10 dicembre 2016 anniversario della “Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo”

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Il 10 dicembre 2016 ricorre il 68° Anno della “Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo” Provvedimento Universale adottato da parte delle Nazioni Unite, http://www.ohchr.org/en/udhr/pages/language.aspx?langid=itn.

La “Giornata” è dedicata al ricordo ed alla difesa di due diritti d’importanza fondamentale nazionale ed internazionale : la vita ( art. 2 e 3 ), la famiglia (art.16 e 25), inoltre “promuovere e proteggere il pieno ed equo godimento di tutti i diritti umani delle persone con disabilità” ( art. 1° “Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità “(Distr.General A/61/611 Sixty-first session) dell’ONU. ed il 6 dicembre 2016 si è ricordato il 10° anno della sua adozione, (con un Preambolo e 50 articoli, ) compreso il Protocollo Opzionale ( composto da 18 articoli ), incarnata, dopo, nella legge 3 marzo 2009 n. 18 speciale dossier ) .

Le normative sono tutele sociali ed etiche, per le quali ancora oggi in Europa si discute per la grande valenza del Provvedimento nella società, con la vibrante “raccomandazione” all’osservanza di quelle norme che l’ONU adottò il 10 dicembre 1948, che abbiamoancora una volta chiesto al Parlamento Europeo con n/s Petizione rubricata al n.2276/2013 il 24 ottobre 2013 (prot. 320287 del 29.11.2013 Capo Unità Direzione Generale).

Sono principi fondamentali sull’applicazione dei diritti umani, quali il diritto alla vita, libertà, esistenza dignitosa, sicurezza individuale, diritti inviolabili dell’uomo, coesioni prevalenti che hanno ispirato, quale Provvedimento Legislativo fondamentale, la n/s Costituzione, mentre la “Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo” è stata emessa, soprattutto, dopo i drammatici eventi verificatesi nella seconda Guerra Mondiale 40/45 .

Oggi pur tra crescenti difficoltà di capacità di tenuta sempre più labile, debole, esposta ad ogni avversità la famiglia, quale componente fondamentale della società, resiste ancora in questo contesto culturale, a dispetto di quanti “dicono a parole di difendere” !

Questa n/s società si dibatte in serie difficoltà economiche, morali, politiche, sociali dove insistono violenze in famiglia, verso madri mogli figli compagne fanciulle, negli stadi di calcio con azioni inverosimili, il continuo disagio giovanile dove trova “spazio” droga, eutanasia, depressione, aborto, disinteresse verso l’essere umano corruzione, concussione ecc., mali di cui soffre la n/s società .

Da tempo sui mass media e da parte di una certa spericolata politica si vuole introdurre con una certa insistenza l’eutanasia, la quale unita con l’altra sorella l’eugenetica, costituiscono “forme” molto inquietanti che avversano le norme sul diritto alla vita ed alla morte e che violano quei principi fondamentali dei Trattati Internazionali che costituiscono una presunta “ licenza di uccidere”, un attacco al dissolversi dei valori etici che distruggono la connivenza e convivenza civile.

Corollario della concezione cristiana, principio riconosciuto della vita umana, é ripetutamente confermato nel nostro tempo dal Magistero della Chiesa Cattolica, dai Documenti Conciliari, Episcopali e da una etica civile.

L’eutanasia tutt’oggi controversa, che era ed è intesa quale morte dolce senza sofferenze, oggi viene definita nel bene e nel male intervento della medicina diretta ad attenuare i dolori della malattia e dell’agonia, ma in senso pratico significa procurare la morte per interpretare un pseudo senso di pietà, allo scopo di eliminare le sofferenze di bambini anormali, malati terminali, disabili fisici, handicappati psichici, ciechi, sordi, sordomuti e tutto il mondo della disabilità, della sofferenza, del dolore, azioni dirette a non prolungare una vita ritenuta infelice od inutile !

Nella n/s vita quotidiana, pare, che si vada uniformando nelle Strutture Ospedaliere, quello che ho chiamato il budget del ricoverato, una forma di risparmio che restringerebbe i tempi di degenza del paziente, con cure verso di più a presone giovani, più grave, ancora, se applicata a persone incapaci di difesa, condensato nella Petizione, budget del ricoverato, alla quale il Parlamento non vuol dare una risposta !

L’opinione pubblica si domanda : perché i Signori Presidente del Senato della Repubblica e Presidente della Camera dei Deputati non danno risposta alla n/ s Petizione del 18 marzo 2013, demandata col n.308 al Senato della Repubblica e col n. 31 alla Camera dei Deputati ( ritrasformata misteriosamente dalla Camera dei Deputati con i numeri 1062/ marzo 2016  poi 1109 giugno 2016 ).

Questo comportamento, è una significativa indicazione drammatica, che non ho nessuna remora a definire eutanasia, una omissione di soccorso “fuori” dall’Ordinamento Giuridico Italiano, una ”forma pratica di risparmio”, la cui eventuale applicazione il Parlamento, ripeto, deve chiarire la verità soprattutto attesa dall’opinione pubblica .

 

L’eugenetica, che prima abbiamo citata, è una corrente di pensiero molto antica consistente in “studi” per il miglioramento della razza umana, pericolosissima, la quale ha arrecato conseguenze significative sulla vita di molti popoli ed é una pratica biomedica prepotente ed arrogante che spianò la strada alle terribili selezioni della purezza della razza e del genere umano, tentate nell’ultimo conflitto mondiale ‘40/45, dove si sosteneva che la specie umana vada migliorata con qualsiasi mezzo, dagli aborti per eliminare i “figli imperfetti”, all’eutanasia per eliminare la vita “senza senso” .

La vita e la famiglia sono i beni più preziosi che l’uomo possiede. Non li distruggiamo !

 

Sono anniversari quelli rievocativi dei diritti dell’uomo poco ricordati dalle nostre Istituzioni, ( occupate come sono in inutili e dannose litigiosità davvero sorprendenti e di poca statura morale !), perché nessuno si interessa della situazione del mondo della sofferenza, del dolore, della disabilità in quanto è una “situazione” che non interessa nessuno e nessuno si interessa della “situazione” .

Dobbiamo considerare che in Italia insiste una esaltazione di un “relativismo” senza limiti, un “feroce disinteresse” ambedue inerenti la sicurezza dei cittadini, perché non bisogna dimenticare i folli gesti quasi quotidiani compiuti da menti psichicamente instabili, “condizione” che non abbiamo visto affrontare nei Programmatici dei Governi che si sono succeduti a Palazzo Chigi ritenendo prioritari questi gravi ed urgenti disagi sociali, adottando le misure legislative carenti, taluni, da ben 38 anni !

Purtroppo in Italia persiste vergognosamente una lacuna legislativa verso la disabilità, una Legge-Quadro di riordino dell’assistenza psichiatrica, il cui ultimo Provvedimento Legislativo era racchiuso nel Testo Unificato Burani-Procaccini condiviso da tutte le forze politiche, sparito dall’Agenda Parlamentare fin dall’aprile 2005 e ce lo dovrebbe spiegare l’allora Presidente della Camera dei Deputati “difensore” della famiglia, dimentico, che esiste anche la famiglia del disabile !  Da quell’epoca il “buio”  completo sul disagio psichico !

Nel dibattito sul “Piano di Stabilità 2016” di recente discussione parlamentare, nessuno ha riconosciuta l’urgenza di interventi legislativi e finanziari nei confronti di cittadini italiani affetti da disturbi psichiatrici, delle loro famiglie e per la sicurezza di tutti i cittadini.

Intanto il Governo ci “costringe” a sacrifici di “vario genere”, mentre si potrebbe risparmiare sulla spesa pubblica intensificando i controlli per possibili evasioni fiscali nei porti turistici dove sono alla fonda barche, barchette, barconi ed ogni natante, sospendere le spese inutili di rappresentanza e della “casta”, per le operazioni militari all’estero, telefonini, auto blu, luci accese nei Ministeri, liquidazioni milionarie, corruzioni, concussioni, uomini dedicati alla politica coinvolti in “situazioni pericolose” nelle Regioni, nello Stato ed in qualsiasi Ente Pubblico. Una vera vergogna !

Questi sacrifici li devono sostenere la gente, quella che paga più tasse, specialmente i pensionati, mentre oggi si devono pagare quasi tutte le medicine, le spese sanitarie e se non hanno soldi, o sono anziani con malattie gravi o incurabili, devono soccombere !

Ancora una volta l’opinione pubblica, il mondo della disabilità, del dolore, della sofferenza vogliono ricordare quelle norme di difesa, ampiamente disattese dalla Politica e dai Governi, per una più equa ripartizione delle priorità tutelando sempre più i diritti morali e sociali dell’uomo, sia prima e sia dopo la nascita fino al suo naturale declino, dei disabili fisici e degli handicappati psichici rievocati in questo Anno della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo” e nel  prossimo “Anno della Dichiarazione dell’handicappato mentale”.

E con le parole del Santo Giovanni Palo II° : “Andiamo avanti con speranza “!

Previte

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

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