Dopo la comunicazione “Il pregiudizio sulla malattia mentale è difficile da sradicare”?

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Signori Legislatori: quali Provvedimenti Legislativi s’intenda prendere, dopo la v/s comunicazione “Il pregiudizio sulla malattia mentale è difficile da sradicare”?

Gli Istituti di Ricerca continuano a fornirci Dati Statistici nei quali sono evidenziate moltissime famiglie che sono colpite in almeno uno dei componenti da malattie provocate da disordini psichici che richiedono un’attivazione quasi permanente delle risorse affettive e relazionali del gruppo parentale, ancor più per la latitanza delle Strutture Pubbliche che danno scarsa assistenza ai malati di questo tipo .

Allora si deve “parlare” di doveri mancati dalle Istituzioni, perché una cosa è certa ed evidente : la malattia mentale è in aumento, specie fra i giovani e cosa grave anche fra gli adolescenti e le Istituzioni, tutte, sono dimentiche di questo “bubbone sociale”.

Oggi fino anno 2019 alcuni pensano che la soluzione migliore consiste nel riaprire, dolcemente, gli ex–Ospedali  Psichiatrici, altri che la legge 180 (quella che ha “chiuso i manicomi”) è stata male applicata, altri ancora ritengono che il “malato” non è da ospedalizzare (forse pensando che con la buona parola in alberghi a 5 stelle ”guariscono”).

Devo ricordare che il Basaglia, autore e padre di quella Legge, ha sempre affermato che il malato mentale è un soggetto da curare e non segregare.

Sono necessari “Provvedimenti Legislativi” che possano dare ai pazienti, ai familiari, alla società, ai Medici ed alla Scienza Medica (senza entrare nel merito ) per affrontare adeguatamente i problemi preposti e più gravi che mettano fine, anche, a quegli episodi dettati da menti malate che ogni giorno attentano la vita di ogni cittadino e non manifestazioni esteriori per sensibilizzare la popolazione sui problemi dei pazienti affetti da disturbi mentali che lasciano il tempo che trovano, come ultimamente ha compiuto il Ministero della Salute con la pubblicazione di quel libretto dal soporoso titolo “ Il pregiudizio sulla malattia mentale è difficile da sradicare”

La gente, Signor Ministro della Salute e Signori Legislatori, non deve essere “liberata” del pregiudizio, stigma sociali, discriminazioni nella “consapevolezza sugli effetti negativi di atteggiamenti stigmatizzanti nei confronti delle persone con malattia mentale “, come si avverte nella lettura del libretto, ma é un rituale che è stato “ereditato” da tutti i Governi passati, incapaci, inetti, nebulosi di ri-solvere queste necessità. La gente non ha pregiudizi. Ha paura del nebuloso futuro ed é sprovvista di difese

Bisogna non dimenticare, attenendosi allo stato attuale, che l’Italia dedica il 3,4% del budget di Bilancio (???) per la salute mentale, mentre la Tanzania il 7%, l’Australia il 10%, l’Inghilterra il 12%, in Europa dal 3,5% al 4% .

L’opinione pubblica anela ad una semplice cosa : la serenità ed il rispetto della persona umana, di ogni persona, insomma il rispetto dei diritti reali, altrimenti si è costretti a continuare a considerare, come  cita il Poeta inglese, che :” Il silenzio è la più bella espressione del disprezzo !

 

E’ lecito sperare che il Governo Conte ed il Parlamento cominciano a “svegliarsi” da questo torpore per dare avvio ad una conclusione che porti al traguardo provvedimenti definitivi di riforme per questi “cittadini”, per le loro famiglie tanto attesi dall’opinione pubblica, ripetiamo fino alla noia, da ben 41 anni.

E con le parole del Santo Giovanni Paolo II° : “Andiamo avanti con speranza”.

 

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