I programmi elettorali in Italia avranno un seguito?

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Nella favola di Hans Christian Andersen, il Poeta Danese celebre per le sue Fiabe, oggi 2018, ci “culliamo” solo con queste tradizioni popolari, dove si inserisce fantasia, talento, realtà piene di speranze per una visualità delle contraddizioni, dell’esistenza umana con la realtà di un mondo di sogni, di sconfitte di vittorie, è stato un credo che è nato, pare, dalla Sua Fede Cristiana.

“Il Re è nudo”, si racconta nella fiaba, un estroso fantasioso irriducibile Re fanatico dei vestiti, li cambiava ogni giorno, ne voleva dei nuovi, in una parola faceva impazzire i sarti di Corte e finalmente un giorno lo convinsero a sfilare vestito di niente, mentre in subordine i Cortigiani dietro a reggere lo strascico inesistente, ma ad un tratto un bambino candidamente esclamò : “ il Re è nudo ! “

“ Ma è vero” dissero tutti, mentre il Corteo proseguì perché il RE non voleva la fine della Commedia ed i Cortigiani si adeguarono per non comparire incompetenti, indecisi, ignoranti .

Ora nel nostro quotidiano succede in buona parte quanto di vero è nella Favola, perché basta che uno passi come un “grande della politica “, della “cultura”, della “comunicazione” : tutti ci credono e devono star zitti ! E’ sperabile, peraltro, che non tutti ne subiscono il “dire”, il “fare”, la “esecutorietà “ in quanto, almeno a volte, la dignità umana va rispettata !

La politica “nostrana”, densa di contraddizioni, di sogni, di grandi bugie, mostra quotidianamenteva ai Medici per convincere pazienti riluttanti a bere una medicina amara cospargendo l’orlo del calice con miele in maniera che il malato imbevesse il farmaco che restituisce la salute. Abbiamo sentito nelle pregresse promesse elettorali, anche se necessari, progetti di interventi verso un qualche “cosa” ritenuta prioritaria; altri di valori sociali con promesse di sostegno ed aiuti alle famiglie; altri ancora di attenzioni etiche con larghe discussioni e mediazioni estenuanti tutti tendenti a tutto.

Tutti sono in cerca della ribalta sociale nella certezza che sposare la causa del “finalmente in Italia si cambia pagina” sia vero ! Ma, purtroppo per ora, forse è troppo presto fa riscontro il silenzio di quei “Programmi” preannunciate nelle lacunose enunciazioni elettoralistiche, mentre nessuno, per ora, parla sull’opportunità latente di esaminare profondamente il “problema sociale”, molto morale più che economico, né si avvertono segni, valutazioni e considerazioni della “situazione”, salvo sfoderare parole, parole, parole e feste ! Sarebbe più logico e più corretto affrontare prima le priorità sociali e le enormi difficoltà in primis che subiscono le famiglie dove manca la sicurezza nelle case, il lavoro, la crisi economica, i terremotati, le morti bianche, il tutto che avvolgono da lunghissimo tempo il n/s Belpaese… e dico poco !

Una cosa è andare incontro con Provvedimenti Amministrativi, Legislativi, Governativi ad esigenze di singole persone, altro è operare per il bene comune (parola troppo in uso e poco applicata ! ).

Vanno rivedute alcune “cose” per una proposizione che renda ragione, pace, serenità, giustizia, perché fino ad oggi questa reale “problematica” ha compiuto un cammino tra silenzi, demagogie, conflittualità.

La realtà non deve essere paragonabile alla “favola di Andersen” od al “suggerimento di Lucrezio” Poeta Latino che “ornava” i lati del bicchiere con il miele per far bere al malato la amara medicina, perché quella “maniera”, oggi 2018, allontana la gente dalla Politica, col P maiuscolo come dice Papa Francesco, dalla concretezza, dalla solidarietà umana ed anche da coloro che “dicono” di pensare da cristiani : lo abbiamo “visto” nelle recenti consultazioni elettorali e “dopo” !. Parafrasando il Sommo Vate Dante Alighieri oggi non si può che pensare, “Ahi serva Italia di dolore ostello nave senza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma di bordello!” ( Dante- Purgatorio VI°), dove soltanto la speranza non ha fine .

Per concludere, la “problematica” che è stata nei Programmi Elettorali, deve essere assunta non come nella Favola del Re Nudo, ma come un “modo nuovo” di proporre soluzioni ai problemi prioritari che tengano conto della specificità della emergenza che necessita il Paese.

E con le parole del Santo Giovanni Paolo II° : Andiamo avanti  con speranza ” !( NMI,58 )

 

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