Eutanasia sui bambini non è un risolvere la sofferenza ed il dolore, ma un crimine vigliacco!

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Era da molto tempo che circolava la voce che in Belgio, “copiando” dall’Olanda, prevedeva un tetto di 12 anni sulla controversa eutanasia sui minori ed infatti il Parlamento ha approvata la norma dell’applicazione sui minori, malati terminali senza limite d’età, anche per i bambini malati e malformati dopo la nascita, diventando un processo di esecuzione .

Eutanasia-8Secondo i Vescovi di questo Paese Europeo si tratta di “un crimine che apre la strada ad altri attentati contro la vita”, ma nonostante la strenua opposizione della Chiesa Cattolica, come di altre Confessioni, è “passata” ed oggi ne vediamo l’esempio di quel bambino che ha subito la soppressione della sua vita, ma il pericolo è che potrebbe essere anche esteso all’ Italia per gli anziani in fase terminale, infermi, disabili fisici ed handicappati psichici .

Tutto questo non fa che confermare che all’eutanasia si aggiunge anche l’aborto in un Paese che, pare, oltre il 70% sia favorevole a leggi del genere, certamente situazioni del genere non possono che confermare segni irrispettosi della vita degli altri, soprattutto dei più vulnerabili .

Ancora una volta dobbiamo pensare che l’eutanasia è il procurare la morte delle persone la cui vita potrebbe essere compromessa da una malattia inguaribile, da una menomazione, da una condizione di natura psichica grave, ma la vita è un dono, si chiami di Dio per i cristiani od altra maniera, ma la vita è sacra !

Dobbiamo ritornare su di un argomento, l’eutanasia, che non si può concepire su ognuno di noi, cristiani o non cristiani, specialmente in coloro di una certa età ed in certe condizioni di salute, ma che si cerca di introdurre legalmente, come l’imperante trasgressione in uso nella moderna società .

Si cerca di inserire nell’opinione pubblica emblematici obiettivi, quali : l’ eutanasia, accanimento terapeutico, testamento biologico cui la politica ci vuol far giungere ad ogni costo in Italia a volte in maniera impropria, ciononostante brevemente esaminiamo queste “circostanze” .

Nell’antichità il vocabolo eutanasia significava una morte dolce, vale dire senza sofferenze, mentre oggi si interpreta quale intervento diretto ad attenuare il dolore della malattia e dell’agonia .

L’accanimento terapeutico è costituito da una serie  di interventi medici sul malato in fase terminale, la cui terapia potrebbe risultare essere inefficace, una “via” compiuta allo scopo di evitare ulteriori sofferenze al paziente con il fornire forti dosi di stupefacenti .

Il testamento biologico, incarnato ancora oggi in nessuna legge, trattasi di una la dichiarazione anticipata di volontà di una persona in relazione alle terapie che intende siano proposte nel caso di malattie o gravi lesioni cerebrali, cioè il consenso informato, vale a dire l’autodeterminazione del paziente a garanzia di cure palliative e tutte le terapie del dolore disponibili.

Purtroppo queste vicende umane vorrebbero spingere la società ad essere selettiva sulla vita e sulla morte dei suoi membri ed è quello che abbiamo “denunciato” al Parlamento Italiano in una Petizione il 18 marzo 2013 ( n.308 al Senato della Repubblica e n.31 ,dopo n.1062, dopo n.1109 alla Camera dei Deputati, in un “vortice” di cambi veramente vergognosi) che ancora oggi settembre 2016 non abbiamo ricevuta alcuna risposta, in quella che si chiama eutanasia, omicidio, uccisione intenzionale, omissione di soccorso attraverso una anche se impropria  “licenza di uccidere”: budget del ricoverato, Petizione 2013

In poche parole la medicina ed il dovere del medico sono di proteggere la salute, guarire le malattie, alleviare le sofferenze, confortare nel rispetto della libertà la dignità della persona, impegno a favore della vita contro la morte, come insegna la Raccomandazione n. 776/1976 dell’Assemblea del Consiglio d’Europa dove si afferma “ che il medico deve placare le sofferenze e che non il diritto di accelerare il processo di morte”.

Ecco perché non possiamo concepire l’eutanasia specie dei minori del Belgio e consideriamo essere strumento “ad altri attentati alla vita” come dicono i Vescovi del Belgio e così come è presentata la “discussione” nella politica italiana a tratti, quasi a corrente alternata, si corre il rischio di considerare la cosiddetta pietas per le sofferenze insopportabili od altre motivazioni, come uno strumento che porta all’eliminazione della vita, ritenuta per alcuni “casi”, non più di valore ed inutile di essere vissuta.

Anche il Consiglio d’Europa si è espresso contrario al “provvedimento” ed ha raccomandato al Belgio di rivedere questa “legge” su minori, che sono senza capacità di giudizio .

Comunque per l’Italia si tratta di “considerazioni” molto pericolose perché potrebbero coinvolgere malati di Alzheimer, malati fisici, handicappati psichici, anziani con gravi patologie, bambini anormali, come in Gran Bretagna che è stato chiesto alla Suprema Corte il suicidio assistito per i depressi ( un relativismo incosciente, aberrante, antisociale ! ) ed ora in, Belgio, come in Olanda, su minori in stato di incoscienza .

E’ eutanasia senza consenso sulla persona incapace di esprimersi e questo grida vendetta al cospetto di Dio !

Nessuno può deliberatamente causare la morte, anche su richiesta di una persona gravemente malata senza violare un divieto fondamentale, “non uccidere” che è uno dei più importanti requisiti morali di ogni società e, per i credenti cristiani, un Comandamento di Dio.

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II° :” Andiamo avanti con speranza !”

Previte

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

 

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