Difendere gli handicappati psico-fisici è una “battaglia” di civiltà, una “guerra” perduta, “occasione” perduta?

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L’increscioso e grave episodio avvenuto per esempio in un paese dell’Italia nostra, dove la figlia disabile è stata sottoposta ad abusi sessuali da parte dei genitori, come avviene spesso anche in questo 2020, ci potrebbe sconcertare, allibire, frastornare !

Questi “avvenimenti”, come tutti quelli che sono successi in passato, restano di grande rilievo etico-sociale, per il quali le Istituzioni non hanno assunto una seria ponderazione, ignorando e relegando nel profondo oblio un patrimonio di umanesimo e di civiltà di cui è fiera ( per non dire era) la nostra Nazione.

Abbiamo sempre espresso perplessità sulla chiusura degli ex-Ospedali Psichiatrici, perché le Istituzioni non hanno programmato adeguate strutture, programmazione e la pianificazione della salute mentale.

Il Parlamento ha lasciato la “patata bollente” alle impreparate Regioni, le quali sono state costrette a soluzioni precarie, avviando  questi “cenerentoli della sanità” verso Istituti Religiosi Cattolici, o Strutture Ospedaliere private, o costretti nella migliore ricerca di un posto dignitoso nella Sanità Nazionale ?

Allora dobbiamo “gridare” che lo scandalo dei manicomi prima, la mancata risoluzione di questo disagio socio-sanitario dopo costituiscono la vergogna del secolo scorso e la diretta, pacifica continuazione in questo 2000!.

Esprimiamo una forte preoccupazione per l’estendersi di questi atti che riguardano l’infanzia violentata, la spicciola violenza tra gli adolescenti, l’aggressività tra consanguinei dove spesso ci scappa il morto, gli stupri molto spesso ricorrenti, mostruose azioni che danneggiano irrimediabilmente la dignità umana.

Ma la devo dire a me stesso la frase che il Re Juan Carlos di Spagna ha rivolto a Hugo Chavez, Presidente Venezuelano, durante il Vertice Ispano Americano a Santiago del Cile il 10 novembre 2007 : por que no te callas ? ( perché non stai zitto ?).

 

Si fa presto a dirlo, ma come si può stare a vedere quando ci pare di essere e vivere nell’inferno dantesco, dove ogni cosa si stravolge ?

Cosa bisogna dire di “coloro” che ci dovrebbero governare e stanno come galli nel pollaio, si beccano per un nonnulla, si inventano ogni cosa, si trincerano dietro ipocrisie e non riescono a distinguere le “cose pubbliche” da quelle “cose personali”.

Ma perché non stanno zitti come disse il Re di Spagna, per ascoltare la disperazione, la rivolta della moralità dei loro concittadini, che vedono sempre più nero il loro futuro, come quanto è avvenuto ?

Ed allora per “costoro” sorvolare la “problematica” di quanto si scontra o confronta nel quotidiano è “normale”, così come è scarsa la sollecitudine a difendere i diritti di queste povere persone e delle loro famiglie, ormai ai margini di quella conclamata solidarietà diffusa dalla politica che dovrebbe essere segno primario di civiltà.

Ma difendere gli handicappati psico-fisici resta una battaglia di civiltà, una guerra perduta o una vergogna ?

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II°: “ Andiamo avanti con speranza “!

Previte

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

 

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