“L’Italia è fatta, ora bisogna fare gli Italiani“?

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Ma nel 48.mo Rapporto Censis l’Italia viene accertata essere “un letargo“!

Se questa frase, completa nella sua essenza, la potesse “ sentire “ il Marchese Massimo d’Azeglio, autore della stessa, “salterebbe” dalla tomba inorridito e sbalestrato ( e dico poco !), soprattutto quello che il 48° Rapporto CENSIS ritiene  l’Italia vive in un  “letargo esistenziale collettivo “ .

Questo, forse, perché nello sviluppo integrale del n/s Paese sono carenti ed ignorati pianificazioni per il futuro, vale a dire un progetto generale di sviluppo, che oggi 2017 a distanza di 146 anni dalla famosa frase del d’Azeglio, si sono create disuguaglianze che alterano una coesione sociale, altro che “l’Italia è fatta”: è disfatta, finita, ingovernabile ! ( e dico poco !)

Il Marchese Massimo d’Azeglio, politico piemontese protagonista del processo di unificazione dell’Italia nel 1861, non prevedeva che sua celebre frase fosse stata così diffusa oggi 2017 ! Allora in questa Torre di Babele bisogna considerare che solo Papa Francesco col Suo carisma per quasi il 78% dei residenti in Roma, è il papà, anche degli Italiani, tra i punti di forza del Cattolicesimo .

Secondo l’Indagine sensistica l’’Italia è un Paese che vive alla “ giornata “, in costante attesa di una ripresa molte volte annunciata dai mass media, dove questa società in cui “vincono l’interesse particolare, il soggettivismo, l’egoismo individuale e non maturano valori collettivi” :  sono espressioni forti e coraggiose .

Secondo il Presidente del Centro Studi Investimenti Sociali, questa “ripresa resta prigioniera dello “zero virgola” perché non c’è la chimica collettiva che la porta avanti. La chimica collettiva ha una sua potenza che, in qualche modo, prescinde dal progetto politico, dal progetto decisionale. E’ una chimica che elabora se stessa”. Manca dunque, in attesa di una possibile ripresa economica, un’ unità di interessi per le lacune del mercato occupazionale, soprattutto giovanile con un picco del 42,7% nel 2014, tra gli indici statistici assai basculanti .

I timori legati alla crisi, richiamano quella celebre frase del politico d’Azeglio che non è solo economica anche morale, ripresa dai dati statistici del CEnsis, portano gli italiani a risparmiare di più ed a frenare la propensione al rischio che continua a crescere nel numero di famiglie che non riescono a coprire le spese di sostentamento e quelle inerenti la salute il buio più futuro, specie quelle famiglie dove insistono disabili fisici ed handicappati mentali .

La “ Giornata della Disabilità” celebrata nel dicembre u.s. è stata un’occasione per promuovere la piena inclusione ed allontanare ogni forma di discriminazione, ma è passata sotto il silenzio per “prendere” ogni iniziativa per riconoscere quei diritti che da anni vengono negati a questo mondo della disabilità, del dolore, della sofferenza . Dunque è vero : se l’Italia è fatta, non sono ancora “fatti” gli Italiani !

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affermato “è compito della società nel suo insieme …far crollare le barriere, fisiche e culturali, che impediscono una piena partecipazione alla vita della società. E’ vero che in Italia, nella Legge di Stabilità è previsto un fondo da 90 milioni per il “dopo di noi”, dunque per aiutare i disabili gravi che vivono soli e hanno risorse economiche scarse “. Ma solo poche parole per ri-prendere un problema così grave ?

Ma questo Fondo prima di 150 milioni di euro ( derivati dal gioco d’azzardo previsti per la costituzione del “dopo di noi” approvati dalla Camera dei Deputati e respinti dal Governo Monti per bocca del Sottosegretario per le Politiche Sociali Prof.ssa Cecilia Guerra), poi di 90 milioni di euro del Governo Renzi ( mi pare ),ed “oltre”,  presenta le stesse sembianze di un accorgimento elettoralistico, oppure una fondata cruda ed ipocrita elemosina ?

Ma l’opinione pubblica si domanda con insistenza cosa accadrà ai figli disabili, cittadini di questa strapazzata Italia, quando i genitori non ci saranno più, con l’attuale Provvedimento“dopodinoi” ? Ma se ne rendono conto quanti amministrano la res pubblica ?

La risoluzione ( forse parziale ! ), ma possibile di questa “problematica” potrebbe essere il così detto “dopo di noi” : prioritaria domanda, necessità ed urgenza che richiede una giusta risposta da tempo auspicata, da troppo tempo dalle n/s Petizioni, ultima Petizione 2013 sollecitando il Parlamento ed i Signori della Politica a prendere con le dovute cautele questo “suggerimento” !

Il Governo dell’epoca del 48° Rapporto Censis sul “letargo” della Nazione, per ora non considera il futuro di quanti, disabili fisici od handicappati psichici, sono e saranno senza famiglia od assistenza e getta sulle loro spalle un ulteriore pietoso fardello, dopo il misero budget del 0,4% destinato per le spese sociali, dimostrando uno Stato, sordo, irresponsabile e antidemocratico.

Il Provvedimento adottato sul “ Dopodinoi “a favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare”. é un buon Provvedimento, ma temporaneo) e quelle proposte dal Presidente della Repubblica Mattarella, ci sorprendono ed amaramente ci stupiscono in quanto non sono state tenute in considerazione le positive disposizioni della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, né quelle espresse dalla n/s Associazione che fin dal 7 ottobre 1998 con le Opere don Guanella e don Orione, ne ha richiesto l’attuazione di questo “Fondo Dopodinoi”.

L’eventuale costituzione di questo “ Fondo”, diciamo SI’ è per aiutare il mondo della disabilità, quindi un ottimo Provvedimento ( finché dura !), ma dove andranno quelle parti di patrimonio, risparmi o beni che in eredità andrebbero ai “malati” che un giorno resteranno soli ?

Abbiamo suggerito con Petizioni, se amministrato da un Ente Pubblico, quest’ultimo sempre operante ed attivo, garantirebbe una naturale continuità che la persona fisica, quali il Tutore, Curatore, Insegnante di Sostegno, quindi persone fisiche, non sono in grado di farlo per sempre .

http://it.radiovaticana.va/news/2012/12/05/si celebra oggi in Italia la giornata della salute mentale/it-644962 ( vedere sintesi Interviste Previte Radio Vaticana .

Anche se stringenti vincoli di finanza pubblica non permettono di avviare tale “Fondo”, ci sorprende che in tempi di crisi economiche provengono proprio dal Governo richieste di sacrifici alla povera gente ed evidenti negazioni al mondo della disabilità, della sofferenza, del dolore, quando i miliardi necessari per la spesa pubblica e spese militari, viaggi all’estero ed Italia, parate militari, telefonini, auto blu, privilegi et similia abbondano nel bilancio statale e lo esauriscono ?.

La società italiana, specie le famiglie, è molto preoccupata per la mancanza di sostenibilità finanziaria del Servizi Pubblici inerenti la Salute Pubblica, il disagio fisico e mentale e questa “peste sociale”, purtroppo, è un progetto sanitario-legislativo incompreso ed incompiuto.

Nei dibattiti parlamentari e con le leggi finanziarie, come ci informano i mass media, nessuno ha riconosciuto l’urgenza di interventi Sanitari-Legislativi nei confronti dei circa 10 milioni di cittadini italiani affetti da disturbi psichiatrici di natura ed intensità diverse, colpiti da forme di depressione o da schizofrenia, dove sono notevoli, in massima parte, la carenza di prevenzione, strutture, cure, specie nel gruppo delle disorientate famiglie.

A questo proposito mi ha colpito la lettera di un disabile ( pubblicata da h-Press pag.50 del 31.01.2004) con una frase : “L’Italia non deve fare discriminazioni. Per me non è una condanna essere disabile : lo è l’essere italiano”.

Non di meno contiene, quale grido di dolore, l’espressione accorata di un donna, “qualcuno mi aiuti a portare la croce”, per il figlio schizofrenico in famiglia, “urlo” che ho sentito durante una mia partecipazione ad una Tavola Rotonda dal titolo “La malattia mentale speranze disattese”, nella Radio Buon Consiglio a Frigento (AV) – Suore dell’Immacolata – del 14.9.2004 (un’emittente radiofonica che trasmette in 38 Paesi nel mondo).

Ma non sono forse questi i segnali di un disagio interno che vanno compresi ed aiutati, non rilevati dal 48° Rapporto Censis ?

Non sono state valutate, purtroppo più che per esigenze Sanitarie e Sociali, ragioni politiche, le carenze delle leggi 180 e 833 del 1978 e non sono state realizzate strutture alternative di accoglienza di questi “pazienti”, scaricando tutto da ben 38 anni sulle famiglie e sulla società !

 

Non ci stanchiamo di ripeterlo, anche se potrebbero essere disdicevole, ”gutta cavat lapidem” (la goccia scava la pietra!), finché questa “situazione” non avrà una sua sicura definizione, saremo in trincea per “evidenziare” queste urgenti necessità del tutto ignorate dalle Istituzioni.

 

Le Istituzioni hanno paradossalmente dimenticato il problema disabilità fisica e handicap mentale, ritenute esautorate, specie quelle psichiche nonostante gli episodi di lucide follie che si fanno sempre più frequenti in questi n/s turbolenti giorni, sono intense anche in fase internazionale, ultimo quello avvenuto in USA dove un giovane ha sparato con due fucili sulla folla senza una motivazione.

Secondo i mass media, l’Italia oggi, è allineata con gli altri Paesi Europei per malati con disturbi psichici, ma con livelli più bassi di terapie e strutture non sufficientemente appropriate, da una poca valutazione e di validi Provvedimenti Legislativi, questi ultimi, che in Europa si attivano ogni 2/3 anni, mentre in Italia sono passati, ripeto, ben 38 anni senza alcun “risveglio Parlamentare o Governativo”.

Sul concreto odierno 2017 le Istituzioni non risolvono, dopo ben 38 anni in maniera tangibile le reali esigenze dei malati, delle loro famiglie e quello che preoccupa l’opinione pubblica è la sicurezza di tutti i cittadini ed il “dopo di noi”, è stato sempre richiesto nelle n/s Petizioni fin dal 7 ottobre 1998 ai Parlamenti Italiani ed Europei con una “procedura “suggerita” alle Istituzioni ed al Governo .

In ambito europeo data la diversificazione di leggi e trattamenti, necessita una normativa d’adeguamento comunitario utile e tale che i membri della UE possono indirizzarsi in maniera omogenea e con meccanismi di perequazione per migliorare la qualità di servizio, prevenzione, cure, reinserimento sociale e lavorativo garantendo sicurezza ai cittadini ed ampia tutela della salute per i sofferenti psichici, cittadini europei che necessitano ed abbisognano più degli altri di promozione della loro dignità e dei loro diritti ( vedere http://digilander.libero.it/cristianiperservire 15 maggio 2012 comunicazione della Commissione Europea Petizione n.1003/2011 sull’handicap mentale ), per una n/s richiesta di una Direttiva Comunitaria specifica, limitata, circoscritta, uguale e con la stessa valenza in tutti i 47 Stati membri della Unione Europea.

Ecco le “esigenze” che anche in Censis dovrebbe considerare “ guardando “ la realtà che batte in breccia in questo 2017 !

L’importanza del servizio agli altri, specialmente se bisognosi, è propria dell’intenzione Giubilare passata e lo scrive e lo rinnova Papa Francesco nella lettera inviata ad Angelo Scelzo, vicedirettore della Sala Stampa vaticana per gli accrediti giornalistici, in occasione della presentazione a Roma del suo libro “Il Giubileo. La misericordia” ( Bollettino Radiogiornale Vaticano 5 dicembre 2015 )

 

E con le parole del Santo Giovanni Paolo II° :”Andiamo avanti con speranza ! ”

 

Previte

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.

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