A servizio degli ammalati secondo le Regole di San Camillo espletato dalle Figlie di San Camillo

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Il 25 maggio 2020 ricorre l’anniversario della nascita di San Camillo de Lellis, avvenimento che verrà celebrato a cura della Famiglia Camilliana.

Lo stesso San Camillo conosceva molto bene la ospedalizzazione per essere stato all’Ospedale San Giacomo degli Incurabili a Roma, ricoverato per un impedimento al piede destro e successivamente assunto come inserviente, per essere nominato , poi, Economo Generale e responsabile del Personale.

Subito si rese conto della poca preparazione del personale infermieristico e della negligenza che usavano verso i ricoverati abbandonati da ogni possibile pulizia e nutrizione ed escogitò di fondare un gruppo di persone che si dedicassero ad assistere gli infermi con quella devozione e servizio per amore di Dio Misericordioso.

Ecco che iniziò a svolgere un servizio solidaristico e pluralistico e questo è uno dei meriti di questo Santo, Patrono della Sanità Militare nell’arte del servizio verso gli infermi e nella cura delle persone in sofferenza, non per altro si ritiene essere l’inventore della Croce Rossa e nell’epoca passata una precisa e solidale presenza negli Ospedali Psichiatrici .

Soleva ripetere San Camillo de Lellis, dice la storia, che non bastava intelligenza scienza tecnica nell’aiuto alla sofferenza, ma la Fede , restando famosa quella frase : “Più cuore in quelle mani, fratelli, più cuore”!

Nell’era moderna questo nobile e solidaristico concetto di riconoscere la sofferenza è valutato ? Mah !

Fra altre importanti necessità, soprattutto nel campo della solidarietà e della giustizia sociale, “spicca” la carenza di Case di Riposo, di cui in Italia sono magistralmente gestite dai Camilliani e dalle Figlie di San Camillo, necessità dovute anche dall’aumento della popolazione anziana, secondo i dati statistici Istat che attestano che le persone con più di 65 anni sono oggi il 15% della popolazione e nel 2025 saranno il 25% .

Di fronte a questi “dati”, che costituiscono una grave emergenza sociale, dettati dall’isolamento relazionale di questa “tipologia anziana”, emerge la urgente necessità di garantire una adeguata assistenza a tutta la popolazione autosufficiente e non, le cui condizioni quotidiane di arretramento dei servizi sociali e di quelli sanitari sono notevoli, lasciando al lucro attivissimo ed alla speculazione dell’iniziativa privata.

In una parola, questi anziani, spesso, sono ritenuti improduttivi, per non dire inutili, ma fonti di “guadagno”per il privato, sono spesso, pare, oggetto di carenze d’assistenza quando intervengono necessità ospedaliere .

Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, Signori della Politica per sostenere e consolidare la promozione dei diritti umani, tutela dei beni comuni, costruzione della pace, applicazione dell’art.32 della Costituzione, necessita garantire in egual misura anche quelli nei confronti dei n/s cittadini, spesso “traditi”, “dimenticati”, “ignorati”.

Le Case di Riposo sono lasciate, ripeto, alla speculazione privata in quanto mancano Programmazioni e Bilanci Pubblici che non stanziano risorse finanziarie per realizzare quelle opportune strutture ove possono trovare un sereno e direi sicuro asilo persone anziane, che consumano giornalmente i tempi della loro vita e della loro disperazione nella perfetta solitudine, quasi una “strisciante eutanasia” ?

I Servizi Pubblici, sono necessari, però devono essere riveduti con quei criteri non solo obbedienti allo spending  review, ma in un contesto che tenga concretezza, valori morali, etici orientati e diretti al bene comune !

“Nulla dies sine linea” ( diceva Plinio, Scrittore latino, Storia Nat., 35 ) “ non vi è giorno senza una linea”; come dire : non passa invano giorno applicato per raggiungere la perfezione e progressione del bene comune. Ma è così ?

Non basta denunciare truffe, sperperi, corruzioni, concussioni, anomalie amministrative ed ogni sorta di reati penali che ci elargiscono in ampi spazi i mass media quasi ogni giorno, è necessario che il “cambiamento” (parola magica e di moda !) sia frutto di una riflessione collettiva e non sotto la non impossibile ondata di giustificata protesta popolare ( anche di quella silenziosa ! ).

E’ tempo di buttare in terra la maschera dell’ipocrisia, per vedere risplendere la faccia della realtà e come disse il Censore Romano, vista la floridezza riconquistata dai Cartaginesi dopo la seconda guerra Punica, concludeva tutti i suoi discorsi in Senato ripetendo “ Carthago delenda est “ ( Cartagine deve essere distrutta!), non distruggiamo la società, non distruggiamo la solidarietà, non distruggiamo il bene di tutti, non illudiamo la gente e “prendiamo” l’esempio da San Camillo de Lellis : “ Più cuore fratelli, più cuore in quelle mani!”

Previte

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II° : ” Andiamo avanti con speranza !

 

Previte

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.

 

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