Lettera aperta alla RAI!

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Se è giusto il “servizio televisivo” riguardante il problema della disabilità fisica, argomento comunque poco trattato, il Servizio Pubblico dovrebbe dare in altrettanti volte anche all’ handicap mentale”.

Non si può non pensare che il rilievo che è stato dato a questa “problematica”, non è per un senso di solidarietà, ma per puntare ad un rilievo in più di share, visto che questa metodologia è un “sistema” in auge .

Se si facesse una classifica degli argomenti più trattati dai mass media, soprattutto dalla TV di Stato, il primato non andrebbe certamente al problema inerente i malati mentali ignorati, dimenticati, defraudati che si aggirano in circa 10 milioni di sofferenti. .

 

Mentre ci amareggia la mancanza di adeguate informazioni su una situazione così delicata come in questa materia, ci continua a meravigliare la quasi latitanza fin qui mostrata dai mass media e soprattutto dall’Ente Televisivo Statale.

–  Se “servizio pubblico” significa una serie di obblighi e di doveri che l’Azienda che lo esercita deve rispettare nell’interesse della collettività ;

– se “servizio pubblico” significa che la sua programmazione deve avere standard di qualità particolarmente necessari ;

– se “servizio pubblico” impone un concreto pluralismo, cioè quello che necessita nella realtà :

perché il delicato argomento della “disabilità mentale” viene volentieri ampliato nel solo fatto episodico, ma ritenuto inutile perché non porta audience visto che questi “indici” , ripeto, sembrano essere termini di raffronto o di valutazione degli avvenimenti ?

Le emittenti radio televisive, specie quelle di Stato, dovrebbero fornire in un concreto pluralismo di informazione e più correttamente possibile ciò che si “vive” ed “avviene” nel quotidiano, come gli ultimi fattacci che avvengono ovunque nel n/s Bel Paese4, questi sono indice di una sofferenza psiocfisica .

Certo il disagio mentale è stato qualche volta affrontato, ma solo in maniera evasiva e superficiale, mentre l’Azienda Pubblica, a nostro modesto avviso, dovrebbe svolgere una serie di doveri ed obblighi che devono rispettare l’interesse e le necessità della collettività, mai dimenticando le priorità assolute come quella della sicurezza dei cittadini minacciata quasi quotidianamente da soggetti psicopatici.

La gravità di queste situazioni, se portate ampiamente alla ribalta dai mezzi di informazione, dovrebbero indurre le Istituzioni all’adozione di misure giuridico-sociali volte alla difesa di questi “malati” che continuano ad essere “violentati” insieme alle loro famiglie nei loro diritti, perché i troppi “segni” di un disagio interno di tipo psico-patologico vanno riconosciuti, valutati e curati anche con interventi ad alta protezione sanitaria e non con le sole semplici parole o con brevissimi “accenni” .

Non Le pare Signor Direttore e Signori Dirigenti della Italiana RAI-TV Italiana ?

 

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II° :” Andiamo avanti con speranza !”

Previte

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

 

La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.

 

 

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