Tagli welfare, ne risentono anziani e disabili

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Continuano i tagli al welfare, ovvero all’ente che dovrebbe garantire diritti e servizi sociali e che penalizza invece proprio quelle categorie che più dovrebbero essere cautelate, ovvero disabili ed anziani.

Di Vanessa Mele

disabili_welfareAd oggi le organizzazioni volte alla produzione di beni e servizi a destinazione pubblica o collettiva tra cooperative, imprese e associazioni sociali, consorzi, fondazioni, onlus, enti religiosi e morali che si occupano dei più bisognosi sono circa 300.

Purtroppo le risorse per sostenere il loro operato sono insufficienti e i tagli continuano ad abbattersi proprio su un settore che da sempre si impegna nel tutelare le categorie più sfortunate.

Ad esempio, secondo delle recenti stime effettuate, entro l’anno 2018 il Comune di Napoli investirà sul Welfare circa 130 milioni di euro in meno. I fondi più colpiti da questa nuova ondata di tagli saranno l’infanzia (-45 milioni), disabili (-18 milioni), soggetti a rischio (-47 milioni) e servizi sociosanitari (-11 milioni). Dati approvati nel bilancio approvato dal consiglio comunale ma che il sindaco Luigi de Magistris e l’assessore al Bilancio Salvatore Palma si sono impegnati di ricalcolare e rivedere proprio in questi giorni, come anticipato al Mattino dall’assessore al Welfare Roberta Gaeta.

Difficile dire se tali ricalcoli potranno portare degli effettivi benefici agli interessati considerando che le risorse non ci sono e che in qualche modo si dovrà pur trovare la strada più adatta a far quadrare i bilanci.

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