Angela Ciconte, referente di Pro Vita & Famiglia Piemonte – finalmente un’istituzione riconosce la priorità nella lotta a quelle che sono le vere discriminazioni e la tutela a categorie deboli della popolazione, come appunto le persone disabili. Ci auguriamo che il resto del Paese prenda esempio e si accodi al Piemonte, non come invece stanno facendo altre istituzioni che, come la Puglia, vorrebbero rispolverare un ormai bocciato ddl Zan».

 

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