Disabili: Fish, dal nuovo Governo “dichiarazioni non certo rassicuranti”

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Sul cosiddetto “Contratto di Governo del cambiamento” stilato da Lega e Movimento 5 Stelle per la formazione della nuova compagine governativa, “nella parte che riguarda la disabilità, Fish mantiene varie riserve e, soprattutto, attende chiarezza sui vari passaggi che appaiono incerti o ambigui. / 4 giugno 2018

Ma nel frattempo attorno al nuovo Esecutivo si colgono dichiarazioni non certo rassicuranti e, per certi versi, di conferma di politiche e tentativi già visti e contrastati in passato”. È quanto si legge in una nota diffusa oggi dalla Federazione italiana per il superamento dell’handicap (Fish), nella quale si commentano alcuni passaggi dell’intervista pubblicata da “Repubblica” ad Alberto Brambilla, tecnico della Lega e già sottosegretario al welfare in due Governi Berlusconi e poi presidente del nucleo di valutazione della spesa previdenziale presso il ministero del Lavoro (2008-2012). Tra i punti critici quello della soppressione della Legge Fornero. “Basterebbero, a sua detta, 5 miliardi”, scrive la Fish: “Secondo Brambilla 1,5 miliardi possono essere recuperati con la soppressione dell’Ape social, cioè quella formula di anticipazione della pensione riservata a pochissime categorie di lavoratori, e in numero già contingentato e con limiti anagrafici, fra i quali quelli che assistono familiari con gravi disabilità o che sono lavoratori con disabilità”. Un’altra “ricetta” riguarda l’assistenza: “Andrebbe unificato il corpo medico di Inps e Inail perché vigili su invalidità e inabilità, togliendo il monitoraggio alle Regioni. Risparmiare il 4%, stanando i furbi, su una spesa da 112 miliardi annui non è fantascienza”.

“I 112 miliardi citati – osserva la Fish – riguardano l’intera spesa pensionistica, mentre il 4% si dovrebbe recuperare solo dalle pensioni di invalidità civile (e sordità e cecità) e anche da quelle di invalidità per lavoro”. La Federazione nota come “si torna a parlare di ‘furbi’, a riproporre logiche e ricette tipiche di altre stagioni, incentrate sul pregiudizio e lo stigma, sulla spesa improduttiva di tremontiana memoria”. E vengono proposte “ricette fallimentari: Inps e ministero del Lavoro hanno sancito in modo definitivo che i 450.000 controlli condotti nel triennio 2013-2015 hanno riportato nelle casse dello Stato solamente 13,6 milioni di euro”.

“Brambilla – prosegue la Fish – mette le mani avanti anche sull’altro intento espresso dal citato Contratto e cioè l’aumento delle pensioni di invalidità. Ancora una volta, prevale lo stigma e il condizionale: ‘Sarebbe altrettanto giusto raddoppiare le pensioni di invalidità. Ma quelle vere’”. “Leggendo l’intervista – conclude la nota – rimane la netta sensazione che la Lega, riprendendo linguaggi e proposte di epoca berlusconiana, stia di fatto dettando la linea al neoministro del Lavoro e delle politiche sociali, Di Maio, e a quello della Famiglia e della disabilità, Fontana. Da entrambi ci si augura una presa di distanze da questo scenario tutt’altro che positivo”.

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